4.4.15

Le 5 cose che non sopporto quando leggo

Ringrazio Sylvia Green che mi ha invitato a partecipare a questo simpatico meme e il Coniglio Mannaro che l'ha seguita a ruota. Estendo l'invito a tutti voi, assicurandovi che mettere nero su bianco le vostre frustrazioni da lettore avrà un effetto catartico sul vostro umore. Potete farlo qui nei commenti, o se invece preferite postare sul vostro blog mandatemi il link così non rischio di perdermi le vostre invettive!

Le 5 cose che non sopporto quando leggo


1. L'impaginazione scorretta dell'e-book. 
Ho visto cose che voi umani non potete immaginare. Titoli talmente grossi da occupare tre pagine, capitoli divisi da due pagine vuote, caratteri speciali illeggibili, dialoghi senza virgolette. Questi errori possono essere perdonati se la conversione da libro cartaceo a digitale è opera dei volontari del Progetto Gutenberg o simili. Però se il libro è a pagamento mi aspetto un'impaginazione decente.

2. Le foto degli autori sul retro.
Davvero vuoi farmi credere che questa è la tua posa migliore? Con lo sfondo di farfalline rosa sulla carta da parati azzurra? Col pollice appoggiato al labbro e lo sguardo trombino alla Beyoncé? Chi cavolo ti ha regalato quella cravatta da cabarettista? Fatti fare una foto decente da un fotografo professionista, oppure prenditi mezza giornata di tempo e fatti un milione di selfie.

3. Il protagonista pieno di sé.
Una sola parola: Shantaram. Un libro di milleduecento pagine, bestseller internazionale, acclamato dai viaggiatori di tutto il mondo, regalatomi dalla mia migliore amica con l'avvertenza: "questo sarà il tuo nuovo libro preferito". E invece non sono neanche arrivata a pagina cento. Il protagonista è uno snob borioso e pieno di sé che passa tre quarti del tempo a vantarsi di quanto è bello, di quanto è ribelle e di quanto è irresistibile. No grazie!

4. Le sub-storie lasciate in sospeso. 
Anche Murakami, di cui ho parlato così bene la settimana scorsa, mi ha rimandato con le pive nel sacco. SPOILER ALERT Passi il finale aperto, anche se avrei preferito l'HEA (happy ever after). Ma dov'è finito Mister Gray? Se ne va dicendo "Ci vediamo dopo le vacanze" e non torna più? Sparisce per nessun motivo a metà libro e non viene più nominato. Eh no, così non vale, adesso come farò a dormire la notte? Spero segretamente che uscirà un secondo libro sull'incolore Tazaki Tsukuru.

5. Gli autori che non arrivano mai al punto. 
Parti da lontano, va bene, fai una digressione, va bene, mettici pure il flashback. Ma poi dimmi dove vuoi arrivare! Mi ricordi qualcuno di mia conoscenza...
Provate a chiedere a mia madre cosa le ha detto il dottore stamattina. Vi racconterà tuuutto quel che le è successo da quando si è alzata, è andata in cucina, ha lavato la verdura ma poi le ha telefonato la Carolina, che per Pasqua cucina tutto lei in casa, perché è brava e le ha dato la ricetta per un tortino che vuole fare alla Lisa quando torna perché in tele han detto che la verdura fa bene e hai visto quella fiction dove c'è l'attrice che si è tagliata i capelli come starebbero bene anche alla Lisa che invece non si pettina mai e sembra una vagabonda e cosa avrà mai fatto di male per meritarsi una figlia così, mentre le sue amiche hanno già tutte i nipotini che vanno a pranzo tutti i giorni. E il dottore? Il dottore è andato in vacanza, c'era il sostituto, uno nuovo, scapolo senza figli, gliel'ha detto la segretaria del dottore, che la conosce bene perché è un'amica della zia del cugino del cognato di... 



52 commenti:

  1. ahahah bellissima la frase della rana. Come ho già detto spesso non sopporto i libri che non decollano, e le protagoniste stra fighe. bacione e auguri Sandra ps. i miei e-book sono impaginati benissimissimo. W i professionisti.

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    1. Confermo. I tuoi e-book sono impaginati perfettamente, e contengono tante informazioni interessanti sull'autore (e la tua foto è molto bella!) :)

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  2. Bene, adesso ho l'idea per un post di settimana prossima! E adoro la rana!
    PS: Buona Pasqua a te e ai tuoi cari

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    1. Bene!
      Buona Pasqua anche a te e alla tua famiglia

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  3. Mi dà fastidissimo quando in un dialogo tra 2 o più personaggi non si comprende chi sta dicendo cosa e a chi >_<

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    1. Anche a me dà fastidio! Giusto, non ci avevo pensato! Bravo Michele

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  4. Sul primo punto, ci sarebbe moltissimo da dire! XD
    Spesso gli ebook non sono realizzati pensando al massimo della compatibilità con i vari e-reader o tablet... Basterebbe capire che è meglio evitare font astrusi (anche per size), cover formato lenzuolo, che occorre procedere con la formattazione adeguata...

    Per il resto, sono un lettore estremamente spericolato e resistente :P

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    1. Ecco, svelato l'arcano! Diciamolo agli editori! :)

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  5. Farò un pensierino alle cose che non sopporto di una lettura, mi divertirò a ricavarne almeno cinque. Intanto ti auguro una serena Pasqua!

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  6. Certo, il/la protagonista che non perde un'occasione per farti notare quanto sia fuori dalle righe, ribelle, originale, speciale... diciamo che mi piace quanto gli autori che non riescono a parlare di sé senza citare fumo, alcol, caffè e notti bianche!
    Dunque, io non sopporto:
    1 - le descrizioni lunghe e senza scopo
    2 - i personaggi troppo stupidi (del genere scendo in cantina perché sento un rumore strano)
    3 - riflessioni e monologhi eterni
    4 - le trame intricate al punto da farmi passare il tempo a dire: ah, ma allora... ah, invece... scusa ma non era...
    5 - la scrittura anemozionale (si può dire? Beh, l'ho inventata...)

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    1. Ottime riflessioni!
      1. Anch'io non sopporto le descrizioni, in generale, quindi ancora meno le filippiche inutili
      2. per quanto riguarda i personaggi, sono una credulona, finirei in cantina con loro :(
      3. dipende dal tipo di libro, alcuni monologhi "teatrali" mi piacciono, ma non apprezzo le digressioni mentali nel mezzo di un libro d'azione.
      4. allora non ti piacerà il mio romanzo :'(
      5. non so se si può dire, ma sono d'accordo!

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    2. In realtà quella della cantina non è la stupidità che mi urta di più. Lì non penso male del personaggio; so che l'autore deve passarci per arrivare dove vuole arrivare. Invece altre forme sono peggio. Trudy Canavan, nella sua saga, ha una protagonista ottusa come una padella, che passa tra quarti della storia a negare le più evidenti evidenze. Dopo un po' ti viene voglia di darle uno scrollone per farle connettere i neuroni.

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    3. Non conosco Trudy Canavan ma mi riconosco nell'astio verso una protagonista ottusa.

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  7. Non sopporto i libri che sembrano scritti per una trasposizione cinematografica. Quasi sceneggiature pronte che fanno l'ochiollino.

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    1. A me invece piace quel tipo di libro, è proprio l'effetto che cerco di dare al mio romanzo. Spero ti piacerà lo stesso, tanto il fatto che io ci stia provando non significa che ci riuscirò :=)

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  8. Da lettore pigro e facile alle distrazioni di ogni tipo, provo ad elencarti anch’io cinque cose insopportabili.

    1 – mi perdo facilmente in troppi nomi e in intrighi esageratamente complessi, cose del tipo che devo tornare sui miei passi per ricordare i fatti.

    2 – non amo i periodi lunghi, tirati più per autocompiacimento piuttosto che per l’utilità alla storia.

    3 – le scene di sesso senza la raffinatezza del buon erotismo.

    4 – la banalità e la prevedibilità dei fatti

    5- che qualcuno mi chiami al telefono, o suoni alla porta quando finalmente ho tempo per leggere


    :-)

    grazie Lisa

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    1. 1. Allora evita Dostoyevsky e Gabriel Garcia Marquez :)

      2. Nemmeno io amo i periodi lunghi, anche se quando scrivo sembra impossibile evitarli.

      Gli altri tre punti rispecchiano perfettamente i miei pensieri.

      Grazie a te Massimo :)

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  9. Ciao Lisa, divertente il tuo post!
    Io non sopporto le descrizioni pedanti, quelle troppo minuziose che lasciano poco spazio alla fantasia. Poi detesto che in un conflitto subentrino, senza preavviso, soluzioni "paranormali" :=)

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    1. Grazie Rosalia :)
      Brava! Me ne ero dimenticata! Le soluzioni paranormali sono un pugno in faccia! Specialmente se compaiono quando si è già a metà libro... della serie: l'autore non sapeva come andare avanti, perciò PUFF ecco che il protagonista aveva il dono dell'ubiquità! :D

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  10. Che bello trovare qualcuno che, come me, non sopporta Shantaram! Ho provato a leggerlo per ben due volte. La prima era in un brutto periodo, ho pensato "magari non ero in forma" e ci ho riprovato dopo qualche anno... credo sia uno dei romanzi più noiosi che abbia mai letto!
    Esattamente tre giorni fa ho abbandonato "il settimo bambino" proprio per la questione dei flash-back. Ha quasi 800 pagine e dovrebbe essere un thriller, ma è quanto di più noioso abbia mai letto.
    Anche per evitare questo, forse, ho optato per i piani temporali alternati ... :)

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    1. Meno male che non sono l'unica! Sei riuscita a finire Shantaram?
      "Il settimo bambino" non lo conosco, ma a questo punto non mi interessa nemmeno conoscerlo :)
      Io sto leggendo "Il Baco da Seta" che avevo scoperto leggendo il tuo blog, mi sta prendendo sempre di più, grazie della dritta!

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    2. "Il baco da seta" è un bel libro, ma "il richiamo del cuculo" è anche meglio!
      Con Shantaram non ho superato pagina 100...

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  11. Forse mi sono capitati gli ultimi due punti che elenchi. La foto è un bel problema, se dovessi pubblicare un libro, perché non mi piaccio come vengo in foto :D
    Nei libri americani ho sempre trovato foto decenti, però. Magari me ne faccio una con un gatto in braccio, che dici?

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    1. hahaha Sì, ti prego, fatti un selfie con un gatto in braccio, sai che successone!
      Nei magazines di flash fiction online gli autori includono sempre una bio di tre o quattro righe, dicendo dove hanno studiato, il link al loro blog e quanti gatti girano per casa. È un cliché!

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  12. Murakami ha fatto la stessa cosa con 1Q84... Alla fine lo si legge per la storia o per la scrittura. Scrittura, scrittura... ;)


    P.S. com'è uno "sguardo trombino"? Dai che provo a farlo anch'io! :P

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    1. Intenso, un po' sfuocato, con la palpebra leggermente abbassata, a tre quarti.
      Attenzione a non scadere nell'occhio da triglia (O.o)

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    2. Ho paura che quello da triglia mi riesca con più facilità... -.-'

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    3. È tutta questione di pratica... hehehe

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    4. Ho appena finito Norwegian Wood... l'ha rifatto. Cazzo, l'ha rifatto! Adesso mi tocca chiamarlo al telefono e spiegargli come si scrivono i finali. -.-'

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    5. Quanto darei per sentire questa telefonata... digliene quattro! ;)

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  13. Già risposto anch'io a questo meme su G+.
    Mai avrei pensato che qualcuno avrebbe parlato delle foto degli autori. Ma del resto ci sono foto di copertina di Stephen King che fanno più paura di ciò che c'è nel libro (e visto le ultime cose da lui sfornate ci va anche poco).

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    1. Non sorride molto... ma ha un suo fascino :)

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  14. Dunque, non ero venuto qui per commentare il tuo post, le cinque cose che non sopporti quando leggi, capisco che la foto dello scrittore sia una idea bislacca che pensi ma quello scemo lì, vestito così e così, con quella cravatta lì, è lui che ha scritto queste milleduecento pagine di noia, che noia, e poi si dà tante arie che penso sia lui il protagonista perché il protagonista poi veste esattamente come lui e ho fatto impaginare il libro dalla sorella del cugino del tipografo, che poi è un ragazzino smanettone che ci sa fare con i pc e lo pago con due pizze che a lui piace quella con i wurstel anche se io la odio e poi è fidanzato con una tipa da tre giorni ma lei si vede anche sai con chi, ma non te lo voglio dire ora perché dovrei arrivare al punto che sennò tu poi dici che non arrivo al punto... il punto è che ti ho nominato qui: https://dadovestoscrivendo.wordpress.com/2015/04/08/leibster-blog-award-2015/

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    1. che trudini, tu stai sul mio blog mentre io sto sul tuo... ho visto la nomination in diretta, grazie, mi hai fatto sorridere di prima mattina, che è un avvenimento più unico che raro :)

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  15. Spof ! E' il rumore che fanno i libri di carta quando li chiudi energicamente. Quelli che, alla prima giornataa di pulizie, li cacci sullo scaffale più in alto e diventano arredamento e niente più.
    Marquez l' ho richiuso a pagina cinque dei "Cent' anni". Dostojevsky... Boh! Chissà che fine gli ho fatto fare.
    Per me un "buon" libro è meglio, molto meglio, di un film.
    Il filo della storia è una panoramica. Lo stile di chi scrive è la voce del narratore. Le frasi possono diventare immagini, azioni, paesaggi. Qualche volta c' è addirittura della musica nascosta fra le parole. Capita solo a me ?
    Non so ridurre tutto a "cinque punti". Non sono un professionista della scrittura. Mi capita tuttavia di iniziare un libro che fa magari così: "L' oscuro colore del nero giaietto che ammantava d' ombra le colonne del tempio nella notte perigliosa mentre la stella nera del cupo orrore incombeva....". In questi caso lo chiudo subito. E no, non sono ancora riuscito a sentire che rumore fa un e-book quando lo chiudi.

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    1. Ciao anonimo, ti sei scordato di firmarti o era tua intenzione rimanere nell'ombra?
      Non è che per caso sei ml?
      Povero Marquez, non si merita lo scaffale impolverato, dai, almeno mettiamolo su quello più in alto ma ancora raggiungibile.
      Mi hai fatto venire in mente un'altra cosa che non sopporto: le citazioni musicali che non riconosco. Anche se in realtà mentre leggevo Murakami mi sono messa ad ascoltare su youtube il pezzo di musica classica che il protagonista stava ascoltando durante le sue riflessioni, e mi è piaciuto.

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    2. Ricambio senz' altro i saluti. Ho preferito rimanere "anonimo" perchè, in questo contesto, sono davvero "nessuno".
      Ho letto il tuo post e la tua risposta con piacere.
      Grazie.

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    3. La mia curiosità patologica non mi darà pace finché non avrò svelato la tua identità... sul de agostibus non esiste "nessuno", siamo tutti alla pari, scrittori, lettori, esseri umani. Se si badasse al livello d'esperienza io sarei la prima ad essere cacciata dal blog :)

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    4. Che mito, Vittorio!
      Grazie di esserti disanonimizzato.
      Mi sono già iscritta al tuo blog, e mi sono fatta due risate con la storia dell'asino, che mi sembra molto illuminata, specialmente di questi tempi :)
      Benvenuto e a risentirci molto presto.

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  16. Grazie mille.
    Il bello dei blog è che sono lì, pronti, ad aspettarci. Spero che deciderai di postare ancora!

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  17. Le piacciono i racconti?

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    1. Mi piacciono quelli scritti bene. In genere preferisco i romanzi ai racconti brevi.
      A lei piacciono i racconti?

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  18. Certamente! E ne scrivo anche qualcuno da tempo - il mio settimo libro e' proprio una raccolta di racconti... le dico solo il titolo: Diorama.

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  19. E buon per tutti se ci si confronta, credo. Per esempio con lei io concordo sul suo quinto punto: arrivare al dunque. Per la narrativa breve questo e' irrinunciabile. Altrimento si parla di aria fritta, cosa sorpassabile in decento pagine romanzesche ma tedianti in venti di racconto.

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  20. Mi perdoni i refusi: tastiera nuova, E troppi anni passati sulla macchina da scrivere, dove devi pigiare forte... stessa differenza che intercorre fra lo zappare e l'arare con il trattore. Ed esco dall'anonimato altrettanto involontariamente, per ignoranza dei meccanismi informatici. Non sono fatti per me, ne' io per loro. A partire dai rapporti pseudoumani che inducono o facilitano. Meglio la carta, il tocco, la voce.

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  21. Io stessa sto avendo problemi tecnici a risponderle, Sergio, con la tecnologia a volte ci vuole più pazienza che esperienza. Mi fa piacere che, anche se involontariamente, lei sia uscito dall'anonimato, così posso darle il benvenuto ufficiale su queste pagine.

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  22. Grazie mille. Il piacere e' tutto mio.
    Sarebbe altrettanto piacevole per me farvi leggere il racconto-anteprima (del libro di cui parlavasi) che il mio editore ha concordato perche' sia divulgato liberamente. Ho nomea di autore complesso e barocco, dalla scrittura densa e selettiva... e mi piacerebbe vedere anche con i lettori di questo blog se e' proprio cosi'. Cosa ne pensa?

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    1. Non recensisco tutto ciò che mi viene spedito ma solo ciò che reputo interessante, nel bene o nel male. Si senta dunque libero di inviarmi una mail all'indirizzo che trova nella pagina dei contatti allegando il suo racconto, e segua regolarmente il mio blog per un'eventuale recensione.

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  23. Mi perdoni nuovamente: mi son dimenticato... glielo ho mandato, poi, il racconto, signora?

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    1. Sì l'ha mandato ma non ho mai avuto il piacere di leggerlo. Al momento anche il blog è in stand-by per cause di forza maggiore ma presto spero di potermi dedicare nuovamente alla lettura e alla scrittura.

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