6.1.20

La befana italiana


Avete presente quella situazione in cui decidete di uscire di casa così come siete, solo per cinque minuti, fuori e dentro, con i pantaloni sformati sulle ginocchia che ormai portate solo sul divano ma che non potete buttare via perché non ne troverete mai più di così comodi, i capelli raccolti in uno chignon spettinato che sulle modelle delle riviste risaltano i lineamenti ma che a voi invece fanno il faccione e risaltano solo la ricrescita scura se non bianca o comunque quella patina di unto del terzo giorno senza shampoo, le occhiaie in bella vista, magari gli occhiali coperti di ditate perché hai pianto davanti alla tele, i guanti col buco e la sciarpa fin sopra le ciglia per coprire il più possibile di questo scempio?

Mettete il naso fuori e pregate, supplicate, improvvisamente religiose, chiedete a Dio ti prego, Dio, ti prego, fa che non incontri nessuno, dammi il dono dell’invisibilità, solo per stavolta, solo per cinque minuti e giuro solennemente che non uscirò mai più senza trucco e invece tac, un secondo dopo, comparsa dal nulla, senza motivo apparente per essere lì in quel posto a quell’ora, vestita di tutto punto, truccata e pettinata come se fosse appena uscita dal makeover di un reality show, ti senti chiamare per nome e non puoi non voltarti e ovviamente, ovviamente, è lei, la tua nemesi, la giovanissima fidanzata del tuo ex, o la perfetta ex del tuo attuale fidanzato, o la più bella ragazza del tuo liceo che non vedi da vent’anni e che ovviamente è diventata ancora più bella e ancora più femme fatale e ti vuole sorridere, ti vuole abbracciare, ti vuole essere amica e chiacchierare e sapere tutto di te, tutto quello che non ha mai voluto sapere ai tempi della scuola perché era troppo impegnata a essere bella e desiderata da tutti e invidiata da tutte per accorgersi di te, essere comune con la media del sei e mezzo e qualche chilo di troppo (nonostante adesso riguardando le foto daresti qualsiasi cosa per tornare a indossare quella taglia che ai tempi ti sembrava imbarazzante).

E tu pensi CAZZZZZZZoooooo ma perché proprio qui proprio ora porca zoccola e intanto sorridi (troppo) sperando di non aver qualcosa tra i denti, magari un resto di torrone o uvetta del panettone o le labbra viola per il troppo vino rosso e allora ti dici che “la bellezza vien da dentro, solleva il mento e possiedi questo momento” invece tutto ciò che ti viene da dentro è un po’ di puzza d’ascelle e l’alito di chi ha mangiato troppo per troppi giorni di fila. Fingi indifferenza ma le gote arrossiscono, bastarde, non ti reggono il gioco, adesso lei sa che sei in imbarazzo, percepisce la tua insicurezza, ti vede dentro, oltre il piumino imbottito stile omino Michelin, oltre le briciole sul maglione, oltre il reggiseno senza ferretto e i mutandoni da notte, quelli che non vanno in mezzo al sedere e che a forza di lavaggi hanno assunto un colore grigino antistupro, ti vede fin nelle viscere, può contare i tortelli verdi e i tortellini fritti e allora per distrarre la sua visita radiologica le dici ma dimmi di te piuttosto, così puoi tacere e mantenere il decoro, fare sì sì con la testa tenendola piegata appena fuori dalla luce del lampione per nascondere il grasso della zona T e i punti neri che avevi proprio intenzione di togliere domattina con la maschera per viso urban detox che ti ha regalato stanotte la befana, e non te ne frega un cazzo di quel che dice, del suo lavoro, della sua famiglia, delle sue vacanze, non senti una parola, conti i tuoi respiri e aspetti il magico momento in cui potrai dire oh no, che peccato, devo proprio proprio andare adesso, ma come mi ha fatto piacere vederti, dai sì scambiamoci il numero, scriviamoci, vediamoci, baci e abbracci e mi raccomando tanti saluti a casa e vai fare in culo. 

Tanto tra due minuti sarai al sicuro in casa e avrai altri vent’anni per prepararti al prossimo incontro e allora sì, vedrai, vedrete tutti, Dio mi è testimone, come rimarrà a bocca aperta.

Auguri befane!



9 commenti:

  1. Lisa, quando ti metti sei un mito! :-)))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Gabriele, troppo gentile! :D

      Elimina
    2. Anche ai maschi capitano queste situazioni imbarazzanti?

      Elimina
  2. Ho riso alle lacrime! :D
    Adesso mi sento fortunata a stare nrl mezzo del nulla, per cui non c'è proprio niente per cui io debba uscire di casa, a piedi, solo cinque minuti.
    Devo comunque prendere l'auto e allora mi trucco, al minimo, ma mi trucco. Sua mai che mi fermino i carabinieri per controllo... :D :D :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh certo, perché capita spesso che i carabinieri fermino per un controllo così nel mezzo del nulla... :D
      Come dice mia mamma, sempre mutande pulite e calze senza buco, in caso si finisca all'ospedale!

      Elimina
  3. Oddio, mi hai fatto sbellicare!
    Potresti scrivere una storia stile Bridget Jones senza problemi.
    Comunque è un classico, uscire per cinque minuti e incontrare il mondo, magari anche l'ex fidanzato figo che è diventato ancora più figo e tu ti senti una schifezza...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mitica Bridget. Il sequel non mi è piaciuto tanto nonostante tutti gli attori siano tra i miei preferiti.
      Qui puntavo allo stile di Chiara Moscardelli in "Volevo essere una gatta morta".
      L'ex fidanzato che improvvisamente smette di passare le serate sul divano grattandosi i cocones, coperto di briciole e con la birra in bilico sull'ombelico, e che comincia invece a uscire tutto ingellato e profumato sfoderando un sorriso da svenimento è un classico immancabile!
      L'importante è ricordarsi che quando dorme scurreggia sotto le coperte. X_X

      Elimina
  4. Auguri in ritardo! :) Bella situazione... peccato che a me non capiti mai. Grande sollievo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora che l'hai detto ti capiterà sicuramente! :D

      Elimina