La settimana scorsa abbiamo parlato degli elementi base del romanzo e vi ho anche dato i compiti a casa; oggi partiremo proprio da quelli per imparare come si scrive la logline di un libro.
Il metodo che vi presento è tradotto dall'inglese e l'ho imparato al corso di scrittura con Kathryn Para; esistono altre formule, non troppo dissimili, come quella che trovate a questo link, che Daniele ha pubblicato su Penna Blu e che ho consultato più volte.
La logline di un libro si costruisce in due fasi successive. Se facciamo bene la prima, la seconda sarà una passeggiata di salute.
Fase uno
Scegliete il romanzo su cui state lavorando (o un libro che avete letto e apprezzato) e rispondete alle seguenti domande:
1) Di che genere si tratta? È un giallo, un thriller, un rosa, un fantasy?
Questa risposta non è sempre facile come sembra.
Io per esempio posso ritrovare gli elementi di diversi generi nel mio romanzo, c'è un mistero, un'epopea familiare, e una storia d'amore in secondo piano. L'avventura non manca e i personaggi sono sempre in viaggio. Che genere è?
Potrebbe essere mainstream, cioè letteratura non di genere. In questo tipo di libri si usa un linguaggio semplice, accessibile ai più, si dà molto peso alla trama, ed esiste un conflitto forte.
Oppure potrebbe essere new adult, un genere nato da poco sulla scia delle cinquanta sfumature (che mi rifiuto di linkare perché ho letto il primo libro e mi ha fatto &%$£!), le cui caratteristiche rispecchiano quelle del più noto young adult o YA, con l'unica differenza che i personaggi sono di un'età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Al corso, il mio romanzo è stato definito romantic mystery, che non saprei tradurre; spero che non si dica mistero romantico perché non vorrei finire additata come scrittrice Harmony.
2) Qual è l'ambientazione della storia? Se l'azione si svolge a Milano o Roma, la risposta è semplice.
Il mio romanzo ha quattro location, Italia, Brasile, Honduras e Canada. Anziché elencarle tutte, potrei dire che la storia si svolge tra l'Italia e le Americhe.
Per definizione i fantasy hanno un setting inventato, in tal caso anziché dire Panem o Hogwarts, che non significano nulla per il potenziale lettore, diremo "un futuro mondo post-atomico diviso in tredici distretti" o "una scuola di magia fuori Londra".
3) Chi è il protagonista della storia? C'è che sceglie di dire nome e cognome, c'è chi reputa queste informazioni inutili per il potenziale lettore e preferisce nominare un paio di caratteristiche del personaggio. A voi la scelta.
Se la vostra protagonista si chiama Viola Milano (cit. Grazia Gironella), partirete sicuramente avvantaggiati.
La mia protagonista è una giovane donna disoccupata e single. (Non è una descrizione molto allettante, lo so, ma ormai l'ho creata così e me la tengo).
Harry Potter è un orfano con poteri magici, oppure un apprendista mago con un'infanzia difficile alle spalle.
4) Chi è l'antagonista della storia? È importante definire correttamente questo personaggio, spesso mal attribuito. Se avete dubbi, leggete i commenti allo scorso post, da cui è nata una prolifica discussione.
Io pensavo che la mia antagonista fosse la protagonista stessa, o il destino avverso. Invece, scoprire che l'antagonista è sempre una persona e che ostacola continuamente il protagonista, spesso perché i due desiderano ardentemente la stessa cosa, mi ha permesso di delineare una trama definitiva per la mia storia, superando finalmente un blocco che mi affliggeva da mesi.
5) Qual è l'obiettivo del protagonista? Qual è l'oggetto del suo desiderio, ciò che vuole ottenere assolutamente?
Anche in questo caso, prestate attenzione. Deve esserci una risposta.
La mia storia ha una protagonista passiva, che si trova trascinata dagli eventi senza mai prendere in mano la situazione. Non pensavo avesse un obiettivo. Parlandone al corso, invece, ho scoperto che la mia protagonista desidera l'indipendenza, sia dai genitori, sia economica, anche dai suoi stessi sentimenti, che la affliggono da sempre. Quel che lei non sa, e che dovrà imparare, è che quel le serve non è quel di cui lei crede di aver bisogno.
Fase due
A questo punto siamo pronti per unire le informazioni in una frase unica che presenti il nostro libro. Per farlo possiamo partire da questa formula:
[TITOLO] è un [GENERE] ambientato in [AMBIENTAZIONE] su/che parla di [PROTAGONISTA], in lotta con [ANTAGONISTA] per [OBIETTIVO].
Le avventure di Pinocchio è una famosissima favola ambientata in un mondo fantastico ai tempi del Graducato di Toscana che parla di Pinocchio, un burattino di legno con la tendenza a dire le bugie che supera le più stravaganti avventure con l'obiettivo di diventare un bambino vero.
The Goldfinch è un romanzo di formazione ambientato in New York su Theo Decker, un adolescente in possesso di un quadro di grande valore, che combatte un gruppo di ladri di quadri per salvare il quadro e la sua anima.
NTS è un romantic mystery ambientato a cavallo tra l'Italia e le Americhe, su una giovane donna disoccupata e single che si trova coinvolta in un intrigo famigliare internazionale che ne rivelerà la vera identità.
Middlesex è un romanzo di formazione, vincitore del premio Pulitzer, ambientato a Detroit, su un giovane ermafrodito di origini greche che cerca disperatamente di trovare un'identità di genere in un mondo poco propenso all'accettazione delle diversità.
L'angolo del follower
Ora tocca a voi! Scrivete nei commenti le vostre logline.
Cosa ne pensate di questa formula? Come sempre, le critiche costruttive sono ben accette.
Ne approfitto per ringraziarvi dei tanti commenti al post sugli elementi base del romanzo, che mi sono stati utilissimi.