29.9.14

Quanto deve essere lungo un romanzo?

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Stamattina avrei dovuto scrivere una scena del mio romanzo in cui la protagonista va a cena con persone antipatiche, si annoia, poi va a letto.
Aspettando l'ispirazione ho cercato online immagini di ambienti (vedi foto) e pietanze succulenti, scegliendo un menù adatto alla situazione. L'unico stimolo arrivato al mio cervello è stato quello della fame, la scusa perfetta per perdere un po' di tempo.

A metà pomeriggio sono stata costretta ad ammettere che non avevo per niente voglia di scrivere la scena della cena. All'inizio ho pensato che fosse perché la sera prima avevo scritto fino a tardi e forse i miei poveri neuroni erano ancora in tilt. Poi invece ho capito che era la scena in sé ad annoiarmi, mentre avrei volentieri scritto la scena seguente, in cui la protagonista va a fare il bagno in mare con un bell'uomo. Molto meglio, no?
Da questa considerazione ne sono partite altre riguardo alla necessità o meno di inserire quella scena, sulla lunghezza dei capitoli, sulla lunghezza dell'intero romanzo, e infine sulle tempistiche di realizzazione dell'intero progetto. Come al solito, anziché aggiustare il rubinetto che perde, comincio a disperarmi per lo scioglimento dei ghiacciai.


D: Posso eliminare la scena della cena senza stravolgere gli eventi successivi?
R: No.
D: Occhey… però, posso accorparla ad un'altra scena così da cavarmela in fretta e passare a raccontare del bell'uomo in acqua?
R: Dipende dalla lunghezza del capitolo.
D: E quanto deve essere lungo questo capitolo?
R: Dipende dalla lunghezza del romanzo.

D: E quanto deve essere lungo il romanzo?


R: Renato Di Lorenzo in Scrivete un best-seller dice che la lunghezza di un romanzo standard è di 120.000 parole, realizzabile in tre mesi se si scrivono 2.000 parole al giorno. In realtà queste parole sono solo citate da Di Lorenzo, che le prende in prestito dal grande maestro dell'horror, il famigerato S.K., ma visto che ben 2 dei miei 7 preziosissimi followers si sono recentemente lamentati dell'abuso di quel nome sui lit-blog non ci penso neanche a nominarlo! 
Tornando alla questione lunghezza, ogni lettore ha le sue preferenze. Personalmente, non amo i libercoli di 50 pagine (specialmente se costano 9,99 Euro!) Non faccio in tempo ad entrare nella storia che è già finita. D'altra parte, come scrittrice alle prime armi, non credo sia il caso di tentare una saga alla Shantaram (di 1200 pagine). In genere apprezzo i libri suddivisi in maniera simmetrica, in cui ogni capitolo è circa della stessa lunghezza, con un certo numero di scene piuttosto corte e ben distribuite. Per esempio, come ho accennato nel post sui personaggi, vorrei dividere il mio romanzo in otto capitoli di tre scene ciascuno, come suggerito da Morgan Palmas. Ovviamente in seguito ci sarà un gran taglia e cuci di scene, ma avere una struttura da cui partire mi dà coraggio. 
Facciamo due conti. La trama della mia storia (come di ogni storia) può essere divisa in tre parti: la rottura dell'equilibrio, la ricerca dell'equilibrio, il raggiungimento di un nuovo equilibrio.
Se il romanzo è di 120.000 parole, ognuna delle 3 parti dovrebbe essere di circa 40.000 parole. Ho scritto 12.000 parole finora, quindi un misero 10%.

D: C'è posto per la scena della cena?
R: Anche troppo. Posso tranquillamente stare a spiegare forchettata per forchettata.

Decisa a trovare un motivo logico per non scrivere la dannata scena, mi sono armata di calcolatrice e delle mie vaghe memorie matematiche per scoprire che se scrivo 600 parole al giorno ogni giorno (OGNI giorno) in SEI mesi avrò finito la prima stesura. Purtroppo ho scritto 12.000 parole in 40 giorni, quindi ho una media di 400 parole al giorno, per cui in DIECI mesi finirò la prima stesura.

Alquanto abbattuta da questa scoperta, ho ripescato alcuni e-book che mi sono piaciuti recentemente per vedere quante parole contenevano. Se vi interessa sapere come ho fatto a recuperare il conteggio delle parole, leggete questo paragrafo, altrimenti saltate a quello successivo.
Gli e-book comprati su Amazon (e simili) non sono convertibili, ma quelli scaricati da siti di e-book gratis possono essere tramutati in PDF grazie al programma gratuito Calibre. Ho poi copiato e incollato ogni libro su un nuovo documento di Word. Ho aperto gli strumenti > conteggio parole > intero documento, e ualà. (Può darsi che ci sia un modo più semplice e diretto per raggiungere lo scopo, si accettano volentieri suggerimenti).

Con mio grande godimento ho scoperto che la maggior parte dei testi che avevo scelto contengono tra le 60.000 e le 90.000 parole. Come primo romanzo ho deciso che 80.000 parole possono ben bastare, perciò in SOLI 7 mesi, se tutto va bene, avrò finito la prima stesura. Ora comincio a capire perché dicono che la media di tempo necessario per scrivere il primo libro sia di 5 anni!
Meglio non pensarci. Nel frattempo, non ho ancora scritto la scena della cena, ma mi è venuta di nuovo fame!

L'angolo del follower


Qual è la lunghezza del vostro romanzo ideale? Se avete già terminato il primo romanzo, vi ricordate di quante parole è (o quante pagine ha il libro)? Sapete a priori quanto sarà lunga la vostra storia, o lo scoprite strada facendo? I vostri commenti sono sempre ben graditi.

Buone parole a tutti!

108 commenti:

  1. Personalmente, da lettore, preferisco i romanzi lunghi, con lunghe descrizioni e ritmi lenti. Uno dei miei romanzi del cuore è Guerra e Pace ed ho adorato Proust.

    Per il conteggio parole da un ebook è sufficiente aprirne il sorgente con un editor di testi ;-)

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    1. Anche a me è piaciuto "Guerra e pace". A dire il vero mi è piaciuta la parte sulla "Pace", non tanto la "Guerra" :)
      Grazie per il consiglio sul conteggio parole, purtroppo devo chiederti di spiegarmelo di nuovo, come se parlassi a un bimbo di sei anni... perché non ho capito :)

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    2. Credo intenda dire che esportando la sorgente, il file del documento su un semplice file di testo quale word si dovrebbe riuscire a vedere... spero davvero funzioni sono in caos!

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    3. Calibre risolve tutto :D

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  2. Siccome nemmeno io amo i libercoli, secondo me la mia storia sarà lunghetta. Tanto. spero non troppo.
    Ho in mente una struttura in tre parti. Ciascuna di esse affronta una precisa tematica relazionale strettamente legata all’età dei personaggi. Idealmente ho pensato che ciascuna sezione potrebbe essere lunga all’incirca 150 pagine, ma non voglio essere rigida su questo.
    Per quel che riguarda il tempo della prima stesura, ad aprile (quando ho ricominciato cestinando quanto scritto in precedenza) avevo detto un anno. Sinceramente me lo auguro, anche se al momento mi sembra quasi impossibile.
    Per quanto concerne le scene noiose ne so qualcosa. Idem per quelle inutili: in sede di revisione dovrò potare molto.
    P.s. io ti ho aggiunta ai blog che seguo... compaio fra i followers, vero? :)

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    1. Mi lasci sempre senza parole, complimenti per il coraggio! Non vedo l'ora di leggere questo capolavoro, dovresti licenziarti e scrivere a tempo pieno!
      Grazie di avermi aggiunto ai blog che segui, ho anche visto che mi hai citato nel tuo nuovo post, appena torno in Italia ti offro da bere!

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    2. Mi prendi in giro? Capolavoro mi sembra un parolone! Anzi... andrà già bene se non finirò su Obbrobrio!
      Però che ti devo dire? Ho pensato più volte di lasciar perdere e scrivere qualcosa di più semplice, con meno personaggi ed un arco di tempo più ristretto. Però sono morbosamente attratta da questa storia e muoio dalla voglia di raccontarla. Magari poi farà schifo.. chi può dirlo?
      La questione del lavoro è complessa. Magari ne parliamo in privato, se ti va :)

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    3. Non avrebbe senso lasciar perdere una storia a cui sei morbosamente attratta per inseguirne altre... "quel che conta è il viaggio, non la destinazione". Divertiti a scriverla, sono certa che sarà una lettura interessante e impegnata. Se vuoi, mi offro volontaria per leggerla in anteprima, sono nota per la mia mancanza di tatto e diplomazia, quindi se fa schifo te lo dirò sinceramente ;)

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    4. Mi prenoto anche io, ti farò leggere il mio romanzo in esclusiva , solo però se davvero sarai inflessibile :) ciao
      Manuel Vega

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    5. Sarò cattivissima come sempre! :D

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  3. Argomento che mi preme assai. Un romanzo di 50 pagine NON è un romanzo. Poi pagine vuol dire poco, meglio contare parole o meglio ancora battute. Quando l'editore del mio secondo ha preteso 100 mila parole ero ridotta al punto che dovendo nominare una mela ho scelto Granny Smith perchè sono 2 parole, mentre Renetta una sola, a dare nomi composti ai personaggi secondari, insomma ALLUNGARE IL BRODO gran scemata che ho pagato molto cara in termini di stress e cattivi risultati. Ragione e Pentimento è circa 35 mila parole per me perfetto per il genere abbastanza leggero che è. Poi è chiaro che adoro Franzen che arriverà a 200 mila, ma bisogna anche riconoscere i propri limiti. In ogni caso se ambisci ad arrivare a 80 mila parole NON darti un tempo, mi permetto di dirtelo, non pensare di contenere tante parole in pochi mesi, ci saranno giorni in cui non avrai idee e farai fatica, questa tattica è nociva per la buona narrativa. In ultima analisi, se scrivere una scena ti annoia, non pensi che annoiarai anche il lettore? uhm uhm. Baci Sandra

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    1. Grazie dei consigli Sandra, la storia di Granny Smith è stupenda :)
      Ragione e Pentimento è un libro leggero e scorrevole, sono circa a metà ma ho già capito che è ben studiato e organizzato. E soprattutto, non ho idea di come andrà a finire! E questa è una gran qualità. Quali sono gli altri libri che hai scritto? Da quanti anni scrivi?

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    2. Seriamente direi da 15 anni. Trovi gli altri due romanzi nel mio blog in alto nella banda nera, cliccali, purtroppo gli editori non hanno voluto fare il digitale.
      Si intitolano "Frollini a colazione" e "Cene tempestose". Grazie infinite per le tue parole. Un bacione Sandra

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    3. Peccato che non ci sia la versione digitale, allora li comprerò quando torno in Italia!

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  4. Non ho esperienze da aggiungere. La storia che sto scrivendo è la prima lunga e non so dove arriverò. Personalmente non mi piacciono i tomi. Mi è piaciuto il post e i commenti: sempre utili.

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    1. Grazie Wawos, a che punto sei con la tua storia lunga? La pubblicherai su Wawostorie? O è proprio un romanzo?

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  5. Al momento io di romanzi ne ho scritti due: uno da 60.000 parole (scritto in un mese) e uno da 80.000 (scritto in tre mesi). Avendo cominciato a scrivere sotto l'egida del NaNoWriMo sono abituato a contare le parole che scrivo ogni giorno e vedere che rimango sotto gli obbiettivi mi da veramente molto fastidio e mi mette ansia.
    Generalmente tra i 2/3 e i 3/4 della stesura ho un momento di rallentamento e di nausea: per me è il momento più difficile. Poi, superato il muro del glicogeno, come i maratoneti, arrivo fino in fondo liscio.
    Generalmente so fin da subito quante parole sarà il mio romanzo: credo che sia un'abitudine derivata dal lavoro che faccio per campare... Per essere il più "comodo" possibile prima di iniziare faccio una specie di trama-scaletta per punti, dove ogni punto sia sviluppabile in un certo numero fisso di pagine (di solito 4/5).
    La cosa che posso dire, però, è che è il personaggio che si annoia: non tu e men che meno il lettore. Quindi devi trovare uno sviluppo che ti interessi, mostrando al contempo la sua noia. Per esempio: perché non fare una scena di cena e di noia durante la quale lei continua a fare confronti con quanto sarebbe meglio "mangiarsi" un bell'uomo mentre fanno un bagno insieme al chiaro di luna? :)

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    1. Grazie di aver condiviso la tua esperienza, Michele (che lavoro fai?)
      L'idea della protagonista che vorrebbe "mangiarsi un bell'uomo" è bellissima, improvvisamente mi è venuta voglia di scrivere la scena della cena!

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    2. Per pagare le bollette faccio il capo-progetto.
      Ecco perché mi viene bene stimare a occhio quanto lavoro ci vuole per avere un risultato ;)

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    3. E poi sono felice di averti dato il "la" per la tua scena... XD

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  6. Perché la lunghezza del capitolo dipende da quella del romanzo?

    Io S.K. lo nomino spesso, invece :D

    I libri troppo corti neanche a me piacciono, specie se costano più di quelli di 500 pagine.

    Non condivido il fatto che i capitoli debbano essere tutti della stessa lunghezza - volevo proprio scrivere un post su questo aspetto della narrativa.

    Comunque non vedo perché tu debba calcolare il numero di parole, a meno che non stai partecipando a un concorso in cui si richieda una lunghezza precisa.

    La lunghezza del mio romanzo ideale, da leggere, è di oltre 300 pagine. Quello che sto scrivendo è ora a 22.300 parole e alla fine, in base al punto in cui sono arrivato, dovrebbe essere lungo 55.000 parole. Ma non sarà così, perché devo allungare qualche capitolo.

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    1. S.K. è l'innominato, non si può può dire :)
      La lunghezza del capitolo dipende da quella del romanzo perché mi piace la simmetria, mi affatica leggere storie in cui un capitolo dura mezzo libro, mi distrae. Il romanzo ideale da leggere è lungo, certo, ma come primo tentativo non credo che riuscirei a scrivere così tanto mantenendo il ritmo giusto e l'attenzione del lettore.
      Calcolare il numero delle parole mi aiuta ad orientarmi, a sapere dove sono e dove sto andando.

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  7. I miei libri preferiti vanno dalle 400 pagine in su, di solito (non so tradurlo in parole). Come te, evito i romanzi minimi perché so che non mi soddisfano. La qualità è importante, ma mi serve anche la quantità per godermi a fondo una storia, per non parlare della proporzione tra euro spesi e giorni di lettura... molto gretto, ma io questo ragionamento lo faccio. Scrivendo sono un po' più breve, e di solito mi ritrovo con una trentina di capitoli piuttosto brevi, perché mi piace il capitolo monoscena. Mi ha fatta sorridere il tuo dibatterti tra i massimi sistemi pur di schivare la eccitantissima cena... cosa si inventa pur di non scrivere, quando non è cosa!

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    1. Eh sì, è molto più facile ruminare che combinare! Di quante parole è "Due vite possono bastare"? Sapevi già quanto sarebbe stato lungo prima di scriverlo?

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    2. Sono 76.400. Non sapevo quanto sarebbe stato lungo, solo che non volevo fosse un libercolo; per questo avevo pianificato una trama non troppo scarna. Avendo scritto altri romanzi prima mi sono fatta un po' l'occhio sul numero minimo di scene da includere.

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    3. Buono a sapersi, mi piace sia la lunghezza del libro che la lunghezza delle scene, ti copierò spudoratamente :)

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  8. 120.000 parole mi sembrano tante. Il mio primo romanzo ne ha 64.000, 255 pagine scritte fitte, 2,4 cm di spessore, per darvi un'idea della consistenza del volume. Il secondo, invece, ne ha appena 22.000, 130 pagine scritte meno fitte e con un corpo leggermente più grande, ma è una raccolta di racconti ad incastro e non un vero e proprio romanzo, quindi non fa testo ai fini di questa discussione. Sono d'accordo anch'io che 50 pagine siano poche e che non si possano definire un romanzo, ma credo anche che non ci sia una giusta lunghezza. Dipende da tanti fattori e, prima di tutto, dai contenuti e dalla qualità della storia e della scrittura. Prendo Murakami come esempio: può scrivere libercoli da 100 pagine come "Tutti i figli di dio danzano" o tomi poderosi da 800 come "L'uccello che girava le viti del mondo" ed è sempre è comunque grande letteratura perché in entrambi i casi aveva qualcosa di interessante da dire e l'ha fatto scrivendo mirabilmente. E' ben più difficile avere buone idee e saperle scrivere, che scrivere tante parole solo per allungare il brodo e riempire pagine. Sarà anche banale, ma io la vedo così.

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    1. Grazie righeorizzontali, farò sicuramente una capatina sul tuo blog per vedere i tuoi romanzi.
      Ovviamente una raccolta di racconti ha una lunghezza diversa da un romanzo, dipende da quanti racconti sono e di che tipo. Le storie di "flash fiction" hanno appena 1000 parole l'una.
      Hai ragione a dire che è meglio scrivere poche buone idee che tante banalità.

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  9. Il mio secondo romanzo conta oltre 125.000 parole, ma lo so solo perché sono andata a controllare per curiosità dopo aver letto il tuo post!
    Sinceramente penso che non dovresti farti tanti problemi di numeri, scrivi quanto ti senti, hai sempre tempo dopo per rimpolpare un po' se ti sembra troppo scarno. Io lo sto facendo con un vecchio romanzo, che allora mi sembrava giusto come lunghezza, ora mi sono resa conto che potevo fare di meglio.
    Per la questione della scena che non ti va di scrivere, mi vengono alcune riflessioni.
    1) Puoi sempre scriverla alla fine, nessuno ci obbliga a procedere in modo cronologico
    2) Se ti annoia, non è il caso di ridurla al minimo con un riassuntino rapido?
    3) Perché non ci aggiungi un po' di pepe, un piccolo colpo di scena o qualche bel litigio?

    E basta con questo S.K., sempre in mezzo come il prezzemolo!!!!

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    1. Basta con S.K., promesso! (Non è vero, è troppo divertente vedere che ti ribelli, lo metterò ancora di più...) Grazie dei consigli, un bel litigio in effetti ci sta a pennello! Il tuo "I custodi del destino" è nella mia lista di libri da comprare quando torno in Italia (non c'è la versione e-book, o sbaglio?)

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    2. eheheheheh!!! L'ho appena nominato anche io in un commento su Pennablu! Deve aver fatto un incantesimo quell'uomo :)
      Comunque, purtroppo non c'è la versione ebook dei "Custodi" :(
      Per il prossimo romanzo ce se sarà una di sicuro, non transigo su questo!

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    3. Quando esce il tuo prossimo romanzo? Non vedo l'ora!

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    4. Grazie per l'interesse, Lisa :)
      Temo ci voglia molto tempo ancora, visto che ancora non mi sono decisa a spedirlo a nessun editore...

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  10. Innanzi tutto io sono abituata a ragionare in cartelle e battute e non in parole, per cui all'inizio non mi trovavo nel post (poi ho controllato, il romanzo di cui ho appena finito la stesura è circa 80000 parole). L'anno scorso ho partecipato al premio Tedeschi (arrivata in finale). Era un mio pallino già da un po' e quindi ho studiato bene il bando che parla di un minimo di 200 a un massimo di 250 cartelle, considerando per cartella dalle 1800 alle 2000 battute, quindi più o meno dalle 350000 alle 500000 battute.E ho cercato di tararmi su questa lunghezza, scoprendo che di fatto io sono sintetica.
    Il mio romanzo edito è corto, mi sento in colpa per quanto è corto, eppure succedono un sacco di cose!
    Quello in arrivo arriva a 250 pagine e ho dovuto allungarlo rispetto alla prima stesura. Eppure succedono un sacco di cose!
    Adesso sto cercando di allungare il passo, eppure faccio sempre fatica. Insomma la storia si dipana, ha trame e sottotrame eppure mi si restringe quando la scrivo!

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    1. Grazie Tenar per essere andata a contare le parole :) Io non ho ancora ben capito questa storia delle cartelle, mentre le battute sono i caratteri, giusto? Adesso vado a cercarmi il premio Tedeschi, non l'ho mai sentito nominare.

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  11. Grazie di averci raccontato di te Sam, mi accorgo solo ora di sapere ben poco di te, nella foto sembri tanto giovane che non mi aspettavo avessi già pubblicato libri. 180.000 parole in un anno mi sembra più che ottimo, altro che tre mesi!
    Mammut#1 è la storia che stai scrivendo adesso? O quello concluso due anni fa? Vorrei leggerlo, come si chiama?

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  12. Il mio romanzo, che sarà per una futura pubblicazione, raggiunge quasi le 70.000 parole (sono più di 200 cartelle, quindi dovrebbe essere sulle 350 pagine). La sua stesura è già una storia di per sè, un'impresa, considerando che scrivo e ho pubblicato solo racconti brevi/brevissimi.
    Quanto ai miei gusti vario molto: dai racconti a romanzi sulle 200 pagine fino a mattonate fantasy che tendono alle 1000 pagine. Quest'estate ho letto Guerra e Pace, per esempio.
    Se una storia è coinvolgente, il numero di pagine è ininfluente, a meno che siano state diluite eccessivamente.

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  13. Adesso che mi ci fai pensare, ho proprio voglia di leggermi un librone da mille pagine, uno di quelli che ti prende e ti porta via con sé. Non proverei a scriverlo però, mi ci perderei sicuramente.
    Mi sorprende che 70.000 parole siano 350 pagine, avrei detto non più di 150. Non ho mai lavorato in termini di cartelle quindi fatico a usarle per i miei calcoli.

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    1. Dipende dalla casa editrice (e poi bisogna tener conto delle parti non narrative come indice e prefazione) ma si, è una buona stima. Una cartella è circa una pagina e mezza, quindi è utile, oltre a essere la misura standard.

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  14. Non ho assolutamente idea di quanto possa essere lungo un romanzo quando inizio a scriverlo. Di sicuro non sono un matematico, quindi non mi metto a fare calcoli. Diciamo che sarà lungo il giusto. Né più né meno. S. King (l'abusato) scrive libroni davvero lunghi, a volte più del necessario, non lo prenderei quindi come riferimento. Non in questo caso almeno.

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    1. Tu hai scritto otto romanzi, giusto? Sono tutti circa della stessa lunghezza? Di quante pagine sono?

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  15. Sinceramente, parlando da lettrice, non mi interessa la lunghezza del romanzo (anche se mi secca spendere tanti soldi per poche pagine). Ci sono libretti piccoli, ma intensi, altri brevi ma noiosissimi e ci sono romanzi lunghissimi che puoi leggere in pochi giorni, che ti travolgono, e altri invece che sembrano allungati solo per fare volume.
    Da scrittrice, invece, tendo a essere piuttosto breve. Sarà che di fatto sono alle prime armi, ma ho sempre il terrore di annoiare il lettore.

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    1. Sono completamente d'accordo con te, sia come lettrice che come scrittrice.
      Sto cercando di allungare le scene in fase di revisione, perché la prima stesura è praticamente un riassunto della storia stessa :)

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  16. A mio modesto parere un romanzo dovrebbe avere sulle 500 pagine in copo 12. Romanzi più corti possono essere efficaci ma se scritti da autori che sanno concentrare il meglio in meno spazio. Non credo sia facile anche se ho letto libri lunghi la metà.
    Sto battendo a PC il mio primo romanzo "maturo" dopo i due brevi scritti in gioventu e lasciati in fondo al cassetto perchè indecenti. Scrivo prima a mano in stampatello con penna stilografica e poi copio, correggo, impagino e faccio di tutto da tastiera. Dai conti che faccio quotidianamente per capire quanto sarà lungo scopro che sto passando le 450 pagine: probabilmente toccherò le 500, comprese quelle lasciate bianche per il termine dei capitoli in pagina dispari (formato A5). La regola di previsione me la sono inventata: numero pagine stampate fin ora diviso numero di pagine corrispondente scritte a mano (oggi mi da 2,29 come risultato). Quindi numero totale di pagine scritte a mano moltoplicato 2,29 e salta fuori in numero di pagine ipotizzate in tutto, quando avrò terminato di copiare a PC. Se avete qualche suggerimento migliore vi ringrazio. Di conseguenza potrebbero essere forse 100.000 parole. Per ora sono a 30.000 e rotti copiate a PC. Vi saprò dire.

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    1. Mi sembra che tu sia molto ben preparato e organizzato. Davvero scrivi in stampatello con la stilografica? Mi chiedo se ne sarei capace. Ci vuole moltissimo tempo e per quanto questo sia positivo perché ti dà il tempo di riflettere bene su che parole scegliere, temo che mi passerebbero di mente le idee prima di riuscire a metterle nero su bianco. Io faccio molte correzioni, quindi i miei fogli scritti a mano sarebbero un ammasso di righe orizzontali!
      Grazie del tuo commento e se ti va la prossima volta che passi di qui firmati così possiamo riconoscerti! Buona scrittura.

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  17. Ciao a tutti. Perdonatemi se mi discosto da questo dissertare circa il numero di parole che compongono un romanzo. Mi chiedevo se contasse scrivere 50000 parole o 100000... preoccupandosi magari di più della forza descrittiva o della quantità di emozioni racchiuse fra le pagine o si dovesse tenere presente il fattore quantità . Io ho scritto 3 romanzi mai pubblicati e sebbene sia scettico e neppure sappia a chi rivolgermi per dar loro vita, credo che ogni genere di racconto possa essere un viaggio irripetibile, prescindendo dal numero di parole. Dunque.. questo problema di tantemila parole è un fattore meramente legato alla curiosità o ha davvero valore aggiunto?

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    1. A quanto pare le case editrici considerano il numero delle parole per classificare le opere, se ricordo bene i romanzi hanno almeno 70000 parole. I tuoi romanzi quanto sono lunghi? Hai provato a inviarli a qualche casa editrice?

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  18. Ciao Lisa... il tuo nome è l uno dei personaggi del mio ultimo romamzo :). Dunque. Considera che sono a un quinto della storia e che leggo sul mio PC essere a 21000 parole. Tranne uno... viaggiamo tra 60 mila e più di 100. Non saprei a chi chiedere per pubblicare. Mi è stato detto che adesso esiste una sorta di pubblicazione su internet e se piace. .. viene pubblicato. Ne sai nulla? Ti confesso che amo scrivere e suonare... quindi, seppure non pubblicassi il dispiacere ci sarebbe, ma continuerei a scrivere finché il cervello mi suggerisce le idee. Altro problema è il genere che scrivo. Chissà se piace :) grazie per avermi risposto

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    1. Io stessa mi chiamo Lisa grazie al personaggio di un film, mi fa sempre piacere trovare mio omonime in giro :D

      Non so nulla della pubblicazione su internet, mi dispiace.
      Continua a scrivere, se sei a un quinto della storia la strada è lunga, non mi pare che tu abbia un blog ma continua a venire a trovarmi e entra a far parte della community di blogger-scrittori-italiani, vedrai che troverai le risposte a ogni tuo quesito.
      Per quanto riguarda la pubblicazione potresti fare un giro su "Gli appunti di Mur", il blog di Giordana Gradara, che lavora per una casa editrice e pubblica interviste interessanti a editor e simili.

      Che genere scrivi?

      Prego, grazie a te per avermi scritto

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  19. Mi piace chiamarlo introspettivo.
    Fuori è più freddo è un thriller.
    Il mendicante è un noir che nasce dai miei incubi.
    Il romanziere lo costruisco su qualcosa del tipo... horror.
    Attendono il gioco del paradosso e doppelganger. Se ti fa piacere ti farò leggere qualcosa appena la ho in rete.
    Per il resto... canto. Puoi vedermi cantare Rino gaetano se scrivi rare tracce Cava de Tirreni oppure qualcosa di più teatrale scrivendo su YouTube semplicemente vicolo spiox. :)
    Grazie per le dritte

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    1. Ciao Paolo, canti molto bene, hai una voce molto espressiva.
      Quando posterai qualcosa che hai scritto sarò di certo curiosa di leggerlo.
      Continua a sviluppare la tua creatività e buon lavoro!

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  20. Ciao a te Lisa. Pensavo che se usi whatsapp un modo veloce di inviarti velocemente qualcosa. Se vuoi e solo se vuoi, puoi mandarmi il tuo numero alla mia mail . paolodegliesposti@alice.it
    In ogni caso se riuscirò a postare lo farò... ti farò leggere qualcosa di mio e con piacere. Mi interesserebbe un tuo parere. Buon lavoro anche a te!

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    1. Grazie dell'offerta ma non uso né facebook né telefono per amicizie di blog.
      Aspetterò che ti presenti al pubblico e acclamerò la tua fama :D

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  21. Io ho scritto una brutta del romanzo che vogli far pubblicare.
    Ho scritto tutto molto sintetico senza nemmeno mettere i segni di un discorso e praticamente senza dettagli.
    Sono arrivato a 33 cartelle.
    Secondo voi aggingendo tutti i punti, tutti i dettagli e il resto a quante parole si puó arrivare?

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    1. Una cartella sono circa 200-300 parole.
      Potresti cominciare la revisione senza preoccuparti della lunghezza del testo, poi quando avrai una decina di cartelle quasi definitive potresti calcolare quante parole hai aggiunto e avere così un'idea di quante parole avrai scritto a romanzo terminato.
      Oppure, se vuoi un romanzo standard di 80.000 parole, per esempio, potresti trattare ogni cartella come una sezione del libro. In questo caso, ogni sezione dovrà essere di 2400 parole.

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  22. Sono capitato per caso in questo interessantissimo articolo.
    Io sinceramente ho iniziato a scrivere da poco, non sono un mago della penna, per questo prferisco storie non troppo lunghe, direi che 70/80 mila parole sono più che sufficienti, ho iniziato da un paio di mesetti a buttare giù qualche storiella, per ora ho scritto 5 racconti brevi che variano dalle 2000 alle 4000 parole ed ho iniziato la stesura di un romanzo (di cui sono arrivato a quasi 15000 parole). Alterno un po' il tutto perché non sempre ho l'ispirazione per il romanzo quindi in quei momenti mi dedico ai racconti brevi. Adesso sto' iniziando un piccolo romanzo a "puntate" che pubblicherò nel mio blog.

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    1. Benvenuto Samuel, ho cercato di trovare il tuo blog ma non sono riuscita. Come si chiama?

      Direi che il tuo metodo è ottimo. Scrivere qualche racconto breve da alternare al romanzo che intanto prende forma è il modo migliore per non incappare nel blocco dello scrittore. Anch'io punto a 70000 parole per il mio romanzo. Questo post ormai è datato, adesso sono in fase di revisione ma purtroppo la trama non regge quindi sto annaspando per trovare una soluzione che mi permetta di salvare la storia.

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    2. Ciao Lisa! L'indirizzo del mio blog è il seguente: http://samuelmartyns.blogspot.it/
      ancora ci sono solo due piccoli post, ho deciso di crearlo l'altro ieri quindi è "scarno". Io scrivo prevalentemente storie fantascientifiche o tendenti all'horror, mi piace anche il genere fantasy ma per cambiare un po' voglio provare ad inventarmi qualcosa di mio.
      Ripeto che ancora sono acerbo come scrittore, quindi mi scuso per la mia forma di scrittura elementare e scondita,diciamo che la fantasia ce l'ho, ma trascriverla è tutt'altra cosa! :) spero di migliorare!

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    3. Verrò a trovarti sul tuo blog!

      Viaggiare con la fantasia è assolutamente indispensabile, e ancora meglio è farlo in compagnia! Vedrai che ti troverai bene nella community dei blogger appassionati di scrittura, siamo tanti e ci aiutiamo a vicenda.
      In bocca al lupo!
      PS: non mi pare che la tua scrittura sia elementare, tranquillo!

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  23. Grazie mille Lisa! In bocca al lupo anche a te con il tuo romanzo, spero che tu riesca a risolvere i problemi con la trama.
    A presto. Buona giornata!

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  24. Interessante questo articolo però vorrei sottolineare che l'unità di misura in "parole" per un romanzo è usata nel mondo anglosassone, specialmente in USA e non è possibile considerare lo stesso metro con l'italiano perchè è una lingua assai diversa dall'inglese. Pensa solo a tutte le volte che usano i pronomi, che in italiano di solito vengono omessi. Ergo come lunghezza standard per un (primo) romanzo in italiano penso possa considerarsi come standard la misura adottata dal premio Tedeschi (Giallo Mondadori), cioè da 200 a 250 cartelle da 2000 caratteri (Il premio Urania per la verità arriva fino a 300 cartelle). Se consideriamo che la lunghezza media di una parola in italiano è 6,875 caratteri (stando a una tabella usata dai traduttori che avevo trovato in rete) ne consegue che il numero di parole per un romanzo dovrebbe essere: 58.181 (200 cartelle) 72.727 (250 cartelle) 87.272 (300 cartelle)

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    1. Benvenuto Renato,

      il tuo commento è utilissimo e ti ringrazio per questa illuminante spiegazione.
      Uno scrittore interessato a partecipare a concorsi italiani deve dunque puntare a scrivere un romanzo tra le 60.000 e 70.000 parole. Se si deve sforare, meglio in eccesso che in difetto. Infatti, se ricordo bene, un testo da 50.000 parole è considerato una novella.


      Il blog di Renato, Passaggio notturno, è molto interessante, consiglio a tutti gli amanti dell'arte in generale di visitarlo. In particolare ho amato questa poesia sulle donne che leggono, di Martha Rivera Garrido: http://goo.gl/Kcz4gR

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  25. Al momento sono a circa 45000 parole, più o meno metà della storia (fantasy, sword & sorcery) quindi usciranno più o meno 80.000 parole.
    Forse qualcosa di più. Considerato che il precedente era di circa 35000 è un salto considerevole. La cosa divertente è che mentre scrivo mi stanno venendo in mente le trame per altri due racconti.
    Forse tre... e si, mi sto divertendo moltissimo!
    HTTPS://malichar.wordpress.com

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    1. Complimenti Andrew, sembra che tu sia sulla buona strada!

      Ho dato un'occhiata al tuo blog, mi è piaciuta molto l'idea che se hai pensato a un personaggio l'hai creato... me lo farei volentieri un viaggetto a Malichar!

      Buon proseguimento!

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  26. Ciao innanzi tutto complimenti, bello il blog e fantastico il modo metodico in cui lavori io non potrei mai :)!Mi sono imbattuta nel tuo sito perchè banalmente anche io amo scrivere, ho sempre scritto per gli amici o come valvola di sfogo solo ultimamente sto valutando di provare a trasformare i miei racconti in qualcosa di più (studio tutt'altro e lavoro in tutt'altro campo). Non ho mai dato molta importanza alla lunghezza di un volume, io amo i libri indipendentemente numero di pagine, alcuni degli scritti che ho amato di più arrivano a stento alle 100 pagine e altri superano le 800, non credo che il prezzo debba essere proporzionato alla lunghezza. Sebbene apprezzi anche libri parecchio corposi,amo scrivere in modo piuttosto conciso e non calcolo quanto scrivo ogni giorno (mi verrebbe l'ansia!!! :) non sono una vera scrittrice!) ma cerco di eliminare tutto ciò che annoierebbe me in un libro. Ora secondo te tra le 50.000 e le 60.000 battute sono effettivamente degne di essere considerate un libercolo o più una storiella, ho letto quanto sopra ma fatico a farmi un'idea concreta ( non mi interessa il parere dell'innominabile dei suoi libri, che peraltro mi piacciono molto, taglierei un bel po' di paginette qui e lì). :) GRAZIE MILLE e buona continuazione ;)

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    1. 50.000 60.000 parole che sbadata!

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  27. Grazie per i complimenti, magari riuscissi sempre a essere così metodica, a quest'ora avrei già scritto tre romanzi! :D

    Scrivere come valvola di sfogo è il modo migliore per farlo, se riesci a ritagliarti il tempo dopo studio e lavoro, ottimo per la salute dell'anima!

    L'idea di eliminare tutto ciò che ti annoierebbe in un libro è un consiglio che ogni scrittore dovrebbe tenere a mente ma che quasi nessuno segue! :D

    60000 parole è proprio il mio obiettivo al momento, non riuscirei mai ad arrivare a 120000 come credevo, almeno non senza far addormentare il lettore!

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  28. non mollare. anche se ci metti un anno intero o cinque però eh? Intesi? :)

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    1. Dopo due anni, posso dire di essere quasi al traguardo! Sto scrivendo il finale del romanzo e sono a 59000 parole. Sono alla terza stesura, poi ce ne sarà una quarta e se tutto va bene potrò mandare il manoscritto a qualche volenteroso beta-reader.

      Grazie dell'incoraggiamento! Tu a che punto sei?

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  29. Ciao! :)
    D'istinto mi viene da comprare romanzi di almeno 250-300 pagine (in parole non saprei dire).
    Sto tentando di scrivere il mio primo romanzo, al momento ho scritto la storia tutta d'un fiato e sono a 20.000 parole e spiccioli. Quando avrò scritto per bene ogni parte credo (spero) di arrivare almeno sulle 50.000. 120.000 parole è allucinante, non ce la farei mai.
    Girovagando su internet ho trovato questi esempi di romanzi bellissimi e piuttosto corti:
    Io sono leggenda di Richard Matheson - 25.204 parole
    Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway - 26.601 parole
    Canto di Natale di Charles Dickens - 28.944 parole
    La fattoria degli animali di George Orwell -29.966 parole
    Fahrenheit 451 di Ray Bradbury - 46.118 parole
    Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald - 47.094 parole
    Il signore delle mosche di William Golding - 62.481 parole
    Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain - 70.570 parole

    Spero possano dare speranza a chi, come me, non riesce a essere particolarmente prolisso :)

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    1. Ottimi esempi, grazie!

      Anch'io sono più sintetica come scrittrice che come lettrice, anche se questa tendenza sta cambiando. Da quando ho il kindle e, come tutti, sempre meno tempo per leggere, ho iniziato a scaricare gli estratti gratuiti dei libri e finisco per leggerne tanti e comprarne pochi. Di solito dopo cinquanta o cento pagine di estratto so già esattamente cosa succederà nel libro e come andrà a finire... per cui passo all'estratto successivo.
      Chissà che non sia un trend del futuro!
      In quel caso, che tu voglia scrivere 20 o 50 mila parole, poco importa, ne basteranno 5000! :D

      Ora che sono arrivata a una versione definitiva del libro con 62000 parole, sono d'accordo con te, non ce la farei mai a scriverne 120000! Almeno non senza annoiare me stessa e il lettore! Per ora almeno la vedo così. Poi si vedrà.

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    2. Ahahah, non so, io un kindle non l'ho nemmeno mai visto dal vivo. Mia madre legge tantissimo ed è abbonata a un cosa che le mandano ogni tot di mesi una scelta di titoli (se non ne scegli nessuno te ne mandano comunque uno a caso), quindi quando lei non ne trova uno che le piace ne approfitto per prenderne uno per me. Ho provato a leggere sul PC ma...preferisco di gran lunga la carta (mi perdonino gli alberi). Comunque, se mai finirò questo bene(male)detto romanzo, ti manderò l'estratto...voglio vedere se indovini il finale :D

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    3. Anche a me piace più la carta, però non vivendo in Italia il fatto di avere un Kindle mi permette di accedere ai titoli italiani che altrimenti non potrei leggere.

      Va bene, accetto la sfida! :D

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  30. Chiedo scusa della mia pessima lingua italiana, anzitutto.

    Io non credo che la narrativa, in quanto opera d'arte, ha nulla a che fare con la quantità. Piccoli libri possono avere molto più contenuto di grandi volumi. L'esempio di "Aura" di Carlos Fuentes è uno di molti - è di circa 90 pagine in lingua originale. La Tregua di Mario Benedetti è un altro esempio. Agota Kristof con il suo grande quaderno è molto lontano da quei discorsi di quantità.

    Ciao a tutti

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    1. Benvenuto Karim,
      la tua lingua italiana non è affatto pessima, credimi, non c'è bisogno che ti scusi.

      Certo, piccoli libri possono essere molto più pregni e intensi di lunghe saghe. Quando ho scritto questo post, quasi due anni fa, avevo in mente un tipo di romanzo simile a quello che intendevo scrivere, infatti la stesura quasi definitiva oggi è di circa 62000 parole.

      Non conosco i testi che hai citato, mi hai incuriosito, li cercherò.

      Ciao!

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  31. Salve colleghi appassionati di scrittura e di lettura, sono ormai dieci anni che scrivo di tanto in tanto, in questo modo ho creato i presupposti per quattro romanzi storici, il più fortunato in classifica a livello di numero “parole” e un giallo per metà ambientato nel periodo della seconda guerra mondiale e il resto nel 78,sarà di circa 100mila parole credo che per dicembre finirò, poi cercherò un laureato in lettere, dopo di che pagherò un professionista per la scrematura e porterò il tutto all'estero, in questo paese è tutto inchiostro sprecato !
    Ps. 32mila parole, in linea di massima sono 50 pagine.
    ciao
    Manuel Vega

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    1. Benvenuto Manuel,
      il tuo piano d'azione mi sembra ben definito, in bocca al lupo per il tuo progetto.
      L'idea di un giallo ambientato tra il 45 e il 78 mi sembra intrigante, non so se il tuo romanzo è ambientato solo in Italia o in Europa ma sicuramente attirerà un ampio numero di lettori.
      Quando dici che porterai tutto all'estero intendi dire che lo tradurrai in altre lingue? Hai avuto brutte esperienze con l'editoria italiana?

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  32. Salve Lisa. È un blog molto interessante direi. La questione delle cosiddette 100.000 parole mi è chiara ormai da molti anni. Dai vari commenti deduco che in effetti non è cosa semplice giungere al traguardo delle 100.000 parole, perché romanzi così lunghi richiedono altrettanto lavoro. Il mio primo romanzo ufficiale, scritto a quattro mani (e che pubblicheremo a fine Ottobre), conta quasi 110.000 parole. C'è dietro un lungo anno di stesura, revisione e unione dei registri stilistici e lessicali, perché scrivere a quattro mani, con due menti, richiede un lavoro doppiamente complesso. Tuttavia il nostro obiettivo era fin dall'inizio quello di scrivere divertendoci. E di pubblicare! È un fantasy molto originale! A mio avviso, un romanzo (standard o meno che sia) di tutto rispetto deve contenere un numero di parole proporzionato alla sua qualità! Come potrei leggere un malloppo di romanzo che non riesce a i ncuriosirmi fin da subito? Ti auguro il meglio!

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    1. Benvenuto Alex,

      complimenti per aver terminato un lavoro così impegnativo.
      Non ho mai provato la scrittura a quattro mani, mi spaventa anche solo l'idea! Deve essere divertente inventarsi le peripezie dei personaggi in compagnia, son certa che ve ne sono venute fuori delle belle!
      In bocca al lupo per la pubblicazione e facci sapere come va!

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  33. Ciao Lisa,

    sto provando a scrivere il mio primo libro "serio", un giallo, fino ad ora sono andato avanti di fanfiction su alcuni dei miei videogame preferiti oppure di piccole avventure fatte da una o due pagine (A4). Non avevo idea di come dovesse essere lungo un romanzo quindi ho cercato su Internet e sono finito qua. In tre mesi ho scritto soltanto 20.000 parole, direi che devo darmi una mossa! Sperando di riuscire nell'impresa, questo genere è giusto un po' complesso da gestire.

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    1. Benvenuto Manuele, scrivere 20.000 parole non è poco, anzi, sai che molti scribacchini abbandonano ben prima.
      Scrivi coi tuoi tempi, se ho imparato una cosa in questi anni di blogger è che non c'è una regola che vale per tutti in fatto di come/quando/dove/perché si scrive. Che tu ci metta un mese o dieci anni, l'importante è scrivere bene, quel che si desidera e divertirsi nel percorso.
      Se poi invece vuoi vedere come te la cavi sotto pressione, puoi sempre provare a partecipare al NaNoWriMo il mese prossimo...
      In bocca al lupo e tienici aggiornati!

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    2. Avrei voluto modificare il commento perché non sono tre mesi ma bensì uno, come dice Word che tiene conto anche del numero di minuti passati nel documento. Non so come abbia potuto sbagliare, avrò avuto altro nella testa mentre scrivevo!
      Mi sono fissato una "deadline" comunque sia, per Dicembre vorrei veder finita la prima stesura.
      Grazie per l'incoraggiamento, passerò senz'altro di qua, quando sarà il momento. :)

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    3. Forse avevi in mente di finire la prima stesura in tre mesi. Ancora di più, in questo caso, ti assicuro che non sei affatto lento! Buon lavoro.

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  34. Ma come sono arrivato qui da te? Sto eliminando pian piano la modernità dalle mie connessioni per ritornare alla clava, al fuoco amico e ai graffiti. Comunque ho appena finito un libro in versi di 63000 parole, in otto mesi, ed ho ripreso un mio vecchio romanzetto, che era fermo a 10000 parole circa. Ora so che il romanzo dovrà estendersi per almeno 63001 parola (perchè non potrei sopportare d'aver scritto con più facilità in versi che in prosa), e vorrei finirlo entro 2 mesi circa, a 1000 parole al giorno, iva inclusa. Ma, conoscendo la mia pigrizia, che m'ha portato a sfornar la mia opera prima alla venerandaetà di 45 anni (seppur si tratta d'una versificazione da far impallidir l'Alighieri), mi do 3 mesi di tempo, poi mi cerco un lavoro come becchino o stagnaro. Ciau!

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    1. Non so come i graffiti e la clava ti abbiano portato fin qui, ma me ne rallegro!
      La nostra piccola comunità ti dà il benvenuto e si complimenta con te per aver terminato il libro in versi. Cosa intendi farne ora? Cercherai di pubblicarlo/autopubblicarlo/spedirlo tramite piccione viaggiatore?

      Se non finirai il romanzo in tre mesi, conceditene altri tre, poi altri tre... non è necessario che ti metti a scavare tombe o acquitrini! Non esiste un lavoro meno definito di quello dello scrittore, se sei in ritardo puoi sempre chiamare in causa la licenza poetica! :D

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    2. ...so solo che ho ritrovato la strada riguardando la cronologia delle mie ricerche. in realtà ho cercato notizie sui problemi che potrebbe avere un esordiente per "tartassare" un mio caro amico che sta scrivendo un romanzo fantascientifico, ed ho incontrato la tua cena problematica e le altre tue traversie. personalmente, a parte le battute, cara lisa, vado dove mi porta il cuore (tanto per citar un libro che non ho letto nè mai leggerò), e il cuore m'ha casualmente portato di recente a far un progetto delle mie solite versificazioni, visto che son 20 anni che le tengo nel cassetto e non ho più spazio. finito il lavoro l'ho spedito, tramite il mio piccione viaggiatore, che si chiama "olavaolaspacca" (olavà, per gli amici) a una manciata di case editrici, che tra 6 mesi mi proporranno contratti faraonici, visto che sono uno sconosciuto ed oso pure ammollargli un 200 poesie tutte in una volta.... ora sto per mandare il lavoro ad alcuni concorsi di poesia, tramite l'altro mio piccione, melo (il nome completo sarebbe "chimelhafattofare).
      e la morale è che, almeno per quel che mi riguarda, l'unica regola in scrittura è leggere finchè gli occhi non ti lacrimano e scrivere tanto da sfasciarsi i polsi, sperando che mammà t'abbia partorito con addosso un tanto di talento naturale.
      lunghezze, organizzazione dei capitoli ecc. personalmente vengono da sé, ma vorrei finire in 3 mesi per mandar il mio romanzo allo stesso concorso in cui lo manda il mio amico ed umiliarlo soffiandogli il primo posto!
      comunque mi chiamo ale (il nome completo è malechevadamidoallippica).

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    3. Piacere di conoscerti Ale, io sono Malechevadamidoalluncinetto (l'ippica richiede troppa prestanza fisica).
      Ti auguro che il buon Olavà e il fortunato Melo ti portino presto buone nuove, che il 2017 veda il tuo nome tra i primi in classifica e che il tuo buon amico non se la prenda troppo se gli soffierai davvero il posto! :D

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  35. PS di recente, prima di riprendere il mio romanzetto, per costringermi a scrivere con costanza, ho provato a impormi minimo 1000 parole al giorno di qualunque cosa mi venisse in mente, una narrazione in libertà insomma, e dopo i primi 3 giorni, con 3000 parole in mano, ci ho rinunciato, ci ho messo un finale, un titolo, ed ho catapultato l'esperimento in un libro di raccontini vari, che porto avanti da decenni mettendoci dentro tutti i miei aborti. E' comunque un'idea che do a tutti, perchè questo volume, eterogeneo ma ricco, di raccontini, sarebbe già pronto per la pubblicazione. c'è dentro plastica, vetro, umido, multimateriale....tutto ciò che non butterei mai via per sempre, perché le tue parole sono preziose, anche le più inutili, vanno sempre conservate nell'album dei ricordi. e chissà che non ne venga fuori il mio capolavoro. amen. viceversa in versi scrivo con una facilità che mi irrita, perchè coi versi innaffi l'anima e non riempi il portafoglio.

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    1. Ottima idea, non gettare mai nulla di quel che si scrive. Anch'io ho un file di scrivener intitolato "daily brainstorming" che uso nei periodi di blocco dello scrittore, in cui non produco nulla di leggibile. Mi costringo a passarci quindici minuti al giorno, scrivendo quel che mi viene in mente, anche se si tratta di parole a caso e puntini di sospensione/frustrazione.

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    2. no no io non ho nessun blocco, mai avuto, quando mi metto in scrivania, con davanti la tastiera o il foglio bianco, una cosa o l'altra, versi o prosa, lirica o favola o racconto o pagina da diario o altro, la tiro fuori. il mio problema è un altro: sedermici in scrivania senza darmi del buffone, del montato, del folle. ultimamente ci sto riuscendo di più. aver interrotto il progetto delle 1000 parole al giorno per me non è stata una sconfitta, quelle 3000 parole me le carezzo, me le coccolo, e, che restino 3000 nella cartella dei raccontini o un giorno siano spostate in una nuova cartella e diventino 30000, o 60000, non son state tempo sprecato... sto ricopiando le mie poesie di 20 anni fa, risistemandole, e con una molto ingenua ho creato un dialogo tra il poeta d'allora e il poeta d'ora, poi inserito in questo mio corposo lavoro poetico (tanto per ribadire il concetto che le parole son preziose e tornano sempre utili). io in versi scrivo senza punti nè virgole, così evito pause, sospensioni, frustrazioni eccetera. scriviti anche tu il tuo bel libro in versi, vedrai come ti sentirai libera poi! (non scherzo, la poesia ti solleva letteralmente in aria, ti fa fluttuare ad occhi chiusi, e puoi scriverne su tutto quel che ti va, io nelle 63000 parole ne ho una su Dio e il bullone). ma io parlo troppo! ciau lisa!

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    3. Ogni scrittore, di prosa o poesia, si dà del folle e del montato almeno una volta al giorno, quindi sei in buona compagnia!
      I versi non mi vengono bene perché mi fisso a voler trovare la rima perfetta (per un qualche motivo il mio cervello si rifiuta di scrivere versi senza rima) e posso passare anche una settimana a scervellarmi su un haiku di 3 righe.

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  36. Mi scusi signorina Lisa, io ho 27.000 parole. Devo arrivare a quanto?

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    1. Un buon traguardo, signor Gino. A che punto della storia è? Se è un terzo, deve arrivare a 81000, se è a metà a 54000, se è già alla fine, allora complimenti! Ha terminato la scrittura di un racconto lungo.

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    2. C'è stato un intoppo con la sua risposta, signor Gino. La riposto come la leggo nella email di notifica che mi è arrivata:

      Grazie per la risposta, signorina Lisa. Non è romanzo? Io parteciperò ai concorsi con un romanzo. Per arrivare a un romanzo, quanto manca? Il protagonista è morto per incidente a capitolo 22, posso tornare a capitoli da capitolo 13 a capitolo 19, e scrivere ancora. Quante parole? Grazie per suo ascolto e buona giornata, signorina Lisa.

      Di solito i concorsi specificano la lunghezza richiesta per i romanzi da inviare (il minimo di solito è 50000 o 60000 parole, il massimo 80000 o 90000 parole), però parlo solo per sentito dire perché non ho mai spedito nulla in prima persona. Legga bene ogni bando di concorso e troverà ogni risposta che cerca, se invece non è specificata una lunghezza allora significa che ogni testo verrà preso in considerazione indipendentemente dal numero di parole. In bocca al lupo!

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  37. Salve,
    Ho bisogno di un consiglio sto scrivendo una storia su Wattpad. Attrazione sessuale con la damigella d'onore. Io volevo fare una saga 30 capitoli per 20 libri potrebbe andare?

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    1. Benvenuta Brigida, è difficile dare un consiglio con così poche informazioni a disposizione. Ho dato un'occhiata al tuo blog per conoscerti meglio e mi è parso ovvio dalle prime righe che prima di preoccuparti della lunghezza del testo potresti dedicarti a un bel ripasso generale della grammatica italiana.

      Per esempio nella prima frase: "...mi ha chiesto di vederci hai giardini" è scorretto, attenzione a non confondere il verbo avere con la preposizione articolata "ai".

      Poco dopo: "cosa ti e successo" e "no non sto scherzando e tutto vero". In entrambi i casi manca l'accento sul verbo essere, a volte scrivendo col cellulare ci abituiamo a non metterlo ma è un errore abbastanza grave per un aspirante scrittore.

      In bocca al lupo per la tua storia, Wattpad è un buon portale per farsi conoscere.

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  38. Le notti bianche ...138 pagine :)

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    1. È considerato un romanzo breve, il numero di parole è più indicativo del numero di pagine.

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  39. Ciao, sono capitata per caso sul tuo blog e mi reputo una scrittrice alle primissime armi, se non addirittura disarmata.

    Anche a me piacciono i romanzi ben strutturati, con i capitoli più o meno della stessa lunghezza. È così che sto cercando di scrivere il mio primo "romanzo".

    Ti è mai capitato di sapere come continuare la storia, addirittura come farla finire, ma non sapere come collegare gli eventi uno con l'altro, per paura di essere troppo frettolosa? Mi trovo in questa situazione da un po' di tempo e devo ammettere che sono in crisi, perché adoro scrivere ma non riesco ad andare avanti. Il blocco dello scrittore è così fastidioso! Non è che avresti qualche consiglio anche per me? Il fatto che tu riesca sempre a rispondere a tutti è ammirevole, perché è proprio quello che cerco di fare sempre anche io. Ti stimo molto, dunque!

    Spero di non essere stata troppo prolissa - cosa che mi accade spesso - e di non averti annoiato. Sarei anche curiosa di conoscere il tuo pensiero riguardo a qualcuno dei miei scritti. Ti andrebbe di leggerli, un giorno, per darmi il tuo parere?

    Non sentirti obbligata però, ognuno ha i suoi impegni e sicuramente anche tu sarai occupata. Mi farebbe piacere un tuo giudizio, o un consiglio, tutto qui.

    Grazie per la disponibilità, Francesca

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    1. Ciao Francesca, benvenuta!
      Ti ringrazio dei complimenti! :D

      Ti capisco bene, sentirsi in crisi e voler procedere a tutti i costi ma non sapere come è frustrante. Io ho appena finito il mio primo romanzo, dopo tre anni di lavoro. Durante questo tempo ho avuto periodi di mesi in cui scrivevo ogni mattina e mi sentivo proprio bene, però anche periodi di settimane intere in cui non riuscivo nemmeno ad aprire il file sul computer o pensare alla storia.
      Secondo me la trama e i personaggi crescono dentro di noi e a volte hanno i loro tempi, che noi non possiamo far altro che rispettare e aspettare.
      Ora che finalmente ho finito la revisione e ho spedito il manoscritto alla casa editrice che preferisco (incrociamo le dita!) posso dirti che è valsa la pena sopportare la frustrazione e continuare a scrivere, non importa quanto è faticoso e non importa quanto tempo ci vuole per finire.

      Se parteciperai alla community dei blogger scrittori vedrai che tutti siamo stati nella tua situazione prima o poi. Leggerei volentieri quel che hai scritto, magari scrivimi una mail in privato (l'indirizzo è nella pagina dei contatti) così ci mettiamo d'accordo!

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  40. Salve a tutti. Questo blog è i vari commenti sono davvero utili, avrei delle domande un Po più pratiche se qualcuno volesse aiutarmi, gliene sarei grata. Allora ho iniziato a scrivere per sfogo a novembre 2016, e il mio romanzo non è ancora nemmeno a metà della storia che voglio raccontare. Premetto che scrivo quando mio figlio di 4 anni non mi tormenta e riesco ad avere abbastanza lucidità mentale per riprendere da dove avevo lasciato. Comunque, come faccio a trovare un editore per farlo pubblicare? E quanto mi Costa? Queste sono tutte cose a cui solo ora ho iniziato a pensare. Le vostre esperienze? (Se non erro io dovrei essere a tipo 34/35mila parole, non ricordo) spero possiate aiutarmi, è il primo romanzo che scrivo seriamente con la voglia di realizzarvi quAlcosa di serio e mi piace da matti! Scrivere mi fa entrare in un mondo tutto mio dove tutto mi è possibile, senza limiti. Spero di ricevere molte risposte! Cristiana

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    1. Benvenuta Cristiana, è molto bello che tu abbia scoperto questa passione e fai bene a coltivarla, anche se solo nei ritagli di tempo.
      Purtroppo non ho esperienza diretta di pubblicazione e non posso aiutarti con consigli pratici, ho spedito il mio romanzo a una sola casa editrice digitale perché mi sembra adatta al tipo di storia che ho scritto e sto aspettando una risposta.
      In bocca al lupo e spero che altri con più esperienza sapranno aiutarti meglio.

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    2. Grazie comunque, ma ormai l'ho terminato, 1010mila parole, 369 pagine ed una storia che purtroppo nessuno vuole leggere ed aiutarmi a correggere... Sono così demoralizzata, ho messo tutta me stessa per scrivere questa storia, ma non riesco a trovare anima che voglia leggerlo. Sono fiera di me.. ma, quando accadono queste cose, mi demoralizzano tantissimo.

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    3. Mi dispiace che tu ti senta demoralizzata, credo che ogni scrittore passi questa fase ogni tanto, poi passa e ci si rimette al lavoro.
      A chi hai proposto di leggere il libro? A quante case editrici l'hai spedito? A volte ci vogliono mesi per ricevere una risposta, magari è presto, se mi dai più dettagli su come ti stai muovendo forse posso aiutarti meglio.

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    4. Non l'ho proposto a nessuna casa editrice ancora perché non ho i soldi necessari per farlo correggere e revisionare da un professionista... e non so come fare

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    5. Non devi pagar nulla per proporre alle case editrici, se il romanzo è valido faranno loro l'editing professionale, non preoccuparti!

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  41. Interessante!!! È venuta fuori una bellissima discussione con molti commenti!! :-)

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