Domani 15 settembre 2020 saranno disponibili per l'acquisto i biglietti per il Vancouver Writers Festival. Ehmbé? Direte voi, dalle vostre casette italiane.
Quest'anno è online! Come tutto il resto degli eventi mondiali, anche il rinomato festival degli scrittori, di solito organizzato sulla bellissima Granville island di Vancouver, British Columbia, aprirà solo le porte virtuali.
Visto che molti di voi masticano bene l'inglese, non negatelo, perché vi vedo sui social che postate e commentate senza problemi, ho pensato di condividere con voi questa iniziativa, perché è un'occasione di ampliare i nostri orizzonti scrittori e confrontarci con autori ben diversi dai soliti sospetti.
Il festival dura dal 19 al 25 ottobre ma i biglietti di solito sono esauriti ben prima. Questo è il link dove potete trovare ogni evento con una foto dei partecipanti e una breve descrizione del contenuto trattato: EVENTI DEL FESTIVAL.
Io non conosco gli autori di quest'anno, a parte Caroline Adderson che ho incontrato personalmente qualche anno fa al Festival of the Written Arts qui sulla Sunshine Coast del British Columbia dopo la presentazione dei suoi romanzi. Si capisce bene quando parla, è interessante, divertente e può piacere a chi scrive narrativa per ragazzi e fiction mainstream.
Tenete a mente che Vancouver è a 9 ore in meno rispetto all'Italia quindi quando in Italia è mezzanotte qua sono le 3 del pomeriggio. L'ora cambia il 1 novembre (come se ci servisse un'ora in più di questo 2020... no grazie!) quindi non intaccherà la settimana del festival. Fate i vostri conti e non comprate gli eventi serali o dovrete alzarvi all'alba!
Vi saluto con una foto della costa pacifica devastata dagli incendi di questa settimana, per fortuna quassù in alto in alto (ho messo un pallino blu così potete trovarmi sulla mappa) c'è solo tanto fumo e per ora ce la caviamo stando tappati in casa con un po' di tosse e mal di testa. Quest'anno va così, non c'è niente da fare! Un abbraccio!
A ognuno il suo fumo: io ho i vicini che fumano come turchi e impestano l'atmosfera quasi come gli incendi! Allora mia moglie va in terrazza e inizia la controffensiva a base di deodorante spray - di pessima marca, devo dire - spruzzato direttamente sulle teste degli appestatori.
RispondiEliminaTemo però che questo sistema non funzioni nel tuo caso... :-D
Non so cosa sia peggio! Se il fumo o il mal-deodorante!
EliminaQui non si può fumare nei condomini, nemmeno nel giardino. Bisogna allontanarsi di almeno 5 metri.
Si vedono scene per strada a Vancouver di gente che tossisce e fa la faccia schifata quando uno fuma per strada. (Parlo di sigarette ovviamente, l'erba invece è osannata da tutti i canadesi. Prova a dirlo ai tuoi vicini, almeno l'odore è buono!)
Oh caspita! Sei anche tu sull'onda fumogena degli incendi! :O
RispondiEliminaSto vedendo di quelle foto terribili dalla peaker proprio vicine all'area, qualcuno ha dovuto lasciare in fretta casa, altre sono chiuse in casa e inviano immagini di cielo rosso arancione che manco nei film di Argento! :(
Grazie per la segnalazione del festival. A parte l'inglese (che scrivere è semplice, ascoltare un altro paio di maniche!) e il fuso orario, non ne conosco uno che sia uno degli autori che interverranno... quindi se proprio, meglio andare per argomento.
L'anno scorso c'è stato un piccolo incendio nei boschi a pochi chilometri da casa mia e non potevo credere alla quantità di lavoro che ha impegnato vigili del fuoco, squadre di volontari e elicotteri spruzza-acqua (mah, non so come altro chiamarli) per settimane! Anche dopo che il fuoco era stato circoscritto la siccità continuava a minacciare l'incolumità delle case circostanti.
EliminaQuest'estate invece è stata molto piovosa e fresca, mi sono lamentata tanto ma visto cosa sta succedendo ritiro tutto!
Anch'io, non conoscendo gli autori, avrei gradito una descrizione più dettagliata dei partecipanti al festival e degli argomenti degli incontri.
Per fortuna sei più lontana dal fuoco di quanto la scala della cartina faccia sembrare... Vado a dare un'occhiata al festival, anche se al momento non vado tanto d'accordo con il tempo... mi sembra che le giornate dovrebbero avere almeno cinque ore in più. ;)
RispondiEliminaCinque ore in più farebbero comodo ma solo se posso passarle in panciolle, se invece c'è da sfacchinare ancora di più faccio volentieri senza!
EliminaNo, anche tu sei in zona incendi! Spero che finiscano al più presto, le scene che vedo in TV mi preoccupano tanto e mi stringono il cuore, pensando alla gente costretta a scappare dalla propria casa...
RispondiEliminaIl festival sembra interessante, io come Barbara, però, vado meglio con l'inglese scritto che parlato, però hai fatto bene a segnalarlo, è bello rileggerti 😀
Anch'io penso a queste persone che dopo mesi e mesi con il virus alla porta e le piazze piene di manifestanti per il "black lives matter" adesso si trovano pure a dover affrontare gli incendi che minacciano le loro case.
EliminaIeri l'altro è arrivata un po' di pioggia a migliorare l'aria ma stamattina non si vede a più di dieci metri di distanza.
Accidenti, che brutta situazione! Speriamo che migliori presto! :(
RispondiEliminaGrazie, è arrivato il brutto tempo e ha portato via tutto, il fumo e anche l'elettricità! Per fortuna ho imparato a usare l'hotspot così posso rimanere in contatto col resto del mondo :D
EliminaGrazie per la segnalazione...alcuni autori effettivamente li conosco e sono parecchio interessanti: Jenny Offil, Attica Locke, Marylinne Robinson...
RispondiEliminaJohn Freeman inoltre lo consiglio proprio, é anche il fondatore di una rivista letteraria mensile molto ben curata, "Scrittori dal futuro" la pubblica/traduce in Italia Black Coffee ;-)
Nika
wow, grazie Nika!
EliminaHo cercato qualcosa su John Freeman e vorrei proprio sentirlo parlare, in particolare mi ispira il suo libro "Come leggere uno scrittore", una raccolta di interviste ai più grandi nomi della letteratura, tra cui Paul Auster, Don DeLillo, Ian McEwan, Jonathan Safran Foer, Haruki Murakami e David Foster Wallace.
Quanto vorrei poter intervistare questi scrittori! In particolare Murakami e McEwan. Anche di Foer ho apprezzato immensamente i primi libri.