10.12.18

Anch'io sola nel mio deserto


“Scriva, Bianca!”
Io non ce l’ho una ammiratrice fedele da cui andare in negozio a dettare versi, né ho versi in mente che spingano e smanino per esser messi sulla carta. Non ho il rossetto rosso e non lo lascio sui mozziconi di sigaretta, infatti non mi trucco e non fumo (più). Non vado in giro a far girare le teste e far parlare di me e a casa non mi metto nuda a farmi fotografare. Mi si vede per strada in jeans e carrello del supermercato e al rientro mi infilo la tuta o direttamente il pigiama. 
Se per essere scrittori famosi ci vuole genio e sregolatezza a me, ahimè, mancano entrambi. 
Sono scribacchina diligente, anzi lo ero, ora non sono né l’uno l’altro. La follia più grande è stata leggere manuali di scrittura sul Mekong e prendere appunti sul quadernino lao, con la matita di Hello Kitty regalatami da un’amica balinese. La portavo sempre con me, insieme al temperino e alla gomma, nella tasca anteriore dello zaino. Ovviamente ho la Moleskine nera con le pagine resistenti ma morbide e la Bic quattro colori perché non si sa mai che ci sia da sottolineare qualcosa che valga la pena, perché sono scribacchina organizzata, o almeno lo ero prima che la mia adorata peste prendesse possesso dei miei diari e dei miei astucci, trasformando i primi in opere d’arte contemporanea e i secondi in miscugli disordinati di adesivi, pongo essiccato e scarpette delle bambole. È colpa del poco tempo libero se non scrivo più una riga? La stanchezza? La carenza di sonno? L’impossibilità di concentrarsi per un minuto di fila? O piuttosto da incolpare sono i commenti dei miei lettori, il cui eco rimbomba nel mio cervello ogni volta che gioco con una nuova trama, le cui cattiverie sono pugnali nella schiena ogni volta che azzardo una frase, le cui lodi tanto care mi rendono ansiosa nel caso dovesse sfuggirmi un congiuntivo sbagliato, dopo tanti anni passati senza parlare italiano?
Leggo “Tu sola nel mio deserto” e mi ritrovo a sognare, ma vorrei davvero essere così? Quel che provo può a tutti gli effetti essere chiamato invidia, per Alda Merini e la sua Bianca che l’aspettava senza appuntamento e l’accoglieva come un’amica di vecchia data? O è solo l’idea di avere qualcuno che voglia starmi a sentire, un’anima disposta a non giudicare, una porta da varcare e sentirmi a casa, con tanta arte e andirivieni di persone messe lì come apposta per ispirarmi? 
E, ovviamente, la mia schiavista ha aperto gli occhi e già allunga le manine. Stavolta però schiaccio invio senza aspettare di aver tempo di correggere, che già so non ci sarà. 
A risentirci, miei carisijuoiiiihhhba se fewflsejkfhpsweoèàèè mmmf,m,kmkkkkkjiiokhcddddddddd

13.11.18

#me too - Numero nove

È uscito il mio racconto sulla violenza domestica che partecipa al progetto #metoo sul blog di Tratto d'unione. Vi invito a leggerlo e commentare, lo trovate a questo link: 

#metoo - NUMERO NOVE

Ringrazio Tratto d'unione per aver organizzato questa iniziativa che spero aiuterà tante donne a uscire da situazioni di abuso, violenza e discriminazione. Parlare è il primo passo verso la libertà.

Ringrazio Arianna Farricella per la fantastica immagine creata appositamente per accompagnare la storia. Mi viene la pelle d'oca ogni volta che la guardo, è perfettamente in tono con l'atmosfera del racconto.



Per ulteriori informazioni sul progetto e per partecipare leggete QUI.
Se volete parlarne in privato potete contattarmi tramite mail o social, trovate tutti i dati QUI.

5.11.18

#Me too



Oggi vi vorrei parlare di un progetto cominciato da qualche settimana sul blog di Tratto d'unione.
Il tema riguarda l'attualissimo movimento #metoo e propone ogni Lunedì una testimonianza scritta da una donna italiana che in qualche modo, in qualche momento, è stata vittima di abuso, violenza o discriminazione sessuale. 

L'impegno che Tratto d'unione ha messo nel creare questa serie, a cui anch'io partecipo con un racconto che uscirà Lunedì prossimo 12 Novembre 2018, merita un inchino. 

Voglio ringraziare lei e tutte le partecipanti per aver parlato e aver ispirato tante altre a uscire allo scoperto. 

Qui di seguito trovate il post di Tratto d'unione con cui si apre il progetto e i link al suo blog dove potete leggere le testimonianze.


2_MeToo
Oggi parte su questo blog un nuovo progetto, legato al movimento Me too, che ci accompagnerà per diverse settimane e che, ogni lunedì, vedrà la pubblicazione dei racconti – testimonianze di vita vissuta – scritti da donne che hanno subito molestie.
Si tratta di blogger, amiche, amiche di amiche… che ho invitato a uscire dal silenzio per raccontare le loro esperienze in un mondo dove, purtroppo, ancora molti uomini si permettono di cedere ai propri desideri senza tener conto di quelli della donna che li ha suscitati.
AriannaFarricellaArianna Farricella (1991), giovane e talentuosa fumettista, ha accettato di illustrare queste storie, perciò ogni racconto sarà accompagnato da un disegno creato appositamente da lei, che voglio ringraziare per la disponibilità e la sensibilità con la quale ha tradotto le parole in immagini.
Il Me Too movement esiste già dal 2006. Lo ha fondato negli Stati Uniti Tarana Burke per aiutare donne sopravvissute alla violenza sessuale e con lo scopo di aumentare la consapevolezza della pervasività degli abusi sessuali nella società. Poi, apartire dal 2017, l’hashtag #MeToo si è diffuso in tutto il mondo in seguito alle accuse di molestie a Harvey Weinstein.
“Se tutte le donne molestate sessualmente o violentate scrivessero ‘Me too’ come status, potremmo dare alle persone un senso della vastità del problema.” (Alyssa Milano)
Con queste parole, nell’ottobre 2017, l’attrice Alyssa Milano – una delle Streghe della famosa serie – ha incoraggiato le donne di tutto il mondo a usare l’hashtag #MeToo su Twitter e sugli altri social e moltissime hanno raccolto il suo invito.
Alyssa_Tarana
Alyssa Milano e Tarana Burke
La rivista Time ha nominato persona dell’anno 2017 “The Silence Breakers”, vale a dire coloro che hanno rotto il silenzio, le voci che hanno lanciato un movimento, le donne di tutto il mondo che hanno condiviso le loro esperienze di violenza sessuale e molestie, incluse quelle che lo hanno fatto come parte del movimento MeToo.
“Le molestie sessuali fanno vergognare, e penso che sia davvero importante che stia accadendo questo spostamento: che le donne non solo siano in grado di condividere la loro vergogna, ma anche di trasferire la vergogna su colui al quale appartiene veramente, cioè l’autore della molestia.” (Tarana Burke)
Tarana Burke spiega così l’importanza di prendere la parola e cominciare a raccontare la propria vergogna, perché così facendo la mettiamo al posto giusto, compiamo un atto di amore verso noi stesse e testimoniamo quanto diffuso sia il comportamento di certi uomini, quanto dannoso sia per tutte le donne, quanto possa essere doloroso per molte.
“Alla fine a farmi decidere di scrivere la mia testimonianza è stato il sentimento di riconoscenza verso quante, in tempi e forme diversi, mi hanno donato le loro storie, aiutandomi a leggere la mia.” (Assia Petricelli)
Assia Petricelli, autrice della graphic novel Cattive ragazze, ci offre con queste parole un’ulteriore motivazione per spronarci a non tenere nascoste nel silenzio le nostre esperienze.
“È fondamentale per me che mettiamo veramente in atto alcune azioni per continuare questo slancio”. (Alyssa Milano)
È ancora Alyssa Milano a parlare, e io sono d’accordo con lei. Ecco perché, a distanza di un anno da quell’ottobre del 2017, quando l’attrice americana Ashley Judd per prima denunciò pubblicamente le molestie subite da Weinstein, dando anche a tutte noi il coraggio di parlare, anch’io voglio mettere in atto un’azione che serva a mantenere viva la fiamma che illumina la speranza di tutte noi: che un mondo dove le donne possano sentirsi veramente sicure e libere sia possibile.
E allora ringrazio tutte quelle che hanno partecipato donandomi le loro storie, ma ringrazio anche quelle che non hanno voluto scrivere perché ancora troppo oppresse dal ricordo delle violenze subite. Quelle che hanno sofferto e anche quelle che hanno solo sentito fastidio, perché comunque si manifesti, in modo forte, subdolo o persino spiritoso, un abuso è sempre da condannare.

9.7.18

Che libro portare in vacanza?


Hai sentito parlare di Non torno subito come il libro perfetto da portare in vacanza e vuoi sapere se fa per te?

Ecco qualche commento dei miei lettori:

Fede: "24 ore fa ho iniziato il tuo libro e ora mi spiace di essere arrivata all'ultima pagina."

Andrea:" È davvero davvero bello. Mi ha preso su un sacco di cose più o meno vissute o pensate o desiderate o provate!"

Alice: "Vecchia, tuo libro quasi finito. Brava bravissima mi piace molto. Di quelli che non riesci a smettere di leggere".

Stefania: "Ha la dote dell'ironia Lisa e un italiano che scorre veloce, come le pagine che ho lasciato girare dal vento, leggendole d'un fiato sulla spiaggia."

Ceci: "Bello bello bello! Mi è piaciuto un sacco! Cercavo di mandare a letto Anna il prima possibile così nessuno mi rompeva le balls".

Franco: "Complimenti per la scrittura libera e senza ipocrisia".

Vally: "L'ho letto in due giorni, sotto l'ombrellone, sono riuscita a seguire il filo della storia anche se ogni tre per due dovevo alzarmi a correre dietro ai bimbi".

Sissi: "Mi è piaciuto molto, molto, molto. Voglio saperne di più della mamma di Mira e dei gioielli, serve il sequel!"


La trama:


Non torno subito Lisa Agosti libro ebook goWare sub viaggi immersioni scuba divingDa ventisei anni il Torno subito è chiuso a prendere polvere, nessuno in paese sa cosa ne sia stato del proprietario, Santo Vergata, sparito senza lasciare tracce dopo aver messo un cartello alla porta.

Quando Mira sale su un aereo di malavoglia, spronata dalla migliore amica, non sa che la aspetta ben più di un colloquio di lavoro. Partire è stato uno sbaglio? Come ci è finita in una villa milionaria dall'altra parte dell'oceano? Tutto quel che desidera è rientrare a Pernovo, anche se ad aspettarla non c'è più un fidanzato e l'unica casa a cui tornare è quella dei suoi genitori. 

Lontana dalla sua zona di comfort, in compagnia di una gatta selvatica e una ribelle sregolata, Mira si troverà catapultata dal Brasile all'Honduras e dovrà fare i conti con affascinanti stranieri, viaggiatori scalzi e un inspiegabile gioiello fuori posto.


Dietro le quinte:


Non torno subito Lisa Agosti ebook libro goWareIl libro può essere letto a vari livelli: passa qualche ora in buona compagnia sognando di posti esotici, spremi le meningi mettendo insieme gli indizi che porteranno a svelare il mistero del "Torno subito" o immedesimati con i personaggi facendoti importanti domande esistenziali. Entra per le peripezie di Mira, resta per il segreto di Santo Vergata e porta a casa una nuova prospettiva di vita. In che senso?
Devi sapere che Non torno subito è nato come saggio di psicologia, volevo parlare della teoria dell'attaccamento di John Bowlby, secondo cui durante il primo anno di vita ogni bambino crea un legame con la madre (o la figura di riferimento) che può essere di tre tipi: attaccamento sicuro, ansioso o evitante. Mira, Isabel e Cece, le tre ragazze protagoniste del romanzo, rappresentano questi tre tipi di attaccamento e li mettono in scena nei loro rapporti sociali. Tramite i personaggi potrai riconoscere in te o nelle persone che conosci caratteristiche tipiche di un attaccamento insicuro e trovare aiuto per uscire da classiche situazioni di stallo nelle relazioni amorose. 
Perché la libertà (di essere se stessi) viene prima di tutto.


Non torno subito Lisa Agosti libro ebook goWare


Chi è l'autore?



Lisa Agosti autore scrittrice romanzo


Se hai letto la mia biografia sai che mi chiamo Lisa, sono di Reggio Emilia e quest'anno arrivano i famigerati anta. Vivo in Canada e ho una bimba di un anno che non vuole saperne di lasciarmi dormire.
Per saperne più su di me leggi qui e guarda le mie foto su Instagram. Per info e collaborazioni scrivimi.


18.6.18

Quando ami una storia, lasciala andare

Ci si abitua in fretta alla fama. Ogni giorno mi sveglio e trovo sui social nuove recensioni del mio romanzo, foto della copertina in versioni fantasiose e divertenti, citazioni prese dal libro e like di nuovi followers. Mi sto ingegnando per fare pubblicità su facebook e creare storie su instragram. Questa è una parte del lavoro di scrittrice che non ho mai fatto prima e mi sto divertendo moltissimo, ci potrei tranquillamente passare le giornate a farmi nuovi amici e sentirmi dire quanto sono brava! Non mi aspettavo di ricevere tanti complimenti e tremo all'idea di quando dovrò tornare nel dimenticatoio e ricominciare daccapo con una nuova storia... allo stesso tempo però non vedo l'ora perché amo lasciarmi trascinare dai personaggi e vedere dove mi portano. Mi sentivo così mentre scrivevo Non torno subito e per cinque anni ho temuto il giudizio dei lettori, invece per ora è tutto un volemossebbene e grandi soddisfazioni.

Se siete indecisi se la lettura sia adatta ai vostri gusti, di seguito trovate alcune opinioni uscite questa settimana:


Non torno subito Lisa Agosti libro ebook goWare viaggi
un romanzo meraviglioso scritto con maestria. Favolose le ambientazioni che spaziano dal Brasile alle Honduras (con un intermezzo anche in Italia a Pernovo). Sono rimasta completamente avvolta dalla narrazione fluida che mi ha trasportato in viaggio con Mira. Una ragazza insicura e ipocondriaca che non sa bene cosa vuole dalla vita. Si ritrova ad affrontare un viaggio che le farà scoprire meraviglie che non sapeva esistessero. Un racconto sì di viaggio ma anche di viaggio interiore. Il romanzo è condito di mistero, di romance e di ironia. Un'ironia sottile che fa divertire il lettore. L'ironia però viene accantonata quando i temi sono più importanti, e di temi importanti ce ne sono parecchi, primo fra tutti la famiglia.
Se volete leggere un romanzo insolito, originale sotto ogni aspetto (non aspettatevi banalità perché nemmeno il finale è scontato), che vi emozioni e che vi faccia viaggiare con la mente dovete assolutamente leggere "Non torno subito"

♡valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐


Non torno subito Lisa Agosti libro ebook viaggi
"Seguo la traiettoria ascendente delle bolle e mi scappa un grido ovattato rivolto alle onde che hanno preso il posto delle nuvole. Il mare è il cielo. Mi sento parte di un universo sconosciuto, vivo, nascosto al mondo in superficie.[...] Mi sento leggera, libera ed eccitata. Qualsiasi preoccupazione è rimasta in superficie, non ricordo nulla di ciò che è successo, nulla di quel che mi aspetta. Esisto solo io, sospesa nel blu, felice. Osservo Gabriel con occhi pieni di stelle. Lui mi sta aspettando paziente, calmo." 
lettrice.senza.tempo

Non torno subito Lisa Agosti libro ebook

Sul negozio "Non torno subito" e sul suo proprietario, sparito misteriosamente da ventisei anni, aleggiano tante leggende, ma nessuno sa davvero cosa sia accaduto.
Il caso vorrà che a risolvere l'enigma sarà Mira, ragazza di Pernovo insicura e ipocondriaca, che pensa ancora all'ex e non sa cosa vuole dalla vita.
Un colloquio di lavoro per avere il posto in una gioielleria da sogno la porterà prima in Brasile e poi in Honduras, con un improbabile compagna di viaggio ribelle e sensuale.
Un avventura che condurrà Mira non solo alla verità su Santo Vergata, ma anche alla scoperta di sé stessa.

Un romanzo che inizia senza troppi preamboli, catapultandoci subito nel viaggio della protagonista. Il tutto viene costruito man mano nell'avanzare della storia: il carattere dei personaggi, le loro ambizioni, la loro vita precedente, rendendo così la lettura sempre nuova e senza punti morti.🌎✈
Ci si trova continuamente davanti a colpi di scena e a risvolti inaspettati.💥
Adoro l'ironia e la leggerezza dell'autrice, seria nei passaggi più delicati, e che ha sapito farmi ridere e sognare nel resto del racconto.💕
Mira è, come si usa dire nel linguaggi comune, un personaggio, con le sue manie e le sue paranoie, che si ritrova in un turbinio di eventi ed emozioni che la prendono alla sprovvista.
Partecipiamo dunque alla sua maturazione e a quella degli altri protagonisti, che li renderà capaci di lasciarsi il passato alle spalle per una più serena esistenza.🙋‍♀️
Una narrativa al femminile che sa tenere impegnate anche le menti più esigenti, alternando frivolezze rosa ad intrighi degni di un giallo.🤓
Confesso inoltre che mi piacerebbe leggere un seguito, vedere come si sono evolute le cose e con, magari, un altra avventura.😉
Una lettura perfetta per l'estate, che vi consiglio!


La taverna dei libri incrociati:



《Eppure ora so cosa c’è fuori. Ne ho assaggiato un morso appena. Posso davvero dimenticarmene? Ora che ho conosciuto il mare, posso davvero far finta che non esista? O val la pena di rischiare tutto, pur di rivederlo?》
Non torno subito Lisa Agosti libro ebook
Il primo romanzo di Lisa Agosti è un racconto da leggere tutto d’un fiato, che ti costringe ad andare avanti per saperne di più, per dare risposta a tutti i segreti che si celano dietro le vite di queste donne inspiegabilmente accomunate fra di loro. Lo stile frizzante e fresco dell’autrice rende questo libro divertente e perfetto da leggere in spiaggia. Sì, perché è l’oceano a fare da sfondo alle avventure di Mira: meravigliosi scenari esotici solleticano la mia fantasia e mi invogliano a lasciare tutto e partire!
Pagina dopo pagina, è salito in me un irrefrenabile senso di libertà, di gioia e vita. L’inaspettato viaggio di Mira mi fa venire una gran voglia di stravolgere la mia quotidianità, di vedere cosa c’è oltre i confini di ciò che mi è famigliare, di buttarmi a capofitto in qualcosa di nuovo senza alcuna paura: di vivere! Non è mai troppo tardi per farlo!, perché a vida começa todos os dias!

Trama: Quando Mira si è candidata alle selezioni per lavorare al Torno Subito, sogno che lei e la sua migliore amica Frida coltivano da quando sono piccole, non avrebbe mai immaginato che il colloquio conoscitivo si sarebbe svolto direttamente a Jaguaribe, in Brasile, dove vive la proprietaria dell’azienda di gioielli Araujo, Nega, tanto  famosa da essere disseminata in ogni parte del mondo. Al suo fianco, c’è Isabel un’avvenente ragazza ispano-brasiliana che... continua a leggere qui.


Buona lettura a tutti!

30.5.18

Il mio primo fan


Oggi all'una è suonato il campanello a casa Agosti. 
Chi osa così dissacrare il solenne momento del pranzo familiare?
È il postino, che ci consegna la prima croccante copia del mio romanzo, Non torno subito, ordinato due giorni fa su Amazon.

Che emozione! Poter toccare con mano 5 anni di lavoro e il sogno di una vita.
A ordinare la copia è stato mio padre, il mitico Bruno Agosti, colui che un giorno mi raccontò di un tale che mise un cartello alla porta del suo negozio in centro a Reggio Emilia e sparì senza spiegazioni per diversi anni. Da lì è nata l'idea per il "Torno subito", il negozio di molle di Pernovo, fulcro delle vicissitudini dei miei personaggi.
L'involucro del libro è rimasto incolume fino al termine dell'inviolabile pasto a tavola cucinato da mamma Lucilla (ora rinominata nonna visto l'ingresso nel nucleo familiare di baby Luna) e composto da primo, secondo, contorno, formaggi, frutta e noci, lambrusco e liquorino digestivo. Niente di strano, direte voi, ma per me che vivo sperduta tra i boschi canadesi e sono costretta a una dieta di pomodori di plastica e lattuga da dieci dollari a foglia, per di più cucinata da me medesima che sono negata ai fornelli, il trovarmi di fronte a tortelli e scaloppine è un'esplosione di ghiandole salivari accompagnata dal rilascio istantaneo di endorfine del piacere.
Una volta satolli, è poi finalmente arrivato il grande momento dello scarto del libro, duecentosettanta pagine di distillato di fantasia e sudore. La copertina è bellissima, con l'immagine ideata da Chiara Ferretti, la stessa fantastica amica artista che ha disegnato il logo del deagostibus che vedete qui sopra. La casa editrice, goWare, mi ha accontentato in tutto e per tutto e ha perfezionato lo schizzo aggiustando colori e misure.


Non torno subito Lisa Agosti libro ebook


Dentro c'è il mio nome e la mia foto e mi emoziono nel vedermi sorridente, fresca di trucco e parrucco ad opera di Jenni Peters e immortalata dall'obiettivo di Samantha Haines.


Lisa Agosti autore scrittrice pubblicata

Dopo la dedica, poche righe rubate a una canzone che descrive la mia anima, parte il primo capitolo. Vedo nero su bianco quelle parole che ho scritto e riscritto, gettato e rigettato, spostato e odiato fino a quando mi sembravano perfette e che ora comunque mi sembrano manchevoli, insufficienti perché so che sono così importanti nel determinare se il lettore proseguirà nella lettura ed è una tale responsabilità per poche stringhe di vocali e consonanti. Ora però sono là fuori e tutto quel che posso fare è aspettare e sperare di ricevere tanti commenti e tante recensioni. Belle o brutte che siano, quel che conta è la visibilità, giusto? Se saran belle scriverò contenta, se saran brutte scriverò meglio. Eh già, perché sono già all'opera per pubblicare al più presto altri due romanzi. 
Per oggi però mi godo un (vero) gelato e vi scrivo per condividere con voi, miei fedeli compagni di viaggio, la pura gioia che provo nel vedere mia madre giocare con mia figlia e mio padre seduto in poltrona da tre ore filate con in mano la copia del mio primo romanzo. 



Se vi va di dare un'occhiata all'estratto del mio libro, lo trovate QUI.

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PS: Ma dov'è finito il buon Neil? Povero lui, è rimasto in Canada a lavorare mentre noi ce ne stiamo qui a festeggiare! Se non fosse stato per il suo incrollabile supporto alla "YES, YOU CAN" non so se ci sarei arrivata in fondo. Lui che non potrà nemmeno leggere il libro finché non sarà tradotto in inglese, è ed è sempre stato il mio primo fan. 

13.5.18

Come si comincia un romanzo?

Bentrovati carissimi,

mentre il mio primo romanzo abbandona il suo bozzolo di file Scrivener per rinascere ebook nelle mani della casa editrice io riprendo in mano i manuali di scrittura e mi getto a capofitto con gran entusiasmo in una nuova avventura. 

In questi cinque anni dedicati a Non torno subito ho scritto altre cose, mi sono segnata ogni idea, ho giocato con personaggi memorabili, ho analizzato le descrizioni dei libri che leggevo e ho impostato due romanzi, completamente diversi tra loro.
Il primo è una favola alla Tim Burton, avulsa da ogni schema, molto difficile da scrivere perché ambientata in un mondo completamente inventato. Ve ne avevo già parlato qui, dopo essermi innamorata de "La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu. In questi anni la trama si è aggrovigliata e i personaggi hanno preso colore e ora muovono i primi passi incerti.
Il secondo è una storia quotidiana, con una protagonista comune, in cui non succede nulla. Che noia, direte voi. Eppure se mi riuscirà di sviluppare le psicologie dei personaggi come intendo ne potrebbe uscire un ottimo risultato. Un po' come fa Charlotte Link in Giochi d'ombra, un giallo che mette qualche personaggio in una stanza e non li lascia uscire finché non si scopre il colpevole. Un altro esempio è Il bordo vertiginoso delle cose di Gianrico Carofiglio, in cui uno scrittore insoddisfatto ripensa alla sua vita dopo aver letto un articolo sul giornale.

Intendo portare avanti entrambe le idee contemporaneamente, tenendo a mente un lettore ideale intelligente e un po' avventuroso. Ora sono curiosa di vedere dove mi porterà la mia fantasia, schiacciata da tanto tempo passato a revisionare e ri-revisionare e lucidare quella prima stesura che mi aveva divertito tanto. Lascerò il mio emisfero destro libero e scatenato e stavolta non metterò paletti perché per fortuna le basi per scrivere un romanzo hanno fondamenta ben salde nel mio emisfero sinistro. 

Detto questo, è sempre bene ripassare i consigli dei grandi scrittori, per cui oggi voglio rivedere con voi la sezione dedicata all'inizio del romanzo del manuale Beginnings, middles and ends di Nancy Kress. Il primo capitolo di un romanzo deve essere un fuoco d'artificio che acceca il lettore facendogli dimenticare il mondo circostante e costringendolo a continuare la lettura, e sappiamo che il modo migliore per ottenere questo effetto è creare una prima scena originale con un protagonista intrigante e un conflitto inestricabile.


Gli ingredienti di un buon inizio sono:



- una promessa implicita. Ogni storia fa due promesse al lettore, una emotiva, del tipo "Leggi questo e proverai divertimento o eccitazione o paura o tristezza o nostalgia o sollievo, ecc..." e una intellettuale, che può essere di tre tipi: 
1. "Leggi questo e vedrai il mondo da una nuova prospettiva"
2. "Leggi questo e vedrai confermato quel che già sai sul mondo"
3. "Leggi questo e imparerai di un mondo diverso, più interessante di quello in cui vivi". 

- un protagonista fuori dal comune. Fin dalla primissima introduzione dobbiamo lasciar trasparire la singolarità della nostra proposta per differenziarci dalla miriade di altri libri là fuori. Per controllare il livello d'individualità che il personaggio mostra nella prima scena chiediamoci, "Si comporta e pensa come farebbero nove persone su dieci?" Se la risposta è "sì", forse non abbiamo lasciato trasparire a sufficienza l'individualità del personaggio. 

- un conflitto. Qualcosa non va come previsto, la routine è spezzata e il protagonista deve affrontare un imprevisto. Questo impedimento di solito è un altro personaggio, ma potrebbe anche essere la natura o la società stessa. 

dettagli specifici che rendano la storia più concreta, tangibile al lettore, diversa da qualsiasi altra esposizione. L'effetto che cerchiamo è convincere il lettore che sappiamo di cosa stiamo parlando. 

- una prosa credibile, adatta al tipo di storia che stiamo scrivendo, che risucchi il lettore in un sogno da cui non si sveglierà fino all'ultima pagina.