Il mio voto: 5/5
"Mr Gwyn" (Feltrinelli, 2012) è un libro eccezionale, non solo per quanto riguarda la storia in sé ma anche perché è il primo attesissimo romanzo di Alessandro Baricco con una vera trama e un finale che si possa definire tale. Ho sempre ammirato lo stile di Baricco, la sua capacità di suonare le parole creando una melodia onirica a metà tra la poesia e il saggio, eppure nessuno dei suoi testi mi ha emozionato e conquistato come "Mr Gwyn".
La trama:
Il personaggio principale, Jasper Gwyn, è uno scrittore pentito che cerca di inventarsi una vita al di fuori della parola scritta. Il mondo fatica ad accettare questa sua decisione, e dopo un paio d'anni di riposo il suo stesso corpo va in crisi d'astinenza da parola scritta, costringendo Jasper Gwyn ad affrontare un nuovo, insolito impiego: scrivere ritratti. Ad aiutarlo in questa impresa ci sarà Rebecca, una segretaria talmente vera che al lettore sembrerà di averla sempre conosciuta, Tom Bruce Sheppard, un agente letterario nonché miglior amico, e altri personaggi tanto insoliti quanto interessanti.
L'autore:
Alessandro Baricco (1958) è uno dei più famosi scrittori italiani, ha esordito nel 1991 con "Castelli di Rabbia" ed è noto soprattutto per la sceneggiatura teatrale "Novecento" che è poi stata adottata da Giuseppe Tornatore per il suo famosissimo film "La leggenda del pianista sull'oceano". Nel 2014, due anni dopo l'uscita di "Mr Gwyn", Baricco ha pubblicato "Tre volte all'alba" a cui si accenna nella parte finale di "Mr Gwyn" e che l'autore dice aver scritto non come seguito del romanzo bensì "per il piacere puro di inseguire una certa idea che avevo in testa".
Istruzioni per l'uso:
La forma del dialogo che l'autore sceglie è semplice, scorrevole, fluido. Non ci sono commenti al dialogo, come "lui disse", "lei rispose", o se ci sono fanno parte del discorso.
- No, va bè, disse alla fine, queste sono cose mie.
- Certo, disse Jasper Gwyn.
- E' mancata.
Usò proprio quel verbo.
- Qualche mese fa, aggiunse.
Non ci sono virgolette nè doppie linee a dividere il dialogo dal resto del testo. A volte il discorso diretto è inglobato nel discorso indiretto.
Mi disse Niente. La donna camminò un po' in silenzio, poi disse Peccato.
L'autore gioca con il PDV, il punto di vista, cambiandolo a metà libro e sorprendendo così il lettore, che ormai si aspettava che l'intera storia sarebbe stata raccontata con gli occhi di Jasper Gwyn. E invece, al capitolo 31, Jasper Gwyn si appisola, Rebecca si sveglia e il narratore, rimanendo sempre esterno, la segue a casa e fino alla fine il lettore saprà cosa vede e pensa Rebecca, senza più sapere cosa pensa e fa Jasper Gwyn a meno che Rebecca ne sia a conoscenza.
Per finire, vorrei riportare un paio dei passaggi che ho gradito di più come lettore e come aspirante scrittore:
Tuttavia l'inverno gli sembrò inutilmente lungo, quell'anno, e il fatto di svegliarsi insonne al mattino presto, il buio ai vetri, prese a ferirlo.
Così finì per capire che si trovava in una situazione nota a molti umani, ma non per questo meno dolorosa: ciò che, solo, li fa sentire vivi, è qualcosa che però, lentamente, è destinato ad ammazzarli. I figli per i genitori, il successo per gli artisti, le montagne troppo alte per gli alpinisti. Scrivere libri, per Jasper Gwyn.
Si muoveva come raccogliendo ogni volta pezzi di se stessa che non erano destinati a rimanere insieme. Il suo corpo sembrava il risultato di uno sforzo di volontà.
Baricco è stato criticato da molti così come stato amato da altrettanti, sicuramente è impossibile rimanere indifferenti ai suo stile piuttosto unico. Tu cosa ne pensi? Condividi le tue impressioni nella sezione commenti.
Buone parole a tutti!
Se leggi anche in inglese, try my book reviews on ALL YOU CAN WRITE
Baricco è uno di quegli autori che ami o odi, non c'è via di mezzo con chi scrive in modo così originale. E' una questione di istinto, di pelle, di olfatto. Di sensi.
RispondiEliminaSono d'accordo, io sono decisamente tra chi lo ama. Mi è piaciuto anche "Tre volte all'alba", è un libricino ma mi è piaciuta l'idea di rendere reale un testo che è nato dalla fantasia di un personaggio di un romanzo. Benvenuta righeorizzontali, giusto ieri stavo curiosando sul tuo blog e ho scoperto con piacere che siamo conterranee!
RispondiEliminacondivido in pieno il tuo giudizio. Mr Gwyn è stato il libro che più ho amato negli ultimi anni, sebbene con baricco abbia un rapporto ambivalente, alcune sue cose mi hanno affascinato altre irritato per quanto erano fasulle. Ma questo libro è disarmante nel suo curatissimo candore, l'autore, tramite gwyn, si mette finalmente a nudo. Ed anche il piccolo salto mortale che poi fa con tre volte all'alba ha qualcosa di commovente.
RispondiEliminaml
hai letto per caso il suo ultimo libro? Si intitola "Smith&Wesson", ho scaricato l'estratto pochi giorni fa e penso che lo leggerò, anche se il genere scelto da Baricco stavolta sembra essere il copione di uno spettacolo teatrale mentre al momento sono più interessata alla narrativa contemporanea. Spero sempre di leggere qualcosa che mi aiuti a scrivere il mio romanzo, non intendo copiare nessuno ma ho ancora molto da imparare, specialmente per quanto riguarda i dialoghi.
Eliminanon l'ho letto e credo che non lo farò, dopo due romanzi così belli un terzo suo libro così a breve temo sarebbe una delusione.
RispondiEliminaciao
ml
Scusa Massimo, non avevo visto il tuo commento.
EliminaSpero che cambierai idea, anche a distanza di mesi ripenso a Mr Gwyn con il rimpianto di non poter rileggerlo per la prima volta :)
a me di Baricco sono piaciuti soprattutto Oceano Mare e Seta, mentre mi ha un po' deluso City. Mr Gwyn non l'ho ancora letto, ma grazie a questa recensione credo che lo leggerò tra qualche giorno!
RispondiEliminaPS: Mr. Baricco dovrebbe girarti una parte dei diritti... :)
Anche a me sono piaciuti i suoi primi scritti, tranne "Questa storia" perché tratta di temi che non mi interessano per niente (guerra e motori).
EliminaRecentemente ho letto "Tre volte all'alba" ma è solo un libercolo che può interessare in quanto collegato a "Mr Gwyn", non ti dico perché per non rovinarti la sorpresa :)
In lista d'attesa invece c'è "Smith & Wesson" di cui ho letto ottime recensioni.
Solo io ho notato una somiglianza tra il finale di "Mr Gwyn" e l'inizio di "Smith&Wesson"? Il meteorologo descritto nelle ultime pagine del primo libro non è esattamente il lavoro che interessa Smith nelle prime pagine del secondo?
RispondiEliminaSarà che avrò sbagliato a leggere prima "Smith&Wesson" ma a me il finale ha deluso tantissimo.
Per il resto, Baricco non si smentisce mai. Il libro è fantastico.
Cara Rebecca, scusa se ti rispondo con tanto ritardo!
EliminaSmith&Wesson è nella mia lista di libri da leggere... Aspettavo di avere un commento più corposo, ma non credo che lo comprerò, magari lo prenderò in biblioteca quando torno in Italia, perché a sentire quel che dici e quel che ne dicono gli altri blogger non vale la pena di spendere i soldi.
Hai letto "La sposa giovane"? Anche quello è nella mia lista d'attesa... fammi sapere se ti è piaciuto! E scusa ancora per il ritardo indecente della risposta.