tag:blogger.com,1999:blog-5210237368436580812024-03-18T10:48:37.849-07:00de agostibusLisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.comBlogger103125tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-20297154588688179342023-03-15T03:12:00.002-07:002023-03-15T03:15:21.144-07:00Schiocchi le dita e sono passati 6 anni<span style="font-family: courier;">Domani mia figlia compie 6 anni e nonostante io abbia avuto la fortuna e la furbizia di passare con lei ogni notte e la maggior parte di ogni giorno dalla sua nascita fino a oggi, mi sembra comunque impossibile che sia già passato così tanto tempo.</span><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">La scrittura è passata in secondo piano quando è nata Luna, in terzo piano quando ho ripreso a lavorare, in quarto piano quando abbiamo lasciato la casona canadese in affitto per lanciarci in questa nuova avventura che ci vede pendolanti tra Italia e Canada. Avrei voluto parlarvene prima, sono due anni che il blog giace intoccato, ho pensato varie volte di aggiornarlo ma mi lascio spaventare da dettagli poco importanti come la chiusura di feedburner e le regole sui cookies. Anche adesso stavo cercando di spostare la mailing list su mailchimp e aggiornare le questioni legali con iubenda ma mi vengono due maroni quadri che alla prima occasione di distrarmi la colgo e poi lascio lì per altri due anni.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Ho sempre continuato a scrivere, in certi periodi anche seriamente. Quest'ultimo anno è stato quello meno produttivo, perché sono in Italia da settembre e comunque qui ho più vita sociale e ho più responsabilità nella gestione della famiglia, visto che il papà di Luna non parla italiano (va a scuola e sta imparando, ma molto molto lentamente) e comunque ci sono periodi in cui lui torna in Canada a lavorare e io devo gestire la pupa e la casina da sola. </span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Dividerei le mie produzioni scrittorie degli ultimi anni in due categorie: lavorative e ludiche.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Per quanto riguarda il primo tipo vi presento con grande orgoglio il mio sito da psicologa online: <a href="https://www.deepseedcare.com/" target="_blank">www.deepseedcare.com</a></span></div><div><span style="font-family: courier;">È in inglese ma tanto voi lo masticate benissssimo, vero? Comincio a avere anche clienti italiani quindi in futuro ci sarà anche la versione in italiano.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFTWhvFHqyh9EHGKrkQhju1c5pVllZixt5kE-M1XECSsyPpdMHsfcWz2OZJ5QHAN2tDrf3_hnB0sxEIshDzp4b2V2zmAyPJl-qWYY0URvPff1KBgPOYhtS_6jy93ZwpwqMhmc6WyJ57464fscS_xpuSFikH6PhLNGqFaLT5dd79k1AmD2gW1Vats4z/s912/IMG_2942.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="912" data-original-width="687" height="326" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFTWhvFHqyh9EHGKrkQhju1c5pVllZixt5kE-M1XECSsyPpdMHsfcWz2OZJ5QHAN2tDrf3_hnB0sxEIshDzp4b2V2zmAyPJl-qWYY0URvPff1KBgPOYhtS_6jy93ZwpwqMhmc6WyJ57464fscS_xpuSFikH6PhLNGqFaLT5dd79k1AmD2gW1Vats4z/w248-h326/IMG_2942.jpg" width="248" /></a></div><br /><span style="font-family: courier;">Mi è piaciuto molto costruire il sito da sola con wix, anche se lanciavo saracche a tutto andare per le mie limitazioni tecnologiche. Mi dedico soprattutto alle donne, in momenti di cambiamento come può essere l'avanzamento dell'età, la maternità, la perdita di riferimenti che possono causare ansia, depressione e isolamento. Faccio anche interventi tipo life coach, per aumentare l'autostima, l'assertività sul lavoro, la salute psico-fisica e il successo nelle relazioni sentimentali. In realtà mi stanno capitando casi di ogni tipo, anche gravi, che accolgo a braccia aperte per accompagnarli verso il tipo di supporto che insieme decidiamo sia giusto per loro. </span></div><div><span style="font-family: courier;">Il primo anno passavo molto tempo ai social per accrescere i miei followers, poi, come mi è capitato con questo blog, ho abbandonato la brama di successo preferendo pochi amici ma buoni. Rimane il sogno di avere altri professionisti che lavorino con me al progetto; lascio all'universo il compito di dirigerli a me.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Per quanto riguarda la scrittura ludica invece, direi di aver cominciato una decina di romanzi e una decina di storie brevi. Alcune idee sono durate poche settimane, alcune idee anche vari mesi però non ho mai trovato la stabilità necessaria per mettermi a scrivere ogni giorno alla stessa ora, che sembra essere l'unico modo per me per mantenere alto l'entusiasmo per un progetto. C'è un'idea che mi segue da anni e continua a prendere forme diverse tramite diversi personaggi e diverse trame, è come un messaggio che io voglio trasmettere ma che non ha ancora trovato il canale giusto per uscire alla luce. So che prima o poi troverà l'ambiente giusto per germogliare e allora il romanzo si scriverà da sé.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Ho visto tanti amici blogger abbandonare la nave e altri invece cavalcare l'onda, li seguo con orgoglio e spero che abbiano il successo che meritano. Ci vuole tanto impegno per fare gli scrittori e di questi tempi ancora di più, perché anni fa almeno ci si divertiva anche a condividere le gioie e i dolori del mestiere invece adesso sembra proprio un'utopia per pochi folli. Rimane però una passione irrinunciabile e spero che potremo ravvivare e salvare l'amore per i libri, tramite l'insegnamento della loro importanza alle nuove generazioni. Noi a casa leggiamo tanto e ogni giorno, anche se il libro preferito di Luna rimane il catalogo di Toys! Il che mi riporta alla realtà e all'organizzazione del compleanno di domani.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Ci risentiamo presto! O forse tra due anni... Grazie a chi vorrà passare a salutarmi e lasciare il suo commento. </span></div>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-78424841587873724252021-03-12T09:55:00.000-08:002021-03-12T09:55:33.715-08:00Di libri e di sogni nel 2021<p><span style="font-family: verdana;"> </span></p>
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p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 1.0px; text-indent: -0.2px; font: 18.0px 'Courier New'}
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<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Quest’anno non sono riuscita a rientrare in Italia, per quanto vorrei poter essere vicina ai miei genitori e ai miei amici in questo momento difficilissimo. Speravo di venire a Natale, poi a marzo, poi a fine marzo… ma le cose non migliorano e temo che dovrò ricominciare la stagione lavorativa in Canada senza realizzare questo desiderio. In compenso ho la grandissima fortuna di trovarmi in <b>Messico</b>, in un villaggio di pescatori composto da tre vie incrociate, in cui è abbastanza facile rimanere isolati grazie all’aria aperta e alla scarsa popolazione. Non mi dilungherò sui dettagli del mare e del sole per non invogliarvi a tirarmi una ciabatta. Parliamo piuttosto della gioia del tempo libero che mi ritaglio ogni mattina quando il buon Neil porta fuori la bimba e io posso finalmente tornare ai miei amati libri, quelli che leggo e quelli che scrivo.</span></p>
<p class="p2"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Per quanto riguarda i libri che leggo, negli ultimi anni sono molti più quelli che abbandono rispetto a quelli che mi prendono abbastanza da arrivarci fino in fondo. Per fortuna ho trovato ben due romanzi che mi hanno conquistata e ho goduto nell’immergermi completamente nelle storie.</span></p>
<p class="p2"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Il primo romanzo è <b><i>Lungo petalo di mare</i> di Isabel Allende</b> <b>(2019)</b>, una mia grande eroina fin dal suo debutto con “La casa degli spiriti” nel 1993.</span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Purtroppo non sono riuscita a scaricare il testo in italiano (misteri dell’internet) e il contenuto è troppo complicato per poterlo leggere in spagnolo quindi mi sono accontentata dell’inglese, che coi suoi pochi vocaboli deruba i testi di qualsiasi poesia. Per farvi un esempio, nella versione italiana e spagnola si racconta di un figlio che durante la guerra porta a casa un candelabro rubato e la madre va su tutte le furie, si lamenta di avere “<i>una serpe in seno</i>!” e glielo fa restituire. In inglese, la madre, irata, dice “cos’hai fatto?”<span class="Apple-converted-space"> </span></span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Che anticlimax! Così si perde tutta l’intensità della scena, la poesia intrinseca al modo di dire. Possibile che un inglese non possa intuire il significato di “<i>a snake in my womb</i>?”</span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Ma passiamo oltre. Con questa storia l’Allende torna agli splendori degli anni ’90. La trama è uno spaccato di vita reale ambientato in un contesto storico-geografico intriso di amore, potere e morte, che sono i tre pilastri di ogni romanzo di successo. Gli eventi che ricordavo dai libri di storia sono raccontati da un punto di vista nuovo, allucinante nella sua crudeltà e precisione. La vicenda si dipana dalla Spagna pre-franchista al Sudamerica di fine millennio. I personaggi inventati prendono vita e accompagnano il lettore con le loro emozioni tangibili e si mescolano a personaggi storici, vengono aiutati da Pablo Neruda, giocano a scacchi con Salvador Allende, scappano da Pinochet. In più, come sempre, la magia dell’Allende sta nel dipingere la vita segreta delle donne, eroine senza superpoteri che riescono comunque a segnare chi le incontra grazie alla loro forza d’animo.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></p><p class="p1"><span style="font-family: verdana;"><span class="Apple-converted-space"><br /></span></span></p><p class="p1"><span style="font-family: verdana;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-4dluih9FFUk/YEupbeWM4uI/AAAAAAAAC2Q/scCJPi6kLYU5SwGlQEjcBjYBvUnS7xtzQCNcBGAsYHQ/s281/download.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="281" data-original-width="179" src="https://1.bp.blogspot.com/-4dluih9FFUk/YEupbeWM4uI/AAAAAAAAC2Q/scCJPi6kLYU5SwGlQEjcBjYBvUnS7xtzQCNcBGAsYHQ/s0/download.jpeg" /></a></span></div><span style="font-family: verdana;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-fPhajejt82E/YEupexcCqeI/AAAAAAAAC2U/Ge_Z8blITgsz9mhKYXZkdG2KJFa0449HQCNcBGAsYHQ/s445/41N2ipy-Y5L._SX342_SY445_QL70_ML2_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="294" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-fPhajejt82E/YEupexcCqeI/AAAAAAAAC2U/Ge_Z8blITgsz9mhKYXZkdG2KJFa0449HQCNcBGAsYHQ/s320/41N2ipy-Y5L._SX342_SY445_QL70_ML2_.jpg" /></a></div><br /></span><p class="p2"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Il secondo romanzo è <b><i>Eleanor Oliphant sta benissimo</i></b>, il best-seller <b>di Gail Honeyman (2017)</b>. È il suo romanzo d’esordio ed è già uscito da qualche anno, per cui sono subito andata a cercare se ne avesse scritti altri. Su Goodreads c’è un suo secondo romanzo dell’autrice, senza titolo e senza descrizione, che in effetti non esiste. Miracolosamente, <a href="https://www.goodreads.com/book/show/40362337-untitled-book-2" target="_blank"><i><b>Untitled number 2</b></i></a> ha già varie recensioni. Questo un po’ mi ha fatto innervosire, un po’ mi ha dato soddisfazione. È la prova che davvero non val la pena farsi delle pare per i commenti del pubblico.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Tornando a noi, la storia di Miss Oliphant è una di quelle che mi piacciono tanto, Eleanor stessa racconta di come vive e di come sia arrivata fin qui, e pian piano il lettore scopre insieme a lei, anzi, ben prima di lei, la verità sul perché, in effetti, non stia affatto bene. Il linguaggio è fantastico, nella versione originale, i riferimenti alla vita scozzese sono divertentissimi, almeno quelli che ho saputo cogliere in quanto condivisi con la mia vecchia vita inglese. Eleanor è amabile nonostante nella vita reale sarebbe terribilmente irritante e insopportabile, complimenti all’autrice per aver saputo creare un personaggio così pieno e mostrarci il mondo con occhi nuovi. Ah, saperlo fare. E così arriviamo al secondo punto di questo post: i libri che scrivo.</span></p>
<p class="p2"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Mi sto dedicando con gran entusiasmo a una <b>nuova storia di fiction</b> che prende spunto da una teoria psicologica in cui credo molto e che non è ancora stata pubblicata. Anche <i>Non torno subito</i> era nato come saggio di psicologia basato sulla teoria dell’attaccamento di Bowlby. Avevo notato come la maggior parte delle donne che conosco finiscano per finire sempre con lo stesso tipo d’uomo (sbagliato) e volevo dimostrare come questo processo fosse collegato alla relazione che si crea con le figure di riferimento (la madre o chi ne fa le veci) durante i primi anni di vita. Purtroppo qualcuno è arrivato prima di me e ha pubblicato il best-seller Attached. Magra consolazione sapere che avevo ragione. </span><span style="font-family: verdana; text-indent: -0.2px;">Così ho creato le ragazze che animano “Non torno subito” e le ho incaricate di rappresentare i diversi stili di attaccamento nelle loro azioni e nei processi decisionali. Intendo fare lo stesso coi personaggi del nuovo romanzo, ambientato nei <b>mitici anni ’90</b>. Non vi dico che emozione andare a rovistare nelle memorie della mia adolescenza! Mi stanno venendo in mente cose a lungo dimenticate, pensieri, gite, vestiti, figuracce, il tutto condito da meravigliose canzoni! Sto creando una playlist su Spotify che accompagnerà la mia scrittura e ho anche contattato persone che non sentivo da allora. Ovviamente le lacune da riempire sono infinite quindi mi serve il vostro aiuto: se avete tempo e voglia, <span style="background-color: #ffd966;">raccontatemi cosa facevate negli anni 90, cosa facevate, chi erano i vostri amici, come e dove andavate in giro, come vi vestivate, che musica vi piaceva e cosa sognavate di fare da grandi</span>.</span><span class="Apple-converted-space" style="font-family: verdana; text-indent: -0.2px;"> Ovviamente tra gli ingredienti del romanzo ci sarà anche una bella amicizia e una storia d'amore tragicomica.</span></p><p class="p1"><span style="font-family: verdana;"><span class="Apple-converted-space"><br /></span></span></p><p class="p1"><span style="font-family: verdana;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-RbfhzzEpGCM/YEunIT3W3wI/AAAAAAAAC2I/xA-lDNQSefUXTyxBb_rPsXFDJd4_GhPFgCNcBGAsYHQ/s1334/IMG_1064.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1334" data-original-width="750" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-RbfhzzEpGCM/YEunIT3W3wI/AAAAAAAAC2I/xA-lDNQSefUXTyxBb_rPsXFDJd4_GhPFgCNcBGAsYHQ/s320/IMG_1064.PNG" /></a></span></div><span style="font-family: verdana;"><br /></span><p></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Tornando seri, sto anche riflettendo su un nuovo progetto di non fiction, sempre relativo alla psicologia, incentrato sui più comuni disturbi mentali e zeppo di <b>esercizi cognitivo-comportamentali</b>… la scrittura in sé è la parte più difficile perché sono fuori forma, arrugginita. Per ora ho più domande che risposte ma sono felicemente sorpresa di vedere che la passione per la scrittura era solo sopita e che negli ultimi quattro anni ho raccolto moltissimo materiale e preso appunti ogni volta che mi veniva una buona idea. Presto vi racconterò di più, certi giorni mi sembra un’impresa impossibile, altri giorni faccio sogni di gloria. Chissà che mettendo insieme qualche osso sparso non ne venga fuori uno scheletro di dinosauro!</span></p>
<p class="p2"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p>
<p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Ora lascio la parola a voi e ai vostri ricordi degli anni ’90! </span></p><p class="p1"><span style="font-family: verdana;">Adiós amigos!</span></p>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-87724682814046397712020-09-14T14:37:00.001-07:002020-09-14T14:37:44.655-07:00Vancouver Writers Festival <p><span style="font-family: verdana;">Domani 15 settembre 2020 saranno disponibili per l'acquisto i biglietti per il Vancouver Writers Festival. Ehmbé? Direte voi, dalle vostre casette italiane.</span></p><p><span style="font-family: verdana;">Quest'anno è online! Come tutto il resto degli eventi mondiali, anche il rinomato festival degli scrittori, di solito organizzato sulla bellissima Granville island di Vancouver, British Columbia, aprirà solo le porte virtuali.</span></p><p><span style="font-family: verdana;">Visto che molti di voi masticano bene l'inglese, non negatelo, perché vi vedo sui social che postate e commentate senza problemi, ho pensato di condividere con voi questa iniziativa, perché è un'occasione di ampliare i nostri orizzonti scrittori e confrontarci con autori ben diversi dai soliti sospetti.</span></p><p><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Xyb_lKoI61E/X1_c-OHt0iI/AAAAAAAACvQ/b9qKwHWyYEod40EF-L1IcG7-GU2S_Y52wCNcBGAsYHQ/s181/Screen%2BShot%2B2020-09-14%2Bat%2B14.12.51.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="145" data-original-width="181" src="https://1.bp.blogspot.com/-Xyb_lKoI61E/X1_c-OHt0iI/AAAAAAAACvQ/b9qKwHWyYEod40EF-L1IcG7-GU2S_Y52wCNcBGAsYHQ/s0/Screen%2BShot%2B2020-09-14%2Bat%2B14.12.51.png" /></a></div><br /><span style="font-family: verdana;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: verdana;">Il festival dura dal 19 al 25 ottobre ma i biglietti di solito sono esauriti ben prima. Questo è il link dove potete trovare ogni evento con una foto dei partecipanti e una breve descrizione del contenuto trattato: <a href="https://writersfest.bc.ca/2020-festival/2020-festival-events/">EVENTI DEL FESTIVAL</a>.</span></p><p><span style="font-family: verdana;">Io non conosco gli autori di quest'anno, a parte Caroline Adderson che ho incontrato personalmente qualche anno fa al Festival of the Written Arts qui sulla Sunshine Coast del British Columbia dopo la presentazione dei suoi romanzi. Si capisce bene quando parla, è interessante, divertente e può piacere a chi scrive narrativa per ragazzi e fiction mainstream.</span></p><p><span style="font-family: verdana;">Tenete a mente che Vancouver è a 9 ore in meno rispetto all'Italia quindi quando in Italia è mezzanotte qua sono le 3 del pomeriggio. L'ora cambia il 1 novembre (come se ci servisse un'ora in più di questo 2020... no grazie!) quindi non intaccherà la settimana del festival. Fate i vostri conti e non comprate gli eventi serali o dovrete alzarvi all'alba!</span></p><p><span style="font-family: verdana;">Vi saluto con una foto della costa pacifica devastata dagli incendi di questa settimana, per fortuna quassù in alto in alto (ho messo un pallino blu così potete trovarmi sulla mappa) c'è solo tanto fumo e per ora ce la caviamo stando tappati in casa con un po' di tosse e mal di testa. Quest'anno va così, non c'è niente da fare! Un abbraccio!</span></p><p><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-CsMsbmo0xTg/X1_hVKFHDcI/AAAAAAAACvc/h9HRMOfLQs8V6ZNyuhahtUkCNxzDN6OHACNcBGAsYHQ/s841/Screen%2BShot%2B2020-09-14%2Bat%2B14.21.17.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="578" data-original-width="841" height="344" src="https://1.bp.blogspot.com/-CsMsbmo0xTg/X1_hVKFHDcI/AAAAAAAACvc/h9HRMOfLQs8V6ZNyuhahtUkCNxzDN6OHACNcBGAsYHQ/w500-h344/Screen%2BShot%2B2020-09-14%2Bat%2B14.21.17.png" width="500" /></a></div><br /><span style="font-family: verdana;"><br /></span><p></p>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-50113335422670585432020-02-27T08:15:00.000-08:002020-02-27T08:15:10.871-08:00Cosa farebbe Tiziano Terzani?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-kQE6tu1tInI/XlflCh8bsyI/AAAAAAAAClQ/3qCRuaUqErUOdCzdumZoXUxOzhwmoEKeACNcBGAsYHQ/s1600/terzani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="848" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-kQE6tu1tInI/XlflCh8bsyI/AAAAAAAAClQ/3qCRuaUqErUOdCzdumZoXUxOzhwmoEKeACNcBGAsYHQ/s400/terzani.jpg" width="400" /></a></div>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wuP81lFRWDo/XlfopkR50wI/AAAAAAAAClw/1Z1GhKn0WmUD71mkliAXttBtjx8cdcJQQCNcBGAsYHQ/s1600/6ba300a920f9a886d3d8138aa1136da0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="486" data-original-width="564" height="342" src="https://1.bp.blogspot.com/-wuP81lFRWDo/XlfopkR50wI/AAAAAAAAClw/1Z1GhKn0WmUD71mkliAXttBtjx8cdcJQQCNcBGAsYHQ/s400/6ba300a920f9a886d3d8138aa1136da0.jpg" width="400" /></a><br />
<br />
<br />
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</style>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><i><u>25 agosto 1992, Orsigna</u>. Folco è partito col sacco in spalla, una pesantissima valigia piena di libri e il tamburo sotto il braccio. Ha lasciato un grande vuoto.</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><i>Viene a trovarci Alberto Baroni con una sua bibliotechina per il possibile libro sui vecchi. Ci impressiona con un paio di idee: il mutato concetto della morte in questo secolo.</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><i>Nella civiltà maya chi vinceva alla pelota riceveva come premio il privilegio di venir sacrificato agli dei. In un mondo il cui il rischio di morire di diarrea era immenso, era un grande onore morire da eroi. La morte si sublimava nell’eroismo.</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><i><b>Oggi nessuno vuole più morire da eroe</b>, perché le chance di vivere a lungo sono grandi. Da qui anche la crisi della religione. La gente non si interroga più sull’aldilà, ma sul come conservarsi, come mantenersi giovane. io dico che <b>la gente non parla più di Dio e della morte, ma della pensione</b>.</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><i>Prima, la morte di una persona era un fatto corale. Moriva uno e i vicini di casa assistevano e aiutavano, ognuno faceva così un’esperienza della morte. Oggi è il contrario, la morte viene celata, nascosta. Nessuno sa più gestirla, nessuno sa cosa fare dinanzi a un morto. I vicini scappano, non partecipano. Prima un ragazzo faceva spesso l’esperienza della morte, oggi uno può arrivare alla propria senza mai aver visto quella altrui. Prima dall’ospedale si veniva portati a casa a morire. Ora è il contrario. La famiglia porta uno a morire all’ospedale perché nessuno sa cosa fare col morto. Ricordo da bambino i morti lavati.</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><i>(Un'idea di destino, 2014)</i></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Questo stralcio del diario di Tiziano Terzani mi è entrato sotto la pelle. Ci sono tanti, tantissimi suoi pensieri che conservo e faccio miei mentre negli anni centellino ogni suo scritto, avidamente ma con la paura di finire troppo presto. Ho bisogno di lui per dirmi quel che penso e non so esprimere. L’idea che non stia più lì da qualche parte nel mondo a scrivere del suo dolore per tutto ciò che non va nel sistema mi fa sentire sola, come se adesso non ci fosse più nessuno ad accorgersi che c’è qualcosa che non va, qualcosa di veramente sbagliato in questo modo di vivere.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">E così anche ieri notte, quando in preda all’insonnia per il male al piede mi rigiravo cercando di tenere a freno l’ansia per, beh, praticamente qualsiasi cosa, leggere queste poche righe scritte tra le sue colline in un momento per lui molto difficile, in preda alla depressione e all’indecisione su dove dirigersi, senza sapere che avrebbe presto trovato la sua India e la sua pace, mi ha fatto piacere come una candela che illumina il buio.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-90g4z_l49OU/XlfmwoOD2zI/AAAAAAAAClo/V5zde7qMOTAAT8qccXj7mqLLIRRuzbmywCEwYBhgL/s1600/BncG_mpCYAAihiH.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="403" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-90g4z_l49OU/XlfmwoOD2zI/AAAAAAAAClo/V5zde7qMOTAAT8qccXj7mqLLIRRuzbmywCEwYBhgL/s400/BncG_mpCYAAihiH.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Folco che parte mi ricorda il giorno che sono partita dall’Italia, anch’io come lui non volevo saperne di lavare i piatti e apparecchiare la tavola, pensavo che la vita non fosse quella. Invece eccomi qui, di ritorno in Italia per scelta, con il canovaccio in mano e la tovaglia sullo stendino perché Luna ci ha fatto su un bel disegno coi mirtilli ieri sera. Anche lei un giorno mi saluterà allegra e spaventata agitando la mano dal finestrino di un treno? Come sopravvivrò?</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">La civiltà Maya che muore di diarrea è un bel cambiamento rispetto all’idea di saggezza e indistruttibilità che mi è stata impartita nel corso dei miei viaggi in Messico e Guatemala. Mi fa venire voglia di tornarci per poterli studiare sotto un altro punto di vista e magari interrogarli, cari Maya, ditemi, qual è il modo giusto di reagire alle epidemie che ci attanagliano, ai virus, al Dio denaro, alla sovrappopolazione?<span class="Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CUrTkC708Lg/XlfqtqRpolI/AAAAAAAACl8/0k6hhw3mA_IhKYLDRCEgdiNGtPHERC4ywCNcBGAsYHQ/s1600/4571f77478d4ee6219c318ebeb0b6a5c--cambogia-inspiring-people.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="236" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-CUrTkC708Lg/XlfqtqRpolI/AAAAAAAACl8/0k6hhw3mA_IhKYLDRCEgdiNGtPHERC4ywCNcBGAsYHQ/s400/4571f77478d4ee6219c318ebeb0b6a5c--cambogia-inspiring-people.jpg" width="287" /></a></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">“Morte tua vita mia” sembra ormai più appropriato di “mal comune mezzo gaudio”. Com’è successo? È perché se muori tu ho più probabilità di sopravvivenza io?</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">È vero che nessuno pensa più all’aldilà? Messi come siamo dubito che ci accoglierà Dio, forse anche lui ha ben pensato di ritirarsi in quarantena.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Nessuno vuole più farsi seppellire, ci vogliamo tutti far cremare, perché? Per levare il disturbo, smettere di occupare spazio, evitare che possano acchiapparci.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Per me è un desiderio di libertà, di aria, di pulizia. E di mettere il punto. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Anche Terzani a 66 anni ha smesso ogni tipo di cura contro il cancro allo stomaco e ha scelto di morire circondato dai suoi cari, “estremamente affaticato ma serenissimo”.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">“Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne”.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Dispiace immensamente anche a noi, caro Tiziano.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-SyJbuH8aFz8/XlflgWDO0_I/AAAAAAAAClY/Kx3VPUhOjAI_AGEr8Bp_7O4FrgQZKj7NwCNcBGAsYHQ/s1600/Tiziano_Terzani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="408" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-SyJbuH8aFz8/XlflgWDO0_I/AAAAAAAAClY/Kx3VPUhOjAI_AGEr8Bp_7O4FrgQZKj7NwCNcBGAsYHQ/s400/Tiziano_Terzani.jpg" width="255" /></a></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<br />Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-54065571660012124902020-01-06T08:37:00.001-08:002020-01-06T08:37:07.948-08:00La befana italiana
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</style>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Avete presente quella situazione in cui decidete di uscire di casa così come siete, solo per cinque minuti, fuori e dentro, con i pantaloni sformati sulle ginocchia che ormai portate solo sul divano ma che non potete buttare via perché non ne troverete mai più di così comodi, i capelli raccolti in uno <i>chignon</i> spettinato che sulle modelle delle riviste risaltano i lineamenti ma che a voi invece fanno il faccione e risaltano solo la ricrescita scura se non bianca o comunque quella patina di unto del terzo giorno senza shampoo, le occhiaie in bella vista, magari gli occhiali coperti di ditate perché hai pianto davanti alla tele, i guanti col buco e la sciarpa fin sopra le ciglia per coprire il più possibile di questo scempio?</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Mettete il naso fuori e pregate, supplicate, improvvisamente religiose, chiedete a Dio ti prego, Dio, ti prego, fa che non incontri nessuno, dammi il dono dell’invisibilità, solo per stavolta, solo per cinque minuti e giuro solennemente che non uscirò mai più senza trucco e invece tac, un secondo dopo, comparsa dal nulla, senza motivo apparente per essere lì in quel posto a quell’ora, vestita di tutto punto, truccata e pettinata come se fosse appena uscita dal <i>makeover</i> di un <i>reality show</i>, ti senti chiamare per nome e non puoi non voltarti e ovviamente, ovviamente, è lei, la tua nemesi, la giovanissima fidanzata del tuo ex, o la perfetta ex del tuo attuale fidanzato, o la più bella ragazza del tuo liceo che non vedi da vent’anni e che ovviamente è diventata ancora più bella e ancora più <i>femme fatale</i> e ti vuole sorridere, ti vuole abbracciare, ti vuole essere amica e chiacchierare e sapere tutto di te, tutto quello che non ha mai voluto sapere ai tempi della scuola perché era troppo impegnata a essere bella e desiderata da tutti e invidiata da tutte per accorgersi di te, essere comune con la media del sei e mezzo e qualche chilo di troppo (nonostante adesso riguardando le foto daresti qualsiasi cosa per tornare a indossare quella taglia che ai tempi ti sembrava imbarazzante).</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">E tu pensi CAZZZZZZZoooooo ma perché proprio qui proprio ora porca zoccola e intanto sorridi (troppo) sperando di non aver qualcosa tra i denti, magari un resto di torrone o uvetta del panettone o le labbra viola per il troppo vino rosso e allora ti dici che “la bellezza vien da dentro, solleva il mento e possiedi questo momento” invece tutto ciò che ti viene da dentro è un po’ di puzza d’ascelle e l’alito di chi ha mangiato troppo per troppi giorni di fila. Fingi indifferenza ma le gote arrossiscono, bastarde, non ti reggono il gioco, adesso lei sa che sei in imbarazzo, percepisce la tua insicurezza, ti vede dentro, oltre il piumino imbottito stile omino Michelin, oltre le briciole sul maglione, oltre il reggiseno senza ferretto e i mutandoni da notte, quelli che non vanno in mezzo al sedere e che a forza di lavaggi hanno assunto un colore grigino antistupro, ti vede fin nelle viscere, può contare i tortelli verdi e i tortellini fritti e allora per distrarre la sua visita radiologica le dici ma dimmi di te piuttosto, così puoi tacere e mantenere il decoro, fare sì sì con la testa tenendola piegata appena fuori dalla luce del lampione per nascondere il grasso della zona T e i punti neri che avevi proprio intenzione di togliere domattina con la maschera per viso <i>urban detox</i> che ti ha regalato stanotte la befana, e non te ne frega un cazzo di quel che dice, del suo lavoro, della sua famiglia, delle sue vacanze, non senti una parola, conti i tuoi respiri e aspetti il magico momento in cui potrai dire oh no, che peccato, devo proprio proprio andare adesso, ma come mi ha fatto piacere vederti, dai sì scambiamoci il numero, scriviamoci, vediamoci, baci e abbracci e mi raccomando tanti saluti a casa e vai fare in culo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Tanto tra due minuti sarai al sicuro in casa e avrai altri vent’anni per prepararti al prossimo incontro e allora sì, vedrai, vedrete tutti, Dio mi è testimone, come rimarrà a bocca aperta.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Auguri befane!</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwU85JTU9jZ381b37VdYs7IBdg0ltsoKqTix9Gzt3LX9j4L2YxahsvwqWQ-v6mHNTaGNkrohJ7glIsMwWoejw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<br />Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-38469190522108531852019-12-02T02:57:00.000-08:002019-12-02T02:57:05.183-08:00Biblioteca amor mio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xlTowlEONSE/XeTtxT211-I/AAAAAAAACkM/McjV5Mk4aMEbfYY-Gaacc-SO39Re5_7vQCNcBGAsYHQ/s1600/971760a7c4d0279cbf3a646fdd742d0a.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="278" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-xlTowlEONSE/XeTtxT211-I/AAAAAAAACkM/McjV5Mk4aMEbfYY-Gaacc-SO39Re5_7vQCNcBGAsYHQ/s640/971760a7c4d0279cbf3a646fdd742d0a.jpg" width="296" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una delle gioie di tornare in Italia è sicuramente il poter visitare la biblioteca. Conosco persone che non toccherebbero mai un libro usato, invece per me infilare il naso tra gli scaffali di copertine stropicciate e pagine ingiallite, magari trovare un commento o una sottolineatura di qualcuno che ha amato quelle righe prima di me, è un momento di pace dei sensi. Mi fa sentire parte di qualcosa di più grande, mi conferma che non sono l'unica ad avere questa grande passione, questo slancio per la parola scritta, questo bisogno incolmabile di comunicare leggendo e scrivendo. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">"It makes my heart sing", dicono i canadesi. Mi fa cantare il cuore.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E ne ho bisogno, non sapete quanto. O forse sì. Tanti blogger hanno parlato del calo di tempo per potersi dedicare alla passione per i libri. Io stessa ho letto pochissimo e scritto ancora meno nel 2019.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho commentato il blog di Giulia dicendo che non ho letto neanche un libro, in realtà poi riflettendoci ho letto abbastanza, almeno un libro al mese. Ho letto poca narrativa, ecco, più che altro mi sono concentrata su manuali per genitori per cercare di sopravvivere alla mia "toddler" (bimba in età prescolare) e ho letto non fiction, lasciando a metà la maggior parte dei libri che ho cominciato, in particolare la povera Marie Kondo. So che sta facendo un successo incredibile col suo metodo di "decluttering", cioè una riorganizzazione della casa che prevede il buttar via, buttar via, buttar via. Io nelle sue parole sento solo una povera bambina affetta da disturbo ossessivo-compulsivo che è stata lasciata a sé da una famiglia assente e incapace di riconoscere il suo dolore. Per fortuna è sopravvissuta e ha imparato a vivere con le sue manie, non per questo dobbiamo far finta che sia una persona equilibrata e imitarla, gettando nei rifiuti (ben divisi per categoria, eh, che qua ormai c'è un cassonetto anche per i cassonetti) tutti i nostri ricordi più cari solo perché non sono materialmente utili alla nostra quotidianità.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tornando a pensieri felici, in biblioteca posso trovare autori italiani che non troverei all'estero, a Reggio poi oltre alla mitica Panizzi dove studiavo quando andavo all'Università hanno ristrutturato una biblioteca di quartiere (San Pellegrino) trasformandola in un fantastico spazio con sala ragazzi, primo piano per il non fiction e secondo piano con la storia locale, perfetto per la ricostruzione storica del romanzo che ho in mente.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mi sono fatta consigliare alcuni nomi (Pino Cacucci, Lorenza Ghinelli) e chiedo anche a voi di condividere le vostre letture preferite. Più invecchio più divento difficile da accontentare e il tempo è poco quindi vorrei leggere libri che mi possano aiutare a scrivere, ho in mente un romanzo sul genere del realismo magico, una saga familiare che si dipana su più generazioni con qualche elemento mistico (non fantasy) e tanti personaggi indimenticabili; una specie di "La casa degli spiriti" di Isabel Allende ma senza la connotazione politica, per intenderci. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Al momento sto leggendo "Cecità" di José Saramago e posso solo dire che capisco perché abbia vinto il Nobel. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vi abbraccio miei cari e aspetto di leggere i vostri classici post sulle vostre letture del 2019. Non lo dico perché è solo il 2 Dicembre... però so che sarà il 25 in un baleno, allora lo dico dai... tanti auguroni di Buon Natale!</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-58176364669873184782018-12-10T17:10:00.001-08:002018-12-10T17:14:14.262-08:00Anch'io sola nel mio deserto<style type="text/css">
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</style>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Scriva, Bianca!”</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Io non ce l’ho una ammiratrice fedele da cui andare in negozio a dettare versi, né ho versi in mente che spingano e smanino per esser messi sulla carta. Non ho il rossetto rosso e non lo lascio sui mozziconi di sigaretta, infatti non mi trucco e non fumo (più). Non vado in giro a far girare le teste e far parlare di me e a casa non mi metto nuda a farmi fotografare. Mi si vede per strada in jeans e carrello del supermercato e al rientro mi infilo la tuta o direttamente il pigiama.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se per essere scrittori famosi ci vuole genio e sregolatezza a me, ahimè, mancano entrambi.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono scribacchina diligente, anzi lo ero, ora non sono né l’uno l’altro. La follia più grande è stata leggere manuali di scrittura sul Mekong e prendere appunti sul quadernino lao, con la matita di Hello Kitty regalatami da un’amica balinese. La portavo sempre con me, insieme al temperino e alla gomma, nella tasca anteriore dello zaino. Ovviamente ho la Moleskine nera con le pagine resistenti ma morbide e la Bic quattro colori perché non si sa mai che ci sia da sottolineare qualcosa che valga la pena, perché sono scribacchina organizzata, o almeno lo ero prima che la mia adorata peste prendesse possesso dei miei diari e dei miei astucci, trasformando i primi in opere d’arte contemporanea e i secondi in miscugli disordinati di adesivi, pongo essiccato e scarpette delle bambole. È colpa del poco tempo libero se non scrivo più una riga? La stanchezza? La carenza di sonno? L’impossibilità di concentrarsi per un minuto di fila? O piuttosto da incolpare sono i commenti dei miei lettori, il cui eco rimbomba nel mio cervello ogni volta che gioco con una nuova trama, le cui cattiverie sono pugnali nella schiena ogni volta che azzardo una frase, le cui lodi tanto care mi rendono ansiosa nel caso dovesse sfuggirmi un congiuntivo sbagliato, dopo tanti anni passati senza parlare italiano?</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Leggo “Tu sola nel mio deserto” e mi ritrovo a sognare, ma vorrei davvero essere così? Quel che provo può a tutti gli effetti essere chiamato invidia, per Alda Merini e la sua Bianca che l’aspettava senza appuntamento e l’accoglieva come un’amica di vecchia data? O è solo l’idea di avere qualcuno che voglia starmi a sentire, un’anima disposta a non giudicare, una porta da varcare e sentirmi a casa, con tanta arte e andirivieni di persone messe lì come apposta per ispirarmi?<span class="Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E, ovviamente, la mia schiavista ha aperto gli occhi e già allunga le manine. Stavolta però schiaccio invio senza aspettare di aver tempo di correggere, che già so non ci sarà.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A risentirci, miei carisijuoiiiihhhba se fewflsejkfhpsweoèàèè mmmf,m,kmkkkkkjiiokhcddddddddd</span></div>
<br />Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-86808211455333158182018-11-13T07:51:00.001-08:002018-11-13T07:51:41.385-08:00#me too - Numero nove<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">È uscito il mio racconto sulla violenza domestica che partecipa al progetto #metoo sul blog di Tratto d'unione. Vi invito a leggerlo e commentare, lo trovate a questo link: </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="https://trattodunione.wordpress.com/2018/11/12/me-too-numero-9/comment-page-1/#comment-3113">#metoo - NUMERO NOVE</a></span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ringrazio Tratto d'unione per aver organizzato questa iniziativa che spero aiuterà tante donne a uscire da situazioni di abuso, violenza e discriminazione. Parlare è il primo passo verso la libertà.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ringrazio <a href="https://www.instagram.com/ariannafarricella/">Arianna Farricella</a> per la fantastica immagine creata appositamente per accompagnare la storia. Mi viene la pelle d'oca ogni volta che la guardo, è perfettamente in tono con l'atmosfera del racconto.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-7-XC_kf10PA/W-rx8xtOLvI/AAAAAAAACZc/9R45rqBpxcMMsCLUdsyQeWKQmJh9OGNdgCLcBGAs/s1600/numero-9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="394" data-original-width="700" height="225" src="https://2.bp.blogspot.com/-7-XC_kf10PA/W-rx8xtOLvI/AAAAAAAACZc/9R45rqBpxcMMsCLUdsyQeWKQmJh9OGNdgCLcBGAs/s400/numero-9.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per ulteriori informazioni sul progetto e per partecipare leggete <a href="https://trattodunione.wordpress.com/me-too/">QUI</a>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se volete parlarne in privato potete contattarmi tramite mail o social, trovate tutti i dati <a href="http://www.deagostibus.it/p/contatti.html">QUI</a>.</span>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-63525561314610660932018-11-05T15:08:00.000-08:002018-11-05T15:08:57.255-08:00#Me too<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #404040; word-wrap: break-word;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: both; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 54px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></h1>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Oggi vi vorrei parlare di un progetto cominciato da qualche settimana sul blog di </span><a href="https://trattodunione.wordpress.com/2018/10/15/me-too/" style="font-family: verdana, sans-serif; font-weight: inherit;"><i>Tratto d'unione</i></a>.<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il tema riguarda l'attualissimo movimento <b>#metoo</b> e propone ogni Lunedì una testimonianza scritta da una donna italiana che in qualche modo, in qualche momento, è stata vittima di abuso, violenza o discriminazione sessuale. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'impegno che <i>Tratto d'unione</i> ha messo nel creare questa serie, a cui anch'io partecipo con un racconto che uscirà Lunedì prossimo 12 Novembre 2018, merita un inchino. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Voglio ringraziare lei e tutte le partecipanti per aver parlato e aver ispirato tante altre a uscire allo scoperto. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Qui di seguito trovate il post di <i><a href="https://trattodunione.wordpress.com/2018/10/15/me-too/">Tratto d'unione</a></i> con cui si apre il progetto e i <a href="https://trattodunione.wordpress.com/2018/10/15/me-too/">link al suo blog</a> dove potete leggere le testimonianze.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><br /></span></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; color: #404040; font-family: "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; margin: 1.5em 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<img alt="2_MeToo" class="alignnone size-full wp-image-15884" data-attachment-id="15884" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="2_MeToo" data-large-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=700?w=700" data-medium-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=700?w=300" data-orig-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=700" data-orig-size="1170,550" data-permalink="https://trattodunione.wordpress.com/__trashed/2_metoo/" sizes="(max-width: 700px) 100vw, 700px" src="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=700" srcset="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=700 700w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=150 150w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=300 300w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=768 768w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg?w=1024 1024w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/2_metoo.jpg 1170w" style="clear: both; display: block; height: auto; margin: 20px 0px; max-width: 100%;" /></div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Oggi parte su questo blog un nuovo progetto, legato al movimento <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Me too</span>, che ci accompagnerà per diverse settimane e che, ogni lunedì, vedrà la pubblicazione dei racconti – testimonianze di vita vissuta – scritti da donne che hanno subito molestie.</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Si tratta di blogger, amiche, amiche di amiche… che ho invitato a uscire dal silenzio per raccontare le loro esperienze in un mondo dove, purtroppo, ancora molti uomini si permettono di cedere ai propri desideri senza tener conto di quelli della donna che li ha suscitati.</div>
<table border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" style="border-spacing: 0px; border: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 100%px;"><colgroup><col width="256*"></col></colgroup><tbody style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<tr style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><td style="border-bottom-color: rgb(221, 221, 221); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 1px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 8px; vertical-align: middle;" valign="TOP" width="100%"><img alt="AriannaFarricella" class="alignleft wp-image-15922" data-attachment-id="15922" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"1"}" data-image-title="AriannaFarricella" data-large-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/ariannafarricella2.jpg?w=189" data-medium-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/ariannafarricella2.jpg?w=189" data-orig-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/ariannafarricella2.jpg" data-orig-size="189,239" data-permalink="https://trattodunione.wordpress.com/__trashed/ariannafarricella/" height="96" sizes="(max-width: 76px) 100vw, 76px" src="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/ariannafarricella2.jpg?w=76&h=96" srcset="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/ariannafarricella2.jpg?w=76&h=96 76w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/ariannafarricella2.jpg?w=152&h=192 152w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/ariannafarricella2.jpg?w=119&h=150 119w" style="display: inline; float: left; height: auto; margin: 0px 20px 20px 0px; max-width: 100%;" width="76" /><a href="http://www.instagram.com/ariannafarricella/" rel="noopener" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">Arianna Farricella</a> (1991), giovane e talentuosa fumettista, ha accettato di illustrare queste storie, perciò ogni racconto sarà accompagnato da un disegno creato appositamente da lei, che voglio ringraziare per la disponibilità e la sensibilità con la quale ha tradotto le parole in immagini.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il <a href="https://metoomvmt.org/" rel="noopener" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">Me Too movement</a> esiste già dal 2006. Lo ha fondato negli Stati Uniti <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Tarana_Burke" rel="noopener" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">Tarana Burke</a> per aiutare donne sopravvissute alla violenza sessuale e con lo scopo di <span class="" id="result_box" lang="it" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">aumentare la consapevolezza della pervasività degli abusi sessuali nella società. Poi, a</span><span class="" id="result_box" lang="it" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">partire dal 2017, l’hashtag <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">#MeToo</em> si è diffuso in tutto il mondo in seguito alle accuse di molestie a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Harvey_Weinstein" rel="noopener" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">Harvey Weinstein</a>.</span></div>
<blockquote style="background: rgb(247, 247, 247); border: 0px; display: inline-block; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 20px 1.5em 20px -40px; outline: 0px; padding: 20px 20px 1px 80px; position: relative; quotes: "" ""; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“Se tutte le donne molestate sessualmente o violentate scrivessero ‘Me too’ come status, potremmo dare alle persone un senso della vastità del problema.” <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">(Alyssa Milano)</em></div>
</blockquote>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Con queste parole, nell’ottobre 2017, l’attrice <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Alyssa_Milano" rel="noopener" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">Alyssa Milano</a> – una delle <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Streghe</em> della famosa serie – ha incoraggiato le donne di tutto il mondo a usare l’hashtag <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">#MeToo</em> su Twitter e sugli altri social e moltissime hanno raccolto il suo invito.</div>
<div class="wp-caption alignnone" data-shortcode="caption" id="attachment_15885" style="border: none; clear: both; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 20px 0px 1.5em; max-width: 100%; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 2415px;">
<img alt="Alyssa_Tarana" class="alignnone size-full wp-image-15885" data-attachment-id="15885" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="Alyssa_Tarana" data-large-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=700?w=700" data-medium-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=700?w=300" data-orig-file="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=700" data-orig-size="2405,1353" data-permalink="https://trattodunione.wordpress.com/__trashed/alyssa_tarana/" sizes="(max-width: 700px) 100vw, 700px" src="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=700" srcset="https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=700 700w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=1400 1400w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=150 150w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=300 300w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=768 768w, https://trattodunione.files.wordpress.com/2018/06/alyssa_tarana.jpg?w=1024 1024w" style="border: 1px solid rgb(204, 204, 204); clear: both; display: block; height: auto; margin: 8.39062px auto 0px; max-width: 98%; padding: 5px;" /><br />
<div class="wp-caption-text" style="background: rgb(239, 239, 239); border: 1px solid rgb(239, 239, 239); color: #999999; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.8075em; margin-top: 0.8075em; max-width: 98%; outline: 0px; padding: 5px; text-align: center; vertical-align: baseline; width: 686px;">
Alyssa Milano e Tarana Burke</div>
</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La rivista Time ha nominato persona dell’anno 2017 <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“The Silence Breakers”</em>, vale a dire coloro che hanno rotto il silenzio, le voci che hanno lanciato un movimento, <span class="" id="result_box" lang="it" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">le donne di tutto il mondo che hanno condiviso le loro esperienze di violenza sessuale e molestie, incluse quelle che lo hanno fatto come parte del movimento MeToo.</span></div>
<blockquote style="background: rgb(247, 247, 247); border: 0px; display: inline-block; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 20px 1.5em 20px -40px; outline: 0px; padding: 20px 20px 1px 80px; position: relative; quotes: "" ""; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="" id="result_box" lang="it" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“Le molestie sessuali fanno vergognare, e penso che sia davvero importante che stia accadendo questo spostamento: che le donne non solo siano in grado di condividere la loro vergogna, ma anche di trasferire la vergogna su colui al quale appartiene veramente, cioè l’autore della molestia.” <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">(Tarana Burke)</em></span></div>
</blockquote>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Tarana Burke spiega così l’importanza di prendere la parola e cominciare a raccontare la propria vergogna, perché così facendo la mettiamo al posto giusto, compiamo un atto di amore verso noi stesse e testimoniamo quanto diffuso sia il comportamento di certi uomini, quanto dannoso sia per tutte le donne, quanto possa essere doloroso per molte.</div>
<blockquote style="background: rgb(247, 247, 247); border: 0px; display: inline-block; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 20px 1.5em 20px -40px; outline: 0px; padding: 20px 20px 1px 80px; position: relative; quotes: "" ""; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“Alla fine a farmi decidere di scrivere la mia testimonianza è stato il sentimento di riconoscenza verso quante, in tempi e forme diversi, mi hanno donato le loro storie, aiutandomi a leggere la mia.” <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">(Assia Petricelli)</em></div>
</blockquote>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://assiapetricelli.blogspot.com/" rel="noopener" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" target="_blank">Assia Petricelli</a>, autrice della graphic novel <a href="https://trattodunione.wordpress.com/2015/12/23/sinnos-cattive-ragazze/" style="border: 0px; color: #117bb8; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cattive ragazze</a>, ci offre con queste parole un’ulteriore motivazione per spronarci a non tenere nascoste nel silenzio le nostre esperienze.</div>
<blockquote style="background: rgb(247, 247, 247); border: 0px; display: inline-block; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 20px 1.5em 20px -40px; outline: 0px; padding: 20px 20px 1px 80px; position: relative; quotes: "" ""; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="" id="result_box" lang="it" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“È fondamentale per me che mettiamo veramente in atto alcune azioni per continuare questo slancio”. <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">(Alyssa Milano)</em></span></span></div>
</blockquote>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
È ancora Alyssa Milano a parlare, e io sono d’accordo con lei. Ecco perché, a distanza di un anno da quell’ottobre del 2017, quando l’attrice americana Ashley Judd per prima denunciò pubblicamente le molestie subite da Weinstein, dando anche a tutte noi il coraggio di parlare, anch’io voglio mettere in atto un’azione che serva a mantenere viva la fiamma che illumina la speranza di tutte noi: che un mondo dove le donne possano sentirsi veramente sicure e libere sia possibile.</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
E allora ringrazio tutte quelle che hanno partecipato donandomi le loro storie, ma ringrazio anche quelle che non hanno voluto scrivere perché ancora troppo oppresse dal ricordo delle violenze subite. Quelle che hanno sofferto e anche quelle che hanno solo sentito fastidio, perché comunque si manifesti, in modo forte, subdolo o persino spiritoso, un abuso è sempre da condannare.</div>
<div>
<br /></div>
</div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-66081089732832234872018-07-09T21:55:00.002-07:002020-10-28T10:12:17.367-07:00Che libro portare in vacanza?<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Hai sentito parlare di </span><i style="color: #073763; font-family: verdana, sans-serif;"><a href="http://www.goware-apps.com/non-torno-subito-lisa-agosti/">Non torno subito</a></i><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"> come il libro </span><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">perfetto </span><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">da portare in vacanza e vuoi sapere se fa per te?</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Ecco qualche commento dei miei lettori:</span><br />
<br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Fede: <i>"24 ore fa ho iniziato il tuo libro e ora mi spiace di essere arrivata all'ultima pagina."</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><i><br /></i></span>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Andrea:<i>" È davvero davvero bello. Mi ha preso su un sacco di cose più o meno vissute o pensate o desiderate o provate!"</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Alice: <i>"Vecchia, tuo libro quasi finito. Brava bravissima mi piace molto. Di quelli che non riesci a smettere di leggere".</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Stefania: </span><i style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif;">"Ha la dote dell'ironia Lisa e un italiano che scorre veloce, come le pagine che ho lasciato girare dal vento, leggendole d'un fiato sulla spiaggia."</i><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Ceci: <i>"Bello bello bello! Mi è piaciuto un sacco! Cercavo di mandare a letto Anna il prima possibile così nessuno mi rompeva le balls".</i></span><br />
<br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Franco: </span><i style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif;">"Complimenti per la scrittura libera e senza ipocrisia".</i><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Vally: <i>"L'ho letto in due giorni, sotto l'ombrellone, sono riuscita a seguire il filo della storia anche se ogni tre per due dovevo alzarmi a correre dietro ai bimbi".</i></span><br />
<br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Sissi: <i>"Mi è piaciuto molto, molto, molto. Voglio saperne di più della mamma di Mira e dei gioielli, serve il sequel!"</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><i><br /></i></span>
<br />
<div class="MsoNormal">
<h2>
<span face=""verdana" , sans-serif">La trama:</span></h2>
<span lang="IT"><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-be_USI48D8g/W0Q3JAyctdI/AAAAAAAACTU/D3V434EBBrUzSeXyiZH3VSR1mja8hCoMQCLcBGAs/s1600/36845547_406456163199893_8620182839779917824_n.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti libro ebook goWare sub viaggi immersioni scuba diving" border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-be_USI48D8g/W0Q3JAyctdI/AAAAAAAACTU/D3V434EBBrUzSeXyiZH3VSR1mja8hCoMQCLcBGAs/s320/36845547_406456163199893_8620182839779917824_n.jpg" title="Non torno subito" width="320" /></a><span style="color: #073763;"><i><span face=""verdana" , sans-serif" style="font-size: 12pt;">Da ventisei anni il </span><span face=""verdana" , sans-serif" style="font-size: 12pt;">“</span><span face=""verdana" , sans-serif" style="font-size: 12pt;">Torno subito</span><span face=""verdana" , sans-serif" style="font-size: 12pt;">”</span><span face=""verdana" , sans-serif" style="font-size: 12pt;"> è chiuso a prendere polvere, nessuno in paese sa cosa ne sia stato del proprietario, Santo Vergata, sparito senza lasciare tracce dopo aver messo un cartello alla porta.</span></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #073763;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><i>Quando Mira sale su un aereo di malavoglia, spronata dalla migliore amica, non sa che la aspetta ben più di un colloquio di lavoro. Partire è stato uno sbaglio? Come ci è finita in una villa milionaria dall'altra parte dell'oceano? Tutto quel che desidera è rientrare a Pernovo, anche se ad aspettarla non c'è più un fidanzato e l'unica casa a cui tornare è quella dei suoi genitori. </i></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT"><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><i>Lontana dalla sua zona di comfort, in compagnia di una gatta selvatica e una ribelle sregolata, Mira si troverà catapultata dal Brasile all'Honduras e dovrà fare i conti con affascinanti stranieri, viaggiatori scalzi e un inspiegabile gioiello fuori posto.</i></span></span><br />
<span lang="IT"><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><i><br /></i></span></span>
<br />
<h2>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Dietro le quinte:</span></h2>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;"><br /></span></div>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-eBbfaQWJsNI/W0Q3J1gTlGI/AAAAAAAACTk/PaFLYym8BZsEsZBkCFZhiSP3WP2chnySACLcBGAs/s1600/IMG_0658.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti ebook libro goWare" border="0" data-original-height="674" data-original-width="517" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-eBbfaQWJsNI/W0Q3J1gTlGI/AAAAAAAACTk/PaFLYym8BZsEsZBkCFZhiSP3WP2chnySACLcBGAs/s320/IMG_0658.jpeg" title="Non torno subito" width="245" /></a><span face=""verdana" , sans-serif">Il libro può essere letto a vari livelli: passa qualche ora in buona compagnia sognando di posti esotici, spremi le meningi mettendo insieme gli indizi che porteranno a svelare il mistero del "Torno subito" o immedesimati con i personaggi facendoti importanti domande esistenziali. <b>Entra per le peripezie di Mira, resta per il segreto di Santo Vergata e porta a casa una nuova prospettiva di vita</b>. In che senso?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span face=""verdana" , sans-serif"><span lang="IT"><span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #073763;">Devi sapere che <i><a href="https://www.amazon.it/Non-torno-subito-Lisa-Agosti/dp/8833630129/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1531166568&sr=1-1">Non torno subito</a> </i>è nato come saggio di psicologia, volevo parlare della teoria dell'attaccamento di John Bowlby, secondo cui </span></span><span style="background-color: white; color: #3f3f38; font-size: 16px;">durante il primo anno di vita ogni bambino crea un legame con la madre (o la figura di riferimento) che può essere di tre tipi: attaccamento sicuro, ansioso o evitante. Mira, Isabel e Cece, le tre ragazze protagoniste del romanzo, </span><span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white; color: #3f3f38; font-size: 16px;">rappresentano questi tre tipi di attaccamento e li mettono in scena nei loro rapporti sociali. Tramite i personaggi potrai riconoscere in te o nelle persone che conosci </span></span><span style="background-color: white; color: #3f3f38; font-size: 16px;">caratteristiche tipiche di un attaccamento insicuro e trovare aiuto per uscire da classiche situazioni di stallo nelle relazioni amorose. </span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white; color: #3f3f38; font-size: 16px;"><b>Perché la libertà (di essere se stessi) viene prima di tutto.</b></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white; color: #3f3f38; font-size: 16px;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-JD4R5med6YM/W0Q3JrafOGI/AAAAAAAACTg/C3oT8A0vmTgJ5KXaNMiT_IwD4jJHVYtqwCLcBGAs/s1600/IMG_0631.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti libro ebook goWare" border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-JD4R5med6YM/W0Q3JrafOGI/AAAAAAAACTg/C3oT8A0vmTgJ5KXaNMiT_IwD4jJHVYtqwCLcBGAs/s320/IMG_0631.jpeg" title="Non torno subito" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<h2>
<span face=""verdana" , sans-serif">Chi è l'autore?</span></h2>
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #3f3f38;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-S0NeHPYx1rc/W0Q3CO-pDXI/AAAAAAAACTQ/dK2F41Ir2R0ts3TJoEQMSIOalHDbCaNIwCLcBGAs/s1600/1%2B-%2BIMG_0682.JPG.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Lisa Agosti autore scrittrice romanzo" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-S0NeHPYx1rc/W0Q3CO-pDXI/AAAAAAAACTQ/dK2F41Ir2R0ts3TJoEQMSIOalHDbCaNIwCLcBGAs/s320/1%2B-%2BIMG_0682.JPG.jpg" title="Lisa Agosti" width="213" /></a></div>
<br />
<br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="background-color: white; color: #3f3f38;">Se hai letto la mia biografia sai che mi chiamo Lisa, sono di Reggio Emilia e quest'anno arrivano i famigerati anta. Vivo in Canada e ho una bimba di un anno che non vuole saperne di lasciarmi dormire.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif" style="color: #3f3f38;"><span style="background-color: white;">Per saperne più su di me leggi <a href="http://www.deagostibus.it/p/chi-sono.html">qui</a> e guarda <a href="https://www.instagram.com/lisafobia/">le mie foto su Instagram</a>. Per info e collaborazioni <a href="http://www.deagostibus.it/p/contatti.html">scrivimi</a>.</span></span></div>
<br />
<br />Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-351837213525521952018-06-18T08:41:00.001-07:002018-07-24T10:20:49.713-07:00Quando ami una storia, lasciala andare<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ci si abitua in fretta alla fama. Ogni giorno mi sveglio e trovo sui <i>social</i> nuove recensioni del mio romanzo, foto della copertina in versioni fantasiose e divertenti, citazioni prese dal libro e <i>like</i> di nuovi <i>followers</i>. Mi sto ingegnando per fare pubblicità su <i>facebook </i>e creare storie su <i>instragram</i>. Questa è una parte del lavoro di scrittrice che non ho mai fatto prima e mi sto divertendo moltissimo, ci potrei tranquillamente passare le giornate a farmi nuovi amici e sentirmi dire quanto sono brava! Non mi aspettavo di ricevere tanti complimenti e tremo all'idea di quando dovrò tornare nel dimenticatoio e ricominciare daccapo con una nuova storia... allo stesso tempo però non vedo l'ora perché amo lasciarmi trascinare dai personaggi e vedere dove mi portano. Mi sentivo così mentre scrivevo <i><a href="https://www.amazon.it/Non-torno-subito-Lisa-Agosti/dp/8833630129/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529335033&sr=8-1&keywords=non+torno+subito">Non torno subito</a></i> e per cinque anni ho temuto il giudizio dei lettori, invece per ora è tutto un <i>volemossebbene</i> e grandi soddisfazioni.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se siete indecisi se la lettura sia adatta ai vostri gusti, di seguito trovate alcune opinioni uscite questa settimana:</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #444444; margin-bottom: 1.7em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<h4>
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: teal; font-family: "verdana" , sans-serif; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="https://www.instagram.com/p/BkKt2zJFAgb/?taken-by=lettrice.senza.tempo">Lettrice senza tempo</a>:</span></h4>
</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.7em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; color: #444444; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-1fuR991BhrU/WyZ-6i8l6GI/AAAAAAAACRE/TVYh6bgn-mokh4LWGIX-tld7ZTZdAEFlQCLcBGAs/s1600/Screen%2BShot%2B2018-06-17%2Bat%2B08.31.16.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti libro ebook goWare viaggi " border="0" data-original-height="600" data-original-width="478" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-1fuR991BhrU/WyZ-6i8l6GI/AAAAAAAACRE/TVYh6bgn-mokh4LWGIX-tld7ZTZdAEFlQCLcBGAs/s320/Screen%2BShot%2B2018-06-17%2Bat%2B08.31.16.png" title="Non torno subito" width="254" /></span></a></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: black;">un romanzo meraviglioso scritto con maestria. Favolose le ambientazioni che spaziano dal Brasile alle Honduras (con un intermezzo anche in Italia a Pernovo). Sono rimasta completamente avvolta dalla narrazione fluida che mi ha trasportato in viaggio con Mira. Una ragazza insicura e ipocondriaca che non sa bene cosa vuole dalla vita. Si ritrova ad affrontare un viaggio che le farà scoprire meraviglie che non sapeva esistessero. Un racconto sì di viaggio ma anche di viaggio interiore. Il romanzo è condito di mistero, di romance e di ironia. Un'ironia sottile che fa divertire il lettore. L'ironia però viene accantonata quando i temi sono più importanti, e di temi importanti ce ne sono parecchi, primo fra tutti la famiglia.</span><br style="color: black;" /><span style="color: black;">Se volete leggere un romanzo insolito, originale sotto ogni aspetto (non aspettatevi banalità perché nemmeno il finale è scontato), che vi emozioni e che vi faccia viaggiare con la mente dovete assolutamente leggere "Non torno subito"</span><br style="color: black;" /><span style="color: black;"><br /></span></span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">♡valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐</span></span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-_eKy87471Zw/WyfHcUWcW9I/AAAAAAAACRQ/wlACiNilycUokGG__-9942UbKfiHnJJLwCLcBGAs/s1600/Screen%2BShot%2B2018-06-18%2Bat%2B07.53.10.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti libro ebook viaggi" border="0" data-original-height="445" data-original-width="561" height="253" src="https://3.bp.blogspot.com/-_eKy87471Zw/WyfHcUWcW9I/AAAAAAAACRQ/wlACiNilycUokGG__-9942UbKfiHnJJLwCLcBGAs/s320/Screen%2BShot%2B2018-06-18%2Bat%2B07.53.10.png" title="Non torno subito" width="320" /></span></a></div>
<div style="color: #444444;">
<i style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b>"</b></span><span style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Seguo la traiettoria ascendente delle bolle e mi scappa un grido ovattato rivolto alle onde che hanno preso il posto delle nuvole. Il mare è il cielo. Mi sento parte di un universo sconosciuto, vivo, nascosto al mondo in superficie.[...] Mi sento leggera, libera ed eccitata. Qualsiasi preoccupazione è rimasta in superficie, non ricordo nulla di ciò che è successo, nulla di quel che mi aspetta. Esisto solo io, sospesa nel blu, felice. Osservo Gabriel con occhi pieni di stelle. Lui mi sta aspettando paziente, calmo." </span></span></i></div>
<i style="color: #0b5394;"><a class="FPmhX notranslate TlrDj" href="https://www.instagram.com/lettrice.senza.tempo/" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px 0.3em 0px -5px; overflow: hidden; padding: 0px 0px 0px 5px; text-overflow: ellipsis; vertical-align: baseline; white-space: nowrap;" title="lettrice.senza.tempo"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">lettrice.senza.tempo</span></a></i></div>
<div class="JKY4Z EtaWk" style="background-color: white; border: 0px solid rgb(0, 0, 0); box-sizing: border-box; display: flex; font-stretch: inherit; line-height: inherit; margin: 0px -24px auto; min-height: 0px; overflow: auto; padding: 12px 24px; position: relative; vertical-align: baseline;">
<h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="https://www.instagram.com/p/BkHtVXmFa80/?hl=en" style="background-color: transparent;">La libromane</a><span style="background-color: transparent;">:</span></span></h4>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-oyRbWXME7NA/WyZ95a3RsCI/AAAAAAAACQw/idPlL0GavQc0dvesYjxe3FKMe0gd-ipQwCLcBGAs/s1600/Screen%2BShot%2B2018-06-17%2Bat%2B08.27.13.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="clear: left; float: left; font-family: "verdana" , sans-serif; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></span><span style="clear: left; float: left; font-family: "verdana" , sans-serif; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti libro ebook" border="0" data-original-height="575" data-original-width="597" height="385" src="https://4.bp.blogspot.com/-oyRbWXME7NA/WyZ95a3RsCI/AAAAAAAACQw/idPlL0GavQc0dvesYjxe3FKMe0gd-ipQwCLcBGAs/s400/Screen%2BShot%2B2018-06-17%2Bat%2B08.27.13.png" title="Non torno subito" width="400" /></span></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-oyRbWXME7NA/WyZ95a3RsCI/AAAAAAAACQw/idPlL0GavQc0dvesYjxe3FKMe0gd-ipQwCLcBGAs/s1600/Screen%2BShot%2B2018-06-17%2Bat%2B08.27.13.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Sul negozio "Non torno subito" e sul suo proprietario, sparito misteriosamente da ventisei anni, aleggiano tante leggende, ma nessuno sa davvero cosa sia accaduto.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Il caso vorrà che a risolvere l'enigma sarà Mira, ragazza di Pernovo insicura e ipocondriaca, che pensa ancora all'ex e non sa cosa vuole dalla vita.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Un colloquio di lavoro per avere il posto in una gioielleria da sogno la porterà prima in Brasile e poi in Honduras, con un improbabile compagna di viaggio ribelle e sensuale.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Un avventura che condurrà Mira non solo alla verità su Santo Vergata, ma anche alla scoperta di sé stessa.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Un romanzo che inizia senza troppi preamboli, catapultandoci subito nel viaggio della protagonista. Il tutto viene costruito man mano nell'avanzare della storia: il carattere dei personaggi, le loro ambizioni, la loro vita precedente, rendendo così la lettura sempre nuova e senza punti morti.🌎✈</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ci si trova continuamente davanti a colpi di scena e a risvolti inaspettati.💥</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Adoro l'ironia e la leggerezza dell'autrice, seria nei passaggi più delicati, e che ha sapito farmi ridere e sognare nel resto del racconto.💕</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Mira è, come si usa dire nel linguaggi comune, un personaggio, con le sue manie e le sue paranoie, che si ritrova in un turbinio di eventi ed emozioni che la prendono alla sprovvista.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Partecipiamo dunque alla sua maturazione e a quella degli altri protagonisti, che li renderà capaci di lasciarsi il passato alle spalle per una più serena esistenza.🙋♀️</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Una narrativa al femminile che sa tenere impegnate anche le menti più esigenti, alternando frivolezze rosa ad intrighi degni di un giallo.🤓</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Confesso inoltre che mi piacerebbe leggere un seguito, vedere come si sono evolute le cose e con, magari, un altra avventura.😉</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">Una lettura perfetta per l'estate, che vi consiglio!</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
</span><br />
<h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="https://latavernadeilibriincrociati.wordpress.com/2018/06/11/non-torno-subito-di-lisa-agosti/comment-page-1/#comment-2">La taverna dei libri incrociati</a>:</span></span></h4>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span>
<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #444444; margin-bottom: 1.7em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #ff9900; font-family: "verdana" , sans-serif; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">《Eppure ora so cosa c’è fuori. Ne ho assaggiato un morso appena. Posso davvero dimenticarmene? Ora che ho conosciuto il mare, posso davvero far finta che non esista? O val la pena di rischiare tutto, pur di rivederlo?》</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.7em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="color: #444444;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-qnZnF2mPLB0/WyZ-Sp0A-3I/AAAAAAAACQ4/uuypOsc_FNM2U7xM-OZ6hncOob4L7fWzQCLcBGAs/s1600/img_20180611_142236_781.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti libro ebook" border="0" data-original-height="473" data-original-width="676" height="278" src="https://2.bp.blogspot.com/-qnZnF2mPLB0/WyZ-Sp0A-3I/AAAAAAAACQ4/uuypOsc_FNM2U7xM-OZ6hncOob4L7fWzQCLcBGAs/s400/img_20180611_142236_781.jpg" title="Non torno subito" width="400" /></span></a></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il primo romanzo di Lisa Agosti è un racconto da leggere tutto d’un fiato, che ti costringe ad andare avanti per saperne di più, per dare risposta a tutti i segreti che si celano dietro le vite di queste donne inspiegabilmente accomunate fra di loro. Lo stile frizzante e fresco dell’autrice rende questo libro divertente e perfetto da leggere in spiaggia. Sì, perché è l’oceano a fare da sfondo alle avventure di Mira: meravigliosi scenari esotici solleticano la mia fantasia e mi invogliano a lasciare tutto e partire!</span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: teal; font-family: "verdana" , sans-serif; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pagina dopo pagina, è salito in me un irrefrenabile senso di libertà, di gioia e vita. L’inaspettato viaggio di Mira mi fa venire una gran voglia di stravolgere la mia quotidianità, di vedere cosa c’è oltre i confini di ciò che mi è famigliare, di buttarmi a capofitto in qualcosa di nuovo senza alcuna paura: di vivere! Non è mai troppo tardi per farlo!, perché <span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">a vida começa todos os dias</span>!</span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Trama</b>: Quando Mira si è candidata alle selezioni per lavorare al <span style="border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Torno Subito,</span><b> </b></span>sogno che lei e la sua migliore amica Frida coltivano da quando sono piccole, non avrebbe mai immaginato che il colloquio conoscitivo si sarebbe svolto direttamente a Jaguaribe, in Brasile, dove vive la proprietaria dell’azienda di gioielli Araujo, Nega, tanto famosa da essere disseminata in ogni parte del mondo. Al suo fianco, c’è Isabel un’avvenente ragazza ispano-brasiliana che... continua a leggere <a href="https://latavernadeilibriincrociati.wordpress.com/2018/06/11/non-torno-subito-di-lisa-agosti/comment-page-1/#comment-2">qui</a>.</span><br />
<div style="color: #444444;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="http://www.goware-apps.com/non-torno-subito-lisa-agosti/"><b>Acquista <i>Non torno subito</i></b></a></span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="color: #444444;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Buona lettura a tutti!</span></div>
</div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"></span></span>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-70347645575091155712018-05-30T09:21:00.003-07:002018-07-24T10:21:46.804-07:00Il mio primo fan<br />
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Oggi all'una è suonato il campanello a casa Agosti. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Chi osa così dissacrare il solenne momento del pranzo familiare?<br />È il postino, che ci consegna la prima croccante copia del mio romanzo, <i><a href="http://www.goware-apps.com/non-torno-subito-lisa-agosti/">Non torno subito</a>, </i>ordinato due giorni fa su <a href="https://www.amazon.it/Non-torno-subito-Lisa-Agosti-ebook/dp/B07D8166KW/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1527149576&sr=1-1&keywords=Non+torno+subito">Amazon</a>.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Che emozione! Poter toccare con mano 5 anni di lavoro e il sogno di una vita.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A ordinare la copia è stato mio padre, il mitico Bruno Agosti, colui che un giorno mi raccontò di un tale che mise un cartello alla porta del suo negozio in centro a Reggio Emilia e sparì senza spiegazioni per diversi anni. Da lì è nata l'idea per il "Torno subito", il negozio di molle di Pernovo, fulcro delle vicissitudini dei miei personaggi.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'involucro del libro è rimasto incolume fino al termine dell'inviolabile pasto a tavola cucinato da mamma Lucilla (ora rinominata nonna visto l'ingresso nel nucleo familiare di baby Luna) e composto da primo, secondo, contorno, formaggi, frutta e noci, lambrusco e liquorino digestivo. Niente di strano, direte voi, ma per me che vivo sperduta tra i boschi canadesi e sono costretta a una dieta di pomodori di plastica e lattuga da dieci dollari a foglia, per di più cucinata da me medesima che sono negata ai fornelli, il trovarmi di fronte a tortelli e scaloppine è un'esplosione di ghiandole salivari accompagnata dal rilascio istantaneo di endorfine del piacere. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Una volta satolli, è poi finalmente arrivato il grande momento dello scarto del libro, duecentosettanta pagine di distillato di fantasia e sudore. La copertina è bellissima, con l'immagine ideata da Chiara Ferretti, la stessa fantastica amica artista che ha disegnato il logo del <i>deagostibus</i> che vedete qui sopra. La casa editrice, <i><a href="http://www.goware-apps.com/non-torno-subito-lisa-agosti/">goWare</a></i>, mi ha accontentato in tutto e per tutto e ha perfezionato lo schizzo aggiustando colori e misure.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5sZ_56iZiuU/Ww7HkJCH2UI/AAAAAAAACPw/xUPZv9z7JfM43UXqx0qVxGcKa9w6VhDhwCLcBGAs/s1600/agosti_non_torno_subito_2500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Non torno subito Lisa Agosti libro ebook" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-5sZ_56iZiuU/Ww7HkJCH2UI/AAAAAAAACPw/xUPZv9z7JfM43UXqx0qVxGcKa9w6VhDhwCLcBGAs/s400/agosti_non_torno_subito_2500.jpg" title="Non torno subito" width="300" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dentro c'è il mio nome e la mia foto e mi emoziono nel vedermi sorridente, fresca di trucco e parrucco ad opera di <a href="https://www.facebook.com/shear.intensity">Jenni Peters</a> e immortalata dall'obiettivo di <a href="http://samantha%20haines/">Samantha Haines</a>.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-tbWOl_QQMWk/Ww7IWY0OYyI/AAAAAAAACP4/ya8SAoyN3MkCitE7BCpmLVSADVoKlYrYgCLcBGAs/s1600/25%2B-%2BIMG_0682.JPG.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Lisa Agosti autore scrittrice pubblicata" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-tbWOl_QQMWk/Ww7IWY0OYyI/AAAAAAAACP4/ya8SAoyN3MkCitE7BCpmLVSADVoKlYrYgCLcBGAs/s400/25%2B-%2BIMG_0682.JPG.jpg" title="Lisa Agosti" width="266" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dopo la dedica, poche righe rubate a una canzone che descrive la mia anima, parte il primo capitolo. Vedo nero su bianco quelle parole che ho scritto e riscritto, gettato e rigettato, spostato e odiato fino a quando mi sembravano perfette e che ora comunque mi sembrano manchevoli, insufficienti perché so che sono così importanti nel determinare se il lettore proseguirà nella lettura ed è una tale responsabilità per poche stringhe di vocali e consonanti. Ora però sono là fuori e tutto quel che posso fare è aspettare e sperare di ricevere tanti commenti e tante recensioni. Belle o brutte che siano, quel che conta è la visibilità, giusto? Se saran belle scriverò contenta, se saran brutte scriverò meglio. Eh già, perché sono già all'opera per pubblicare al più presto altri due romanzi. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per oggi però mi godo un (vero) gelato e vi scrivo per condividere con voi, miei fedeli compagni di viaggio, la pura gioia che provo nel vedere mia madre giocare con mia figlia e mio padre seduto in poltrona da tre ore filate con in mano la copia del mio primo romanzo. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-eN9Rhi-ewRQ/Ww7MDTIUO7I/AAAAAAAACQI/9e0kVlx23s4AsYRiMuqF2pt7yAZNOLK7ACLcBGAs/s1600/IMG_0319.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1389" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-eN9Rhi-ewRQ/Ww7MDTIUO7I/AAAAAAAACQI/9e0kVlx23s4AsYRiMuqF2pt7yAZNOLK7ACLcBGAs/s320/IMG_0319.jpg" width="277" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se vi va di dare un'occhiata all'estratto del mio libro, lo trovate </span><a href="http://www.goware-apps.com/non-torno-subito-lisa-agosti/" style="font-family: verdana, sans-serif;">QUI</a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.</span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="https://www.amazon.it/Non-torno-subito-Lisa-Agosti-ebook/dp/B07D8166KW/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1527149576&sr=1-1&keywords=Non+torno+subito">Acquista su AMAZON</a></span><br />
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<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">PS: Ma dov'è finito il buon Neil? Povero lui, è rimasto in Canada a lavorare mentre noi ce ne stiamo qui a festeggiare! Se non fosse stato per il suo incrollabile supporto alla "YES, YOU CAN" non so se ci sarei arrivata in fondo. Lui che non potrà nemmeno leggere il libro finché non sarà tradotto in inglese, è ed è sempre stato il mio primo fan. </span></div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-21047717506577061652018-05-13T08:28:00.000-07:002018-05-28T03:36:05.857-07:00Come si comincia un romanzo?<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Bentrovati carissimi,</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">mentre il mio primo romanzo abbandona il suo bozzolo di file Scrivener per rinascere ebook nelle mani della <a href="http://www.goware-apps.com/non-torno-subito-lisa-agosti/">casa editrice</a> io riprendo in mano i manuali di scrittura e mi getto a capofitto con gran entusiasmo in una nuova avventura. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In questi cinque anni dedicati a <i><a href="https://www.amazon.it/Non-torno-subito-Lisa-Agosti/dp/8833630129/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1527503728&sr=8-1&keywords=lisa+agosti">Non torno subito</a></i> ho scritto altre cose, mi sono segnata ogni idea, ho giocato con personaggi memorabili, ho analizzato le descrizioni dei libri che leggevo e ho impostato due romanzi, completamente diversi tra loro.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il primo è una favola alla Tim Burton, avulsa da ogni schema, molto difficile da scrivere perché ambientata in un mondo completamente inventato. Ve ne avevo già parlato <a href="http://www.deagostibus.it/2015/06/avrei-dovuto-scriverlo-io.html">qui</a>, dopo essermi innamorata de "La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu. In questi anni la trama si è aggrovigliata e i personaggi hanno preso colore e ora muovono i primi passi incerti.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il secondo è una storia quotidiana, con una protagonista comune, in cui non succede nulla. Che noia, direte voi. Eppure se mi riuscirà di sviluppare le psicologie dei personaggi come intendo ne potrebbe uscire un ottimo risultato. Un po' come fa <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Charlotte_Link">Charlotte Link</a> in <a href="https://www.amazon.it/Giochi-dombra-Charlotte-Link-ebook/dp/B00GHQWHU2"><i>Giochi d'ombra</i></a>, un giallo che mette qualche personaggio in una stanza e non li lascia uscire finché non si scopre il colpevole. Un altro esempio è <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_bordo_vertiginoso_delle_cose"><i>Il bordo vertiginoso delle cose</i></a> di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gianrico_Carofiglio">Gianrico Carofiglio</a>, in cui uno scrittore insoddisfatto ripensa alla sua vita dopo aver letto un articolo sul giornale.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Intendo portare avanti entrambe le idee contemporaneamente, tenendo a mente un lettore ideale</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> intelligente e un po' avventuroso. Ora sono curiosa di vedere dove mi porterà la mia fantasia, schiacciata da tanto tempo passato a revisionare e ri-revisionare e lucidare quella prima stesura che mi aveva divertito tanto. Lascerò il mio emisfero destro libero e scatenato e stavolta non metterò paletti perché per fortuna le basi per scrivere un romanzo hanno fondamenta ben salde nel mio emisfero sinistro. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Detto questo, è sempre bene ripassare i consigli dei grandi scrittori, per cui oggi voglio rivedere con voi la sezione dedicata all'inizio del romanzo del manuale <i><a href="https://www.amazon.it/Beginnings-Middles-Ends-Nancy-Kress/dp/0898799058/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1526141337&sr=8-1&keywords=beginnings+middles+and+ends&dpID=41xM6xoxDjL&preST=_SY344_BO1,204,203,200_QL70_&dpSrc=srch">Beginnings, middles and ends</a></i> di Nancy Kress. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il primo capitolo di un romanzo deve essere un fuoco d'artificio che acceca il lettore facendogli dimenticare il mondo circostante e costringendolo a continuare la lettura, e sappiamo che il modo migliore per ottenere questo effetto è creare una prima scena originale con un protagonista intrigante e un conflitto inestricabile.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-cUmJhyNNjsM/WvMVnTpK6UI/AAAAAAAACN8/eH5SnrsatestZM8e6_BHU92z0cRy-AKRQCLcBGAs/s1600/33aa87cfcc1b43f5e06981d3e865480d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="587" data-original-width="586" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-cUmJhyNNjsM/WvMVnTpK6UI/AAAAAAAACN8/eH5SnrsatestZM8e6_BHU92z0cRy-AKRQCLcBGAs/s320/33aa87cfcc1b43f5e06981d3e865480d.jpg" width="319" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Gli ingredienti di un buon inizio sono:</span></h3>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- una <b>promessa implicita</b>. Ogni storia fa due promesse al lettore,</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> una emotiva, del tipo "</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Leggi questo e proverai divertimento o eccitazione o paura o tristezza o nostalgia o sollievo, ecc..." e una intellettuale, che può essere di tre tipi: </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">1. "Leggi questo e vedrai il mondo da una nuova prospettiva"</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">2. "Leggi questo e vedrai confermato quel che già sai sul mondo"</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">3. "Leggi questo e imparerai di un mondo diverso, più interessante di quello in cui vivi". </span><br />
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- un <b>protagonista fuori dal comune</b>. Fin dalla primissima introduzione dobbiamo lasciar trasparire la singolarità della nostra proposta per differenziarci dalla miriade di altri libri là fuori. Per controllare il livello d'individualità che il personaggio mostra nella prima scena chiediamoci, "Si comporta e pensa come farebbero nove persone su dieci?" Se la risposta è "sì", forse non abbiamo lasciato trasparire a sufficienza l'individualità del personaggio. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- un <b>conflitto</b>. Qualcosa non va come previsto, la routine è spezzata e il protagonista deve affrontare un imprevisto. Questo impedimento di solito è un altro personaggio, ma potrebbe anche essere la natura o la società stessa. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- <b>dettagli specifici </b>che rendano la storia più concreta, tangibile al lettore, diversa da qualsiasi altra esposizione. L'effetto che cerchiamo è convincere il lettore che sappiamo di cosa stiamo parlando. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- una <b>prosa credibile</b>, adatta al tipo di storia che stiamo scrivendo, che risucchi il lettore in un sogno da cui non si sveglierà fino all'ultima pagina. </span>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-25017254731628972082017-06-06T10:23:00.000-07:002018-05-28T03:39:10.640-07:00Niente più sogni nel cassetto!<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Bentrovati miei cari,</span><br />
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">sono mesi che non aggiorno il blog, scusate se sono sparita. Credetemi, vi penso sempre e quando posso passo a leggervi, anche se ho smesso di commentare. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Alcuni di voi mi hanno scritto e-mail della serie "Sei ancora viva?!?" </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Vi ringrazio dei vostri pensieri. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono viva, sì, e sono ancora qui, tra i boschi canadesi, dove ci siamo salutati l'ultima volta. I cerbiatti (vi ricordate Curiosini e Cretinetti?) vagano in giardino come sempre, i colibrì vengono a bere l'acqua zuccherina, gli scoiattoli fanno capolino dalle finestre. Tutto è uguale, eppure la mia vita è completamente, totalmente, indietro-non-si-torna, diversa.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Alcuni avranno già indovinato... specialmente chi ci è passato e sa cosa significa non avere più vita propria... dormire a intervalli di due ore... farsi la doccia solo quando piove... guidare a vuoto nella notte alla ricerca di cinque minuti di silenzio... </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Esatto! Sono diventata mamma! </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sogno numero uno: fuori dal cassetto!</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Chi avrebbe mai detto che il mio amore per l'oceano e l'indipendenza mi avrebbe portato a innamorarmi e formare una famiglia? È stata dura ma d</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">opo tanta attesa, paura e lacrime, la nostra "little warrior" è arrivata portando con sé una carica di pura vita all'ennesima potenza. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Io e il buon Neil siamo drogati d'amore e sfinitezza, sorriso ebete e incredulità.</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La piccola si chiama Luna Scout Ward e ha quasi tre mesi. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In Italia pochi hanno il secondo nome ma nei paesi anglosassoni è quasi obbligatorio.</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il nome Luna l'ho scelto io, mi piace perché è facile da pronunciare sia in inglese che in italiano, odio i nomi complicati che richiedono di fare lo spelling ogni volta. Qui tutti sanno che Luna è "the roman goddess of the moon" e così non ci complichiamo la vita. L'idea arriva da un cuscinetto ricamato regalatomi da mia madre che dice "Punta sempre alla luna, mal che vada avrai camminato tra le stelle". Inoltre Luna Lovegood è il mio personaggio femminile preferito di Harry Potter. Anche il nome Scout ha un riferimento letterario: è la protagonista di "To kill a mockingbird" ("Il buio oltre la siepe") </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">e il buon Neil l'ha scelto perché significa "esploratrice", perfetto per la vita girovaga che sogniamo di fare, salute permettendo.</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> Con un nome così, finirà per fare l'astronauta!</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hQ66Mp1vwlU/WTWaVEdv_HI/AAAAAAAACGU/OXAwdiMAwrMP7zoimmL75TXd2GxDF2LxgCLcB/s1600/IMG_5895.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="371" data-original-width="532" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/-hQ66Mp1vwlU/WTWaVEdv_HI/AAAAAAAACGU/OXAwdiMAwrMP7zoimmL75TXd2GxDF2LxgCLcB/s320/IMG_5895.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quest'anno anche un altro traguardo è stato raggiunto. Due giorni dopo la data prevista per il parto, gonfia come un cocomero troppo maturo, barcollante e pericolante, ho affrontato un viaggio della misericordia per presentarmi al colloquio con il governo che attendevo, come sapete, da due lunghissimi anni. C'è di bello che nel vedermi così gravida nessun ispettore avrebbe potuto dubitare dei miei motivi per voler ottenere il permesso di residenza. Ora che ho tra le mie mani il visto posso finalmente andare e venire dall'Italia, l'esilio è finito. Sogno numero due: fuori dal cassetto!</span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dulcis in fundo, per fortuna è vero il detto che non c'è due senza tre: la <a href="http://www.goware-apps.com/non-torno-subito-lisa-agosti/">casa editrice digitale</a> a cui avevo spedito il mio romanzo tre mesi fa mi ha scritto la settimana scorsa dicendosi interessata a pubblicarmi! </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> Sogno numero tre: fuori dal cassetto!</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Come sapete questo è un progetto che coltivo da tre anni e sono felice di essere stata accettata al primo colpo dall'unica casa editrice a cui ho spedito il romanzo. Sta a dimostrare la mia teoria che se si sceglie bene e realisticamente a chi spedire il proprio lavoro si possono evitare anni di attesa e rifiuti. Per gli amanti del fai-da-te, ci tengo a precisare che non sono contraria all'auto-pubblicazione ma al momento non ho nemmeno il tempo di lavarmi i denti, non riuscirei proprio a dedicarmi all'auto-promozione. Inoltre sarà interessante lavorare con una editor professionista: anche se ho fatto del mio meglio in corso di revisione, sono certa che il mio romanzo migliorerà visibilmente dopo esser stato passato al setaccio da un'addetta ai lavori.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ora mi servono nuovi sogni... ho una lista infinita di libri che vorrei leggere e un paio di idee per il prossimo romanzo, che vorrei scrivere mentre visitiamo l'America Centrale a bordo di una barca a vela... ma per ora mi accontento di manuali sull'allattamento, poppate e pannolini!</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E voi, quali sogni avete realizzato quest'anno? E quali sono in corso d'opera?</span><br />
<br /></div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com54tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-77725165239821091732016-11-10T22:09:00.001-08:002016-11-10T22:11:33.165-08:00È disordine la parola d'ordine?<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Conoscete quel detto inglese?</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-bBQ9SU0t5zE/WCTI3dQLcQI/AAAAAAAAB-w/txjT-09EQCQzQBGnm7XizE1GO06WVVtNQCLcB/s1600/image.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="83" src="https://2.bp.blogspot.com/-bBQ9SU0t5zE/WCTI3dQLcQI/AAAAAAAAB-w/txjT-09EQCQzQBGnm7XizE1GO06WVVtNQCLcB/s200/image.jpeg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Significa, letteralmente, "abbraccia il disordine". Mi sento proprio così in queste giornate post-elezioni, in cui il sito dell'immigrazione canadese è in tilt per le troppe richieste d'ingresso al paese da parte dei cittadini statunitensi in fuga da Trump. Lungi da me intavolare una discussione politica... ne parlo perché la questione mi riguarda personalmente. Da tredici mesi ormai aspetto pazientemente che mi arrivi il visto di residenza e temo che questa invasione possa creare ritardi e singhiozzi per chi è già stato educatamente in fila ad aspettare il proprio turno come me. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Cosa ne sarà del mio visto? E del mio futuro? Ha senso che me ne preoccupi o sarà meglio fare spallucce e lasciare che il mondo vada come vuole? </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Accettare il disordine delle cose è la ricetta per vivere meglio? O è proprio per questo motivo che il mondo va a rotoli?</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ha ragione John Lennon quando dice che "<b>la vita è ciò che ti succede mentre fai altri progetti</b>" o dobbiamo seguire la lezione di Confucio che "<b>il successo dipende dalla preparazione precedente, e senza una tale preparazione c'è sicuramente il fallimento</b>"?</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Spetta a noi ripristinare l'ordine?</span></h3>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Di sicuro la pensa così Marie Kondo, autrice del best-seller <i><a href="http://www.lafeltrinelli.it/libri/marie-kondo/magico-potere-riordino/9788867315192">Il magico potere del riordino</a> (2014).</i></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-MHFI-sW5e4c/WCVeLJ1B3_I/AAAAAAAAB_4/rFoxRsD3zqgyj_a1-LVfbPWw1DfOt6XEwCLcB/s1600/61VACw0CEgL.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-MHFI-sW5e4c/WCVeLJ1B3_I/AAAAAAAAB_4/rFoxRsD3zqgyj_a1-LVfbPWw1DfOt6XEwCLcB/s320/61VACw0CEgL.jpg" width="216" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nata e cresciuta in Giappone, Marie Kondo è sempre stata ossessionata dal sistemare le cose di casa, buttare il superfluo e organizzare quel che si possiede in modo che non dia fastidio e che non faccia perdere tempo. Ognuno di noi vive in case stracolme di cose inutili e passa ore e ore a rassettare e lamentarsi di quello a cui è costretto a rinunciare perché costretto a dedicarsi al riordino. Il metodo messo a punto dalla Kondo promette di non dover mai più doversi dedicare alla confusione che si crea e ricrea in casa, grazie a una riorganizzazione definitiva basata su due punti chiave: buttare tutto quel che è di troppo e non ci regala più emozioni e organizzare quel che resta in modo pratico e funzionale. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Onestamente io credo che questa persona abbia dei problemi psicologici, quantomeno penso si possa dire che ha una personalità anale con tendenze ossessivo-compulsive. Da bambina, anziché lasciarle passare i pomeriggi a riordinare i campioncini di creme per il viso nei cassetti del bagno, i suoi genitori avrebbero potuto coinvolgerla in giochi coi fratelli o mandarla al dopo scuola. Per fortuna, anziché sviluppare deviazioni che ne inficiassero le competenze sociali, la piccola Marie ha trasformato la sua idiosincrasia in una professione e ne è diventata una maestra riconosciuta a livello mondiale.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ha ragione Marie Kondo? Personalmente, io amo aprire un cassetto e trovare un cimelio storico dei miei viaggi a cui non pensavo da anni, mi è capitato proprio ieri, con il coltellino da immersioni che mi ha regalato il mio amico <a href="https://soundcloud.com/sarco-o">dj Sarc:o</a> nel 2011 quando si è trasferito nel mio appartamento di Reggio Emilia perché io partivo per andare a vivere in Messico. Mi è bastato vedere il coltello, che non ho mai usato ed è pure un po' arrugginito, per riprovare la tristezza dell'arrivederci alle porte del Natale e l'entusiasmo della partenza accompagnata da zaino e hoola-hoop. Sono ben contenta di possedere questo inutilissimo coltellino da immersioni e non lo butterei per niente al mondo. Vale più di mille fotografie. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">È disordine la parola d'ordine?</span></h3>
</div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Credete sia vero che l'universo ci manda dei messaggi mirati, come sosteneva <i><a href="http://www.corbaccio.it/generi/narrativa_generale/la_profezia_di_celestino_9788863808247.php">La profezia di Celestino</a> </i>di James Redfield<i> (1993)</i>? </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-yIKecG8pih4/WCVeeSgQcdI/AAAAAAAAB_8/Y9KJGR7_bK8GcECHOzpDPibfODLtEud4gCLcB/s1600/Profez1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-yIKecG8pih4/WCVeeSgQcdI/AAAAAAAAB_8/Y9KJGR7_bK8GcECHOzpDPibfODLtEud4gCLcB/s320/Profez1.jpg" width="216" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se ricordo bene, la prima illuminazione parlava proprio di improvvise coincidenze e incontri predestinati. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Credo me ne sia capitata una la settimana scorsa, quando la mia amica maestra Monica mi ha scritto per chiedermi se conoscessi la <b>libreria Mac Leod's </b>di Vancouver e poco dopo, mentre andavo a trovare un amico in macchina, ci sono passata davanti. Si trova all'angolo tra due strade trafficate, a pochi passi da China Town, con un sobrio ingresso da negozietto inglese, senza fronzoli. Non l'avrei mai notata se non fosse stato per Monica.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-z7A6gWHwgVk/WCTSex2BHYI/AAAAAAAAB_A/epFTMY1HZwgQrLjIXM10igDIVLpDry9tQCLcB/s1600/IMG_4810.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://3.bp.blogspot.com/-z7A6gWHwgVk/WCTSex2BHYI/AAAAAAAAB_A/epFTMY1HZwgQrLjIXM10igDIVLpDry9tQCLcB/s400/IMG_4810.JPG" width="400" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'interesse per questo negozio nasce da un racconto del libro </span><i style="font-family: verdana, sans-serif;"><a href="http://www.lafeltrinelli.it/libri/gianrico-carofiglio/passeggeri-notturni/9788806229344">Passeggeri Notturni</a> (2016) </i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">in cui Gianrico Carofiglio parla di questo mistico luogo in cui i libri giacciono accatastati ovunque, senza alcun apparente ordine o senso.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Wn9A9U3XI8M/WCTTfJ9FqPI/AAAAAAAAB_E/oa6NL3zcklcjjXVYrZxkECKBOsE0sM5_QCLcB/s1600/IMG_4812.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-Wn9A9U3XI8M/WCTTfJ9FqPI/AAAAAAAAB_E/oa6NL3zcklcjjXVYrZxkECKBOsE0sM5_QCLcB/s400/IMG_4812.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-WWyE54PRDcY/WCTTfTMc-8I/AAAAAAAAB_I/UAdTIbCQYwIeN0gQyv0MNawf7zBhfdKUgCLcB/s1600/IMG_4814.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-WWyE54PRDcY/WCTTfTMc-8I/AAAAAAAAB_I/UAdTIbCQYwIeN0gQyv0MNawf7zBhfdKUgCLcB/s400/IMG_4814.JPG" width="300" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Confermo l'esattezza della descrizione. Entrata nel negozio, procedevo a passi felpati nel timore di causare un terremoto di saggezza. I testi erano stipati in ogni angolo e dove sembrava che il negozio terminasse c'era in realtà un altro, ancora più nascosto, anfratto, pullulante di titoli appena usciti, famosi, sconosciuti, bizzarri, o talmente antichi da non attentarsi a toccarli per paura di polverizzarli. Dietro una scrivania appena visibile stava tranquilla una ragazzina asiatica con cappellino di lana e occhialetti da Harry Potter e un signore distinto molto anglosassone impegnato in una conversazione telefonica di lavoro. Il buon Neil e io ci siamo subito persi di vista, ingolfati da questa assurda biblioteca senza indice, per ritrovarci faccia a faccia venti minuti dopo, quasi sorpresi di trovarci lì, con un sorrisone da orecchio a orecchio e una pila di libri scelti a caso tra le braccia (entrambi siamo sostenitori della teoria che i libri più belli siano quelli che ti chiamano a sé per nessuno motivo particolare). Eccone alcuni.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-kflJZpzP7QI/WCVY1YXgomI/AAAAAAAAB_o/tgtmtVMTHcgGsoFNgG_xBiweQI2zNgpzgCLcB/s1600/IMG_4825.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://3.bp.blogspot.com/-kflJZpzP7QI/WCVY1YXgomI/AAAAAAAAB_o/tgtmtVMTHcgGsoFNgG_xBiweQI2zNgpzgCLcB/s320/IMG_4825.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-ejksx2WqeA0/WCVY1QJ4QsI/AAAAAAAAB_k/fJ2v5RJ_8OYoiQlfCfItfKY6V8y_3quQQCLcB/s1600/IMG_4826.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-ejksx2WqeA0/WCVY1QJ4QsI/AAAAAAAAB_k/fJ2v5RJ_8OYoiQlfCfItfKY6V8y_3quQQCLcB/s320/IMG_4826.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-5sB5QTdceiY/WCVYoyb7TXI/AAAAAAAAB_g/aSAJ0tQqVmg6JAkYhUC1FpoazVc8zcCPACLcB/s1600/IMG_4815.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-5sB5QTdceiY/WCVYoyb7TXI/AAAAAAAAB_g/aSAJ0tQqVmg6JAkYhUC1FpoazVc8zcCPACLcB/s320/IMG_4815.JPG" width="240" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I poemi scritti dai gatti non li ho comprati alla fine ma è stata dura rinunciare all'acquisto... senza farmi vedere, li ho infilati tra il Paradiso di Dante e Chuck Palahniuk, contando di tornare tra qualche mese a controllare che siano ancora lì. Chissà che non tornino al loro posto, in bilico sul primo panchetto a destra del quarto anfratto di sinistra verso lo stanzino dello staff (anche quello, ovviamente, stipato di libri dal pavimento al soffitto). A quanto pare, nutro ancora la speranza che ci sia un qualche tipo di posto giusto, non importa secondo quale logica, per qualsiasi cosa a questo mondo.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La visita al Mac Leod's ha suscitato in Gianrico Carofiglio un'interessante riflessione, a sostegno della teoria che l'entropia sia l'unico futuro possibile. Cita <i>La forza del disordine</i> <i>(2007)</i>, di<i> </i>Abrahamson e Freedman, in cui si sostiene che l'ordine e la pianificazione spesso producono più danni che benefici e che troppo spesso al giorno d'oggi l'ordine è divenuto un fine piuttosto che un mezzo. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-epjwR3QiGws/WCVfYnDw_vI/AAAAAAAACAE/9LBLQDj5hWsbqcqKHHcbdfJhG6K8gSnLgCLcB/s1600/41FdhfwelFL._BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-epjwR3QiGws/WCVfYnDw_vI/AAAAAAAACAE/9LBLQDj5hWsbqcqKHHcbdfJhG6K8gSnLgCLcB/s1600/41FdhfwelFL._BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Così conclude Carofiglio: </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><br /></i></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Quando veniamo travolti dall'ansia per le nostre scrivanie e le nostre case disordinate non è tanto perché il disordine ci crea dei veri problemi, ma solo perché supponiamo che dovremmo essere più ordinati e organizzati.</i></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Molto vero, mi sono detto dopo aver riletto qualche pagina di quel libro. Poi ho dato un'occhiata alla mia scrivania, che oggi avevo deciso di mettere definitivamente a posto (prendo questo tipo di decisioni definitive diverse volte al mese), ho ricordato una celebre frase attribuita a Albert Einstein - "Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa è segno, allora, una scrivania vuota?" - e, di ottimo umore, me ne sono andato a passeggiare sul lungomare.</i></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E voi, da che parte state? </span></div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com51tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-53565675365415463712016-08-15T11:20:00.001-07:002016-08-15T11:27:26.590-07:00Al festival delle arti scritte - 2016<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Anche quest'anno ho partecipato al <a href="http://www.writersfestival.ca/">Festival of the Written Arts</a> organizzato nel paesino di Sechelt, sulla Sunshine Coast del British Columbia.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Tre giorni di eventi, una ventina di autori, rigorosamente canadesi, che leggono le loro opere e poi firmano i libri per gli spettatori. Quest'anno l'ospite più famoso era <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Lawrence_Hill">Lawrence Hill</a>, autore del best-seller <i><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/The_Book_of_Negroes">The book of negroes</a> </i>(2007). Non ho trovato una traduzione italiana, correggetemi se invece esiste. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-y2YhYFO9SFY/V7IHO55Rj9I/AAAAAAAAB8M/6l7o6sNgDCUd-HR1Xgjxo0Kna1gTRyIPgCLcB/s1600/download.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-y2YhYFO9SFY/V7IHO55Rj9I/AAAAAAAAB8M/6l7o6sNgDCUd-HR1Xgjxo0Kna1gTRyIPgCLcB/s320/download.jpeg" width="277" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La parola contenuta nel titolo è razzista, proprio come in italiano (non voglio ripeterla perché temo che i motori di ricerca mi mandino spettatori poco graditi). L'autore l'ha scelta per sottolineare come alla fine del 1700 ci si riferisse alle persone di colore con questo termine. Il titolo infatti è il nome di un documento storico della marina britannica del 1783, in cui sono nominate 3000 persone di colore al servizio del Re durante della guerra a cui veniva garantito il passaggio da Manhattan al Canada. (Per chi non lo sapesse, allora come adesso, il Canada era il miraggio, il paradiso, il rifugio dei pacifisti e dei perseguitati americani). </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La protagonista del libro, Aminata, personaggio non reale ma estremamente realistico, strappata al suo villaggio africano all'età di 11 anni e venduta come schiava dopo aver visto uccidere suo padre, deve riuscire a entrare nella lista dei nomi su quel documento per ottenere la libertà. È lei stessa che ci racconta la sua triste e difficile vita, stupita di essere sopravvissuta fino alla terza età.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Lo so, è un libro lungo e in inglese, ma se ve la sentite di fare lo sforzo, Aminata vi conquisterà a pagina 2 e vi accompagnerà passo passo nella lettura.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-PrZJct_EknQ/V7IJP3ifjnI/AAAAAAAAB8k/4ruGZArCz1APBfgzyKPSiMMtLzQ_yzMZwCLcB/s1600/lawrence-hill.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-PrZJct_EknQ/V7IJP3ifjnI/AAAAAAAAB8k/4ruGZArCz1APBfgzyKPSiMMtLzQ_yzMZwCLcB/s400/lawrence-hill.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'autore del libro, Lawrence Hill, ha accettato che il libro fosse trasformato in una mini-serie televisiva, ma a quanto pare non si è montato la testa, infatti lo scorso martedì, arrivando alla cena organizzata per i volontari del festival, me lo sono trovata davanti, in compagnia di sua figlia. Mi ha fatto un sacco di domande sul mio romanzo e sui miei viaggi e ha approvato l'idea di scrivere delle mie avventure tramite personaggi di fiction. Come potete immaginare, ho gongolato tutta sera.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Gli altri eventi del festival a cui ho partecipato non mi hanno entusiasmato come gli anni precedenti, in genere preferisco autori che parlano delle loro storie piuttosto che quelli che leggono dai loro libri e questa volta mi sono capitati molti lettori. Fatico a seguire i testi in inglese senza averli sotto mano, la mia attenzione uditiva non è sviluppata come quella visiva. C'è stata comunque qualche chicca che val la pena raccontarvi.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-woQxc39MTEw/V7IJPsmhrjI/AAAAAAAAB8Y/PL4LR2k0xKsu7bVL4wOrKghWn25wScA7ACEw/s1600/download%2B%25281%2529.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="185" src="https://4.bp.blogspot.com/-woQxc39MTEw/V7IJPsmhrjI/AAAAAAAAB8Y/PL4LR2k0xKsu7bVL4wOrKghWn25wScA7ACEw/s320/download%2B%25281%2529.jpeg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="http://anakanaschofield.com/">Anakana Schofield</a>, autrice di <i><a href="http://anakanaschofield.com/malarky/">Malarky</a> </i>(2012), è diventata famosa col suo primo romanzo per la sfacciataggine del suo stile. Il titolo, <i>Malarky,</i> è intraducibile ma più o meno significa sciocchezza, cazzata inutile. È il termine che Sheldon di <i>Big Bang Theory</i> usa per descrivere le premonizioni della veggente che gli predice il futuro, per farvi capire. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il pubblico ha apprezzato la crudezza di linguaggio e Anakana ha deciso di trasformare <i>Malarky</i> nel primo di una serie di quattro libri, di cui per ora ha scritto solo il secondo, <i><a href="http://anakanaschofield.com/martin-john/">Martin John</a> </i>(2015), la storia di un uomo sessualmente deviato e del suo rapporto con la madre morente. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dissacrante, è il primo aggettivo che mi viene in mente pensando a questa autrice, che si è presentata dicendo di essere recentemente entrata in menopausa e ha letto un passaggio del suo romanzo in cui si ripete una trentina di volte la parola più volgare e offensiva del vocabolario inglese (avete capito, no? Fa rima con <i>ant</i>). Alla faccia di chi dice che tutto è già stato detto e scritto.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-7yqz5PM5R0U/V7IJPqUHdxI/AAAAAAAAB8g/YOaWlTxkQAs9Vi9fE5A7h1w2QqrmYj4TwCEw/s1600/eafcb97d30feffd85979be1ea77e0511_400x400.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-7yqz5PM5R0U/V7IJPqUHdxI/AAAAAAAAB8g/YOaWlTxkQAs9Vi9fE5A7h1w2QqrmYj4TwCEw/s320/eafcb97d30feffd85979be1ea77e0511_400x400.jpeg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><a href="https://twitter.com/guygavrielkay"><br /></a></i></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><a href="https://twitter.com/guygavrielkay">Guy Gavriel Kay</a> </i>ama twittare e seguirlo è un piacere perché sa far ridere con brevi scherzi sugli eventi del giorno. I suoi innumerevoli romanzi sono tutti basati su eventi storici, visti tramite gli occhi di persone comuni, più un pizzico di magia. Da Istanbul all'antica Cina ai predatori dell'Adriatico questo autore conosce molto bene la storia del periodo che narra e la insegna senza che il lettore se ne accorga, preso com'è dalle peripezie dei personaggi. Di lui mi ha colpito soprattutto una riflessione su come, seppur studiando varie epoche e luoghi disparati, abbia trovato gli stessi desideri e le stesse necessità negli esseri umani: cibo, riparo, amore, sicurezza, protezione dei figli.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-mws9NEJyjpc/V7IJPk12KaI/AAAAAAAAB8c/wSVuo4GbqhsmflYt5UfJbGtSskqxaPoDACEw/s1600/Endicott_Close_to_Hugh_FEAT_A.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://3.bp.blogspot.com/-mws9NEJyjpc/V7IJPk12KaI/AAAAAAAAB8c/wSVuo4GbqhsmflYt5UfJbGtSskqxaPoDACEw/s320/Endicott_Close_to_Hugh_FEAT_A.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E su quest'onda filosofica, chiudo con un commento di <a href="http://marinaendicott.com/">Marina Endicott</a>, autrice di <i><a href="http://marinaendicott.com/books/close-to-hugh/">Close to Hugh</a> </i>(2015), libro nato dalla constatazione delle seguenti quattro verità assolute:</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">1. La sofferenza è parte intrinseca della vita umana.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">2. Esistono cause specifiche che provocano la sofferenza.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">3. Le cause della sofferenza possono essere rimosse.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">4. Semplici percorsi portano alla rimozione delle cause della sofferenza.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Detto questo... dove sono i segnali stradali in grado di guidarci lungo questi percorsi? Come si può tornare interi dopo essere finiti in pezzi? Come si sconfigge la morte?</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se il libro risponde davvero a queste domande, sarà una lettura interessante! Vi terrò informati. Per ora...</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Buon ferragosto a tutti!</span>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-50954059521351647552016-07-21T11:59:00.000-07:002016-07-21T11:59:49.434-07:00Chi popola la mia mente?<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A questo meme hanno partecipato:</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://inchiostrofusaedraghi.blogspot.ca/2016/06/chi-abita-nella-testa-di-tenar.html">Tenar</a></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://appuntiamargine.blogspot.ca/2016/06/inside-chiara-il-guru-e-altra-gentaglia.html">Chiara</a></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.webnauta.it/wordpress/dove-nascono-le-storie/">Barbara</a></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-J2xFSi89HwY/V5EaoIWa-sI/AAAAAAAAB7s/wBG9GAvdu4ALxLI_TRLH2ruVtU01k5mFQCLcB/s1600/Mother-Emotions.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="https://2.bp.blogspot.com/-J2xFSi89HwY/V5EaoIWa-sI/AAAAAAAAB7s/wBG9GAvdu4ALxLI_TRLH2ruVtU01k5mFQCLcB/s400/Mother-Emotions.png" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I personaggi che abitano nella mia testa sono seduti alla consolle in pieno stile <i>Inside out</i> e si danno il cambio a seconda del tempo atmosferico, del ciclo lunare e della mia posizione cosmica (nel senso di dove mi trovo nel mondo, non dell'oroscopo).</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In genere, quando sono in movimento, al volante siede <span style="color: #c27ba0;">Biancaneve</span>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lei ama la natura, i cerbiatti, i procioni, gli uccellini, il cielo blu, il caldo afoso e il mare con le onde. Passeggia sulla spiaggia canticchiando allegramente mentre l'universo le risponde con messaggi di peace & love. Libera e felice, se ne frega della carriera, dei soldi, dei notiziari. Lei non sa che esiste il lato scuro della luna.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Purtroppo gli incidenti son frequenti e quando deve fare i conti con la vita vera Biancaneve si trasforma nella <span style="color: #8e7cc3;">Strega cattiva</span>. Lei è figlia unica, viziata, presuntuosa, permalosa, impaziente e un po' zitella. Si inviperisce quando il traffico non la lascia passare, come osano? Miseri pezzenti. Non sanno chi sono io? Quando il governo non rilascia il visto, quando il sistema sanitario nazionale canadese non copre le spese mediche, quando il proprietario della casa decide di vendere costringendola a traslocare, lei si I-N-C-A-Z-Z-A. Non le importa affatto dei milioni di persone rifugiate o senza tetto o costrette all'ospedale. Lei vuole tutto subito e lo vuole servito sul piatto d'argento del servizio buono.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quando qualcosa va per il verso giusto, la strega cattiva si acquieta e per qualche ora <span style="color: #f1c232;">Cucciola</span> esce a giocare. Lei è la fanciullina, la Lisa bambina, quella che salta nelle pozzanghere e non sente la pioggia, quella che fa a cuscinate, brinda alla vita e mangia la pizza, perché magari stavolta riesco a digerirla bene... </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Peccato che l'età avanza e l'ernia iatale incombe, meglio filare prima che la pizza si pianti e <span style="color: #cc0000;">Brontola</span> arrivi in consolle. Stava dormendo, lei, non voleva doversi alzare, non voleva parlarvi, né vedervi, se fosse per lei non staremmo manco qui a scrivervi. No, non vuole giocare, non vuole camminare, non vuole prendere il bicarbonato. Vuole tornare all'età d'oro della giovinezza, della spensieratezza e del fancazzismo, ma non si può, e allora almeno bisogna vivere una vita straordinaria e far sì che ogni giorno valga la pena esser vissuto. Non c'è tempo da sprecare. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Chiamate <span style="color: #3d85c6;">Dotta</span>, che firmi i nuovi appelli di Amnesty International e faccia qualche piano diabolico per salvare il mondo scrivendo libri sulla emancipazione femminile o almeno che paghi le bollette, che qualcuno deve pur farlo.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ah, bollette. La parola magica per far uscire allo scoperto <span style="color: #6aa84f;">Pisola</span>. Telecomando, Netflix, in fondo, domani è un altro giorno. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- E quel bottone rosso col vetro di protezione sulla consolle? A cosa serve? </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Eh, in caso di emergenza, arriva lei... <span style="color: #b45f06;">Panica</span>... ma quella non scrive, non pensa proprio. Corre avanti e indietro come una gallina sgozzata, con le mani nei capelli, gridando oddio moriremo tutti... però non dura tanto. Basta comprarle il gelato, una bottiglia di vino, magari tre o quattro libri online, che si acquieta. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Panica? Non l'ho mai sentita nominare, non mi pare che ci fosse nella storia originale. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- L'hanno aggiunta nella versione moderna della consolle. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- E a cosa serve? </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- A far girare l'economia. </span>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-28647486883740201812016-07-06T19:18:00.001-07:002016-07-06T19:18:52.266-07:00È ora di mettere il punto.<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Amici di blog! Non andate in vacanza senza passare a salutarmi!</span><div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho leggiucchiato un po' in giro e sono molto gelosa dei vostri lugli e agosti in montagna o in ammollo.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vi auguro serenità, divertimento e tante ore da scribacchini!</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per quanto mi riguarda, ho mantenuto la parola data quando ho sospeso l'appuntamento settimanale col blog per dedicarmi completamente al libro. Mi siete mancati ma non ho sprecato tempo e sono pronta a mettere il punto al romanzo. </span></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-nE1wPcKw3II/V327fMSIG2I/AAAAAAAAB6Y/aJd-Bvg_6Fkh18v8YVr4OAT0PYkrb0MPwCLcB/s1600/Wiz_oz_blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="193" src="https://4.bp.blogspot.com/-nE1wPcKw3II/V327fMSIG2I/AAAAAAAAB6Y/aJd-Bvg_6Fkh18v8YVr4OAT0PYkrb0MPwCLcB/s400/Wiz_oz_blog.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le ultime settimane sono state intense, ho dedicato alla revisione ogni momento libero, forte della consapevolezza che era quasi fatta. Mi sono alzata presto, ho messo da parte i videogiochi, ho rinunciato al bicchiere di vino all'ora di cena, mi sono addirittura data malata per non partecipare a un compleanno e stare a casa a scrivere (va beh, lo ammetto, non ci volevo andare proprio e ho usato il romanzo per mettere a tacere i sensi di colpa).</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La mitica Chiara Ferretti, autrice del disegno che campeggia sul frontespizio del <i>de agostibus</i>, si è già messa al lavoro per creare la copertina del libro. Incredibile donna, le ho detto quel che mi sarebbe piaciuto e lei, manco mi leggesse la mente, in poche settimane mi ha mandato la bozza che avrei disegnato io stessa, se non fosse che alla nascita si son dimenticati di darmi il gene del disegno. Riesco a malapena a tratteggiare un omino stilizzato. È un cane e un cavallo? Quattro zampe ci sono, la quinta speriamo che sia la coda, altrimenti sono guai.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Cinque volontari coraggiosi riceveranno la storia nei prossimi giorni e hanno giurato di essere crudelissimi nel riferirmi cosa ne pensano del libro, una volta finita la lettura. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ci tengo a ringraziarli anticipatamente e pubblicamente. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Grazie a:</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<ul>
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Monica Verzelloni (maestra di scuola elementare, perfetta con la penna rossa in mano).</span></li>
</ul>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<ul>
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Bruno Agosti (lui non si è offerto, ma in quanto papà non ha diritto di scelta).</span></li>
</ul>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Chiara Casotti (giornalista e avvocatessa, in carico di controllare soprattutto eventuali baggianate legali).</span></li>
</ul>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<ul>
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Benzi nella casetta gialla (persona dal cuore grande e generoso che non ha idea del guaio in cui si è cacciata).</span></li>
</ul>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<ul>
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Elisa Borciani (copywriter, autrice di "</span><a href="http://gretaparlante.blogspot.ca/" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Greta Parlante</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">" e in uscita a breve con il secondo romanzo. Non sa ancora di essersi offerta volontaria ma in quanto migliore amica perde anche lei il diritto ad avere un'opinione in merito).</span></li>
</ul>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se per caso tra voi ci fosse qualche masochista con un buchetto di tempo estivo io vi aggiungerei molto volentieri alla lista, altrimenti ricordate che prima o poi riuscirò a rifilarvi il libro comunque. Buahahahaha (risata diabolica).</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ora vi lascio, devo mettermi a studiare quelle simpatiche questioni di <i>font</i> e <i>format</i> che sono riuscita a evitare fino ad ora. Si accettano suggerimenti su come si crei un pdf, un MOBI e mostri simili.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Buona estate! Ogni tanto mandate una e-cartolina per dir che state bene!</span></div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-390180101017470012016-05-18T09:27:00.001-07:002016-05-18T09:27:11.122-07:00Il deserto sul lago<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono in vacanza. Dalla sala vedo le onde che increspano il lago, il pratino all'inglese, il patio assolato mosso da una brezza fresca e i miei piedi, per aria, su una poltrona di pelle nera morbida. Proprio come quelle di Joey e Chandler, vi ricordate? Basta un semplice tocco per trovarsi sdraiati e avviluppati in un tenero abbraccio. Se sparisco a metà frase, non preoccupatevi, mi sarò sicuramente addormentata.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-k0tP1ayjlVQ/Vzu1AJii67I/AAAAAAAAB4s/IR-AYat63KEVL2FgWwBkX4otPr7bPfloQCLcB/s1600/Screen%2BShot%2B2016-05-17%2Bat%2B17.18.46.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-k0tP1ayjlVQ/Vzu1AJii67I/AAAAAAAAB4s/IR-AYat63KEVL2FgWwBkX4otPr7bPfloQCLcB/s400/Screen%2BShot%2B2016-05-17%2Bat%2B17.18.46.png" width="315" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Fuori</span></td></tr>
</tbody></table>
<br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-8z_qRzWJrag/Vzu2d0KSl6I/AAAAAAAAB48/JC8VzA_PC0EM2QNY1htBITzGM2xQpJt4ACLcB/s1600/1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-8z_qRzWJrag/Vzu2d0KSl6I/AAAAAAAAB48/JC8VzA_PC0EM2QNY1htBITzGM2xQpJt4ACLcB/s400/1.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dentro</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Mi </span><span style="font-family: verdana, sans-serif;">trovo nel deserto di Osoyoos, 400 km a Est di Vancouver, al confine con gli Stati Uniti. Anzi, SUL confine. Ieri mentre camminavo sul lungo lago la compagnia telefonica mi ha mandato un messaggio che diceva "Welcome to the USA"! Mi sono affrettata a fare dietro front, ma se il Canada dovesse darmi l'espatrio, ora ho un piano B!</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Quando sono arrivata nel deserto di Osoyoos ho notato subito un fatto curioso.</span><span style="font-family: verdana, sans-serif;"> </span><span style="font-family: verdana, sans-serif;">C'è l'acqua, tanta acqua, tanto verde, lunghe file di vigneti, ovunque, oasi sparse di pace e tranquillità, ma di dune di sabbia, neanche l'ombra. </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-RxiHp2wSMUY/VzyMu3hblxI/AAAAAAAAB5M/8d09sQ8I8W8M2R79PqJxa51AQZkn7qNKACLcB/s1600/osoyoos-bc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-RxiHp2wSMUY/VzyMu3hblxI/AAAAAAAAB5M/8d09sQ8I8W8M2R79PqJxa51AQZkn7qNKACLcB/s400/osoyoos-bc.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">fonte: http://www.alluradirect.com/osoyoos-bc.cfm</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il saggio Google mi spiega che Osoyoos, il cui nome significa "lingua di terra tra due laghi", è la punta settentrionale del Sonoran Desert, che sale dal Messico e dall'Arizona. A voler essere puntigliosi, le precipitazioni annuali in quest'area sono di qualche millimetro al di sopra del limite richiesto per definire l'area un vero e proprio deserto. Ora che lo so, posso mettermi il cuore in pace e godermi le placide onde e l'assaggio dei vini.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-F1JLDEK-rM0/VzyNVr2Vc0I/AAAAAAAAB5U/VB1le0pcEWY2fsQDNtdS8dyw5TATqv2wQCLcB/s1600/IMG_3913.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://3.bp.blogspot.com/-F1JLDEK-rM0/VzyNVr2Vc0I/AAAAAAAAB5U/VB1le0pcEWY2fsQDNtdS8dyw5TATqv2wQCLcB/s400/IMG_3913.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nk'Mip Desert Centre</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Z_h1nRpYGO4/VzyNVvetMvI/AAAAAAAAB5Y/BEqz9M1gsJ0AK7uO64Sh0cvnFY2WhQP4wCLcB/s1600/IMG_3903.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="301" src="https://1.bp.blogspot.com/-Z_h1nRpYGO4/VzyNVvetMvI/AAAAAAAAB5Y/BEqz9M1gsJ0AK7uO64Sh0cvnFY2WhQP4wCLcB/s400/IMG_3903.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nk'Mip Resort</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Come sono arrivata qui? È semplice. <a href="http://www.deagostibus.it/2015/12/gli-eventi-pseudo-traumatizzanti.html">Quando ho scoperto</a> che non potrò uscire dal paese per il prossimo (remoto) futuro, ho chiesto a Siri "qual è il posto più caldo del Canada?" e voilà, sette mesi dopo, eccomi qui a guardare le barchette e scrivervi delle mie avventure.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Non che la vacanza, in sé, sia avventurosa. Ci saranno dieci anime in tutto il paese e la parte più faticosa della giornata è la passeggiata, in ciabatte e senza borsetta. Gettarsi nel lago, quella sì, sarebbe una sfida rocambolesca, vista la temperatura dell'acqua, ma io ci ho infilato solo mezzo polpaccio prima di strillare come un pollo spennato e abbandonare l'idea.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Avventuroso, invece, è il progresso del mio romanzo, che scalpita come un toro davanti al <i>capote</i> e decide quando dormo e quando mangio. Il fatto che in questa stagione non venga mai buio, a cavallo del quarantanovesimo parallelo, fa incazzare ma aiuta. Alle quattro e un quarto, puntualmente, un raggio di sole mi perfora il lobo frontale, costringendomi all'insonnia. Ne approfitto per scrivere. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sento puzza di traguardo, anche se ci sono ancora tante piccole domande stronzette a cui devo rispondere prima di poter inviare il manoscritto a qualche beta-reader volenteroso. Tutto deve essere sensato, i personaggi devono essere coerenti a se stessi, la trama deve filare liscia e il ritmo di ogni scena deve andare a tempo col ritmo generale. I dialoghi vanno rivisti, le descrizioni lucidate, il finale deve provocare la pelle d'oca e </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">l'incipit va riscritto completamente, per la ventesima volta</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Peccato aver solo pochi pochi troppo pochi giorni per starmene qui a guardare le barchette. Vi vorrei tutti qui, a fare il barbecue e vedere chi ha il coraggio di buttarsi per primo in acqua. Potremmo discutere della <a href="https://michelescarparo.wordpress.com/2016/05/13/mi-ricordero-di-te-o-forse-no-si-aprono-le-danze/">gara di expedit</a> e delle nomination per il Liebster Award. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ringrazio moltissimo chi mi ha nominato quest'anno: <a href="http://liberamentegiulia.blogspot.ca/">Giulia Lù</a>, <a href="http://ilmondodimb.blogspot.ca/">Monica Brizzi</a>, <a href="http://blogdiunsolitario.blogspot.ca/">Mattia L</a>. </span><span style="font-family: verdana, sans-serif;">Scusate se non sono molto presente sul blog ma sarà un'estate frenetica e voglio tentare di finire il romanzo finché ho il tempo e le energie!</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un abbraccio dal "deserto" di Osoyoos! </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-rZY39QquDz4/VzyWLzxb2WI/AAAAAAAAB54/cKennyzfVaw56dAQofpo6zLqJQwt0jCFgCLcB/s1600/IMG_3951.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-rZY39QquDz4/VzyWLzxb2WI/AAAAAAAAB54/cKennyzfVaw56dAQofpo6zLqJQwt0jCFgCLcB/s400/IMG_3951.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Look out point</span></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-A_fJIULTQZ0/VzyTnYfwnqI/AAAAAAAAB5s/WExhIzLEUrYhwLfD3fcjdV7ZyyKq3fzlACLcB/s1600/IMG_0363%2B%25281%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-A_fJIULTQZ0/VzyTnYfwnqI/AAAAAAAAB5s/WExhIzLEUrYhwLfD3fcjdV7ZyyKq3fzlACLcB/s400/IMG_0363%2B%25281%2529.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Selfie col buon Neil</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-79157749222004691662016-04-14T18:01:00.002-07:002016-04-14T18:01:14.830-07:00Blog tour: Storia in sei parole<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Venghino, signori, venghino! Oggi ospitiamo il blog tour organizzato dal nostro secchione della classe, il famosisssimo Michele Scarparo del blog <i><a href="https://michelescarparo.wordpress.com/">Scrivere per caso</a>.</i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Autore di tante rubriche interessanti, Michele ha proposto ai soliti sospetti di cimentarsi nell'arduo compito di mettersi nei suoi panni, così che a noi non è rimasto che rimboccarci le maniche mentre lui se n'è andato in vacanza (non se le sta godendo, purtroppo, perché gli fischiano continuamente le orecchie, e se lo merita).</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se vi sentite chiamati in causa ma non trovate il vostro nome nel seguente elenco, siete ancora in tempo a mettervi in fila per farvi schiavizzare dallo Scarparo. Lo trovate <a href="https://michelescarparo.wordpress.com/about/">qui</a>.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ecco le puntate precedenti del blog tour:</span></div>
<div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<ul style="background-color: white; border: 0px; line-height: 23.996px; margin: 0px 0px 1.5em 3em; outline: 0px; padding: 0px; transition: opacity 0.3s linear; vertical-align: baseline;">
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: 0.3s linear , 0.3s linear; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.trentunodicembre.blogspot.ca/2016/04/thriller-parallattico-in-rosa.html">Marina (Il Taccuino dello Scrittore) – thriller paratattico</a></span></li>
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><a href="http://www.scrittiapenna.it/2016/04/storia-in-6-parole.html?showComment=1460473851282#c8504690959112985923">Simona (SCRITTI A PENNA) – una storia in sei parole</a></span></li>
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><a href="https://dadovestoscrivendo.wordpress.com/2016/04/08/acchiappami-pinocchio/">Helgaldo (da dove sto scrivendo) – acchiappami</a></span></li>
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><a href="http://appuntiamargine.blogspot.ca/2016/04/storia-in-sei-parole-tema-astrologico.html"><span style="border-color: initial; border-style: initial; font-style: inherit; font-weight: inherit; transition: color 0.3s linear, background-color 0.3s linear;">Chiara (Appunti a Margine)</span> – una storia in sei parole</a></span></li>
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><a href="https://ilibridisandra.wordpress.com/2016/04/13/lacchiappami-di-michele-con-sandra-e-brian/"><span style="border-color: initial; border-style: initial; font-style: inherit; font-weight: inherit; transition: color 0.3s linear, background-color 0.3s linear;">Sandra (ilibridisandra)</span> – acchiappami</a></span></li>
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="border-color: initial; border-style: initial; font-style: inherit; font-weight: inherit; transition: color 0.3s linear, background-color 0.3s linear;">Lisa (de agostibus)</span> – una storia in sei parole - eccoci!</span></li>
</ul>
<div>
<span style="font-family: trebuchet ms, sans-serif;"><span style="line-height: 23.996px;">E a breve sui vostri schermi:</span></span></div>
<div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: trebuchet ms, sans-serif;"><span style="line-height: 23.996px;"><br /></span></span></div>
<ul style="background-color: white; border: 0px; line-height: 23.996px; margin: 0px 0px 1.5em 3em; outline: 0px; padding: 0px; transition: opacity 0.3s linear; vertical-align: baseline;">
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="border-color: initial; border-style: initial; font-style: inherit; font-weight: inherit; transition: color 0.3s linear, background-color 0.3s linear;">Giulia Mancini (Liberamente Giulia)</span> – una storia in sei parole – 18 aprile</span></li>
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="border-color: initial; border-style: initial; font-style: inherit; font-weight: inherit; transition: color 0.3s linear, background-color 0.3s linear;">Seme Nero (Semi d’inchiostro)</span> – thriller paratattico – 20 aprile</span></li>
<li style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #3d85c6; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="border-color: initial; border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border-style: initial; font-style: inherit; font-weight: inherit; transition-duration: 0.3s, 0.3s; transition-property: color, background-color; transition-timing-function: linear, linear;">Barbara Businaro (Webnauta)</span> – acchiappami – 22 aprile</span></li>
</ul>
<h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 23.996px;">Storia in sei parole</span></span></h3>
</div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Siete pronti a giocare? Ecco le regole. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Avete sei parole, non una di più, non una di meno, per esprimere un concetto ispirato alla parola scelta per voi questa settimana.</span></div>
<div>
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; line-height: 1.714; margin: 1.5em 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: opacity 0.3s linear; vertical-align: baseline;">
<div style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; color: #444444; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Dicono che il primo sia stato Hemingway, per vincere una scommessa: «For sale: baby shoes, never worn» (Vendesi: scarpe per neonato, mai indossate). Di sicuro sei parole sono sufficienti a dipingere una storia. Persino un romanzo. Ma sono poche, dannatamente poche, e non è facile per nulla.</i></span></div>
<div style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se volete fare pratica prima di cimentarvi nella prova di oggi, <a href="https://michelescarparo.wordpress.com/storia-in-sei-parole/">q<span style="font-weight: inherit; line-height: 1.714;">ui trovate le altre puntate della rubrica</span></a> "Storia in sei parole".</span></div>
<div style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-weight: inherit;">La parola di oggi è </span><b><i>KINTSUGI</i></b><span style="font-weight: inherit;">.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-8QR-r-ktgPE/Vw0XN6kkX_I/AAAAAAAAB4Y/W3Rhwo9avpgkFjCkQWsoJwQ7rX5h77ntQCLcB/s1600/kintsugi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="234" src="https://2.bp.blogspot.com/-8QR-r-ktgPE/Vw0XN6kkX_I/AAAAAAAAB4Y/W3Rhwo9avpgkFjCkQWsoJwQ7rX5h77ntQCLcB/s320/kintsugi.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
</div>
</div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il <i>kintsugi </i>è la tecnica giapponese del rimettere insieme i cocci di un vaso rotto utlizzando una lacca collosa mischiata a polvere d'oro, d'argento o di platino. In questo modo, anziché gettar via un oggetto ormai inutilizzabile, se ne crea uno più forte e più bello. È una forma d'arte che parla direttamente alla mia anima fenice, che crede alla capacità di ogni essere umano di rinascere dalle proprie ceneri, di cadere e sapersi rialzare.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Da bravo banditore, comincio io: </span><b style="font-family: verdana, sans-serif;"><i>Colerò pepite salate quando saprò perdonarmi.</i></b></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Giocate con me?</span></div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com71tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-13189508449145536462016-04-08T20:51:00.000-07:002016-07-17T09:18:09.409-07:00Film per scrittori: 5 to 7POSTILLA DEL 19 GIUGNO 2016:<br />
RIP ANTON YELCHIN.<br />
<a href="http://www.tmz.com/2016/06/19/star-trek-anton-yelchin-dead/">UNA MORTE ASSURDA</a> LO RENDE MEMBRO DEL <i><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/27_Club">27 CLUB</a></i>.<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Vi è mai capitato di vedere un film e desiderare di poterlo leggere? </span><br />
<i style="font-family: verdana, sans-serif;"><a href="http://www.pensiericannibali.com/2015/07/5-to-7-un-film-da-vedere-rigorosamente.html">5 to 7</a></i><span style="font-family: verdana, sans-serif;"> sarebbe un libro bellissimo.</span><br />
<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-6mFY_WCCjPY/VwiOBDeyDvI/AAAAAAAAB4I/Ou-ePGKr1Ms8-THC1XBK9RPwHjkmTUDQg/s1600/download.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-6mFY_WCCjPY/VwiOBDeyDvI/AAAAAAAAB4I/Ou-ePGKr1Ms8-THC1XBK9RPwHjkmTUDQg/s320/download.jpeg" width="215" /></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'ho scelto tra le proposte di Netflix una sera, con aspettative talmente basse che non avrei potuto rimanere delusa. Ho tenuto il telecomando in mano, pronta a cambiare idea, per i primi quaranta minuti, poi mi sono arresa al fatto che, nonostante gli attori mediocri e la storia scontata, valesse la pena vedere l'intero film per appuntarmi alcune parti del copione, assolutamente geniale.</span><br />
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Lo scrittore e regista è tale Victor Levin, che finora ha solo scritto commediole romantiche, come questa, del resto. Il protagonista maschile è un giovane aspirante scrittore (Anton Yelchin) che si innamora di una donna francese sposata con due figli (la MILF per eccellenza, nonché Bond girl di <i>Skyfall</i>, Bérénice Marlohe). </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: red;"><b><br /></b></span></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: red;"><b>SPOILER ALERT.</b></span> </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Come vi potete immaginare, il giovane idealista perde la testa, tutti i soldi e alla fine anche la dignità, ma diventa uno scrittore di successo quando, finito l'amore, non gli resta altro che la pagina bianca per sfogare il suo dolore. Il film si intitola "Dalle 5 alle 7" perché la francesina e il marito hanno un accordo che permette loro di frequentare altre persone ogni giorno a quell'ora</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">... Bah. Contenti loro... Passiamo alle cose interessanti. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: red;"><b><br /></b></span></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: red;"><b>FINE SPOILER ALERT.</b></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il film comincia con un <i>incipit </i>dolce e potente.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La telecamera si sofferma sulle panchine di Central Park a New York, lasciando il tempo allo spettatore di leggerne le incisioni, mentre la voce fuori campo spiega che alcune delle scritte più belle della città di NY non si trovano affatto, come ci si potrebbe aspettare, sui libri, nei film o a teatro, bensì appunto sulle panchine del parco. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'effetto è forte, perché le incisioni parlano di storie d'amore, di guerra e di morte, che vanno dritte al cuore.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>"Read the benches and you'll understand </b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>enormous things happened in every life"</b></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-uLTMZo0lrsQ/Vvdk1d3Z-FI/AAAAAAAAB3s/9j7Xdjk6I0gaAD-avV3lEcPWQmm4pcskg/s1600/12797710_1734250840142962_686228089_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-uLTMZo0lrsQ/Vvdk1d3Z-FI/AAAAAAAAB3s/9j7Xdjk6I0gaAD-avV3lEcPWQmm4pcskg/s320/12797710_1734250840142962_686228089_n.jpg" width="320" /></a></div>
</div>
</div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"The beautiful Kate Kaurate, age 18</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">deserved so much and died so young</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I was so moved by you</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I would have done anything to save you"</span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il primo personaggio a essere presentato è LUI, che ogni giorno appende al muro le lettere di rifiuto da parte delle case editrici di ben dodici paesi, tra cui il famoso magazine New Yorker (cliché tipico americano). I genitori, preoccupati, vorrebbero che andasse all'Università, ma lui vuole fare lo scrittore a tutti i costi. Passa le sue giornate scrivendo, sognando storie e parlottando tra sé e sé, (vi sentite chiamati in causa?) finché per caso vede LEI. Attraversa la strada, fumano una sigaretta, si sorridono ed è amore. LUI non riesce più a scrivere, vive per LEI, pensa solo a LEI, fino a quando LEI gli spiega di esser sposata ma di avere due ore al giorno di libertà per frequentare chi le pare. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il marito, intanto, nelle sue due ore libere frequenta una famosa editor (non capita mai nella vita vera) e così LUI si trova anche l'agente. Incontro fortunato, no? </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ma del resto, come dice LUI, in New York non si è mai a più di venti piedi di distanza da qualcuno che si conosce o da qualcuno che si è destinati a conoscere. La editor non si fa crucci per il fatto che il suo amante sia sposato, anzi cerca di convincere LUI a godersi il momento, ché "<i>Life is a collection of moments and the idea is to have as many good ones as you can</i>. </span><i style="font-family: verdana, sans-serif;"><b>If you want to be a writer you can't have a mediocre life</b>. You have to swing from the heels</i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">". </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"<i>Swing from the heels</i>" è una metafora tratta dal gioco del baseball che, dice la editor, di solito piace molto agli scrittori. Io non l'ho capita, per cui se ne cogliete il senso vi prego di condividerlo nei commenti.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Tutto il film è puntellato di frasi bellissime e poetiche, che a volte LUI si segna per le sue storie, proprio come faremmo noi. E qui e là, si vedono altre panchine.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br class="Apple-interchange-newline" />"Want to hang out sometime outside of running?</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Kelly & John</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Married May 5, 2012"</span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-szWpR-oFlmE/VvdldMdaguI/AAAAAAAAB3w/lC1j4NqwbMU4SYeMXxrRY7hfpxBVIHucA/s1600/3a845185ce018e375a728dd7b72f1330.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-szWpR-oFlmE/VvdldMdaguI/AAAAAAAAB3w/lC1j4NqwbMU4SYeMXxrRY7hfpxBVIHucA/s320/3a845185ce018e375a728dd7b72f1330.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"I swear I think there is nothing but immortality!</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Penny M. Azar</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">1950-1995"</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Vi lascio con la frase finale del film, mi ha fatto riflettere e mi è tornata in mente parecchie volte. Usatela, se vi pare, come spunto di meditazione per la vostra giornata di scrittura:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>"Le storie più belle, qualsiasi esse siano, sono state scritte per un solo lettore"</b>.</span></div>
</div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-80634706296028075522016-03-20T21:26:00.001-07:002016-03-20T21:26:15.103-07:00AAA settantenne cercasi<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">La nascita di un personaggio</span></h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Chi scrive fiction sa quanto sia eccitante creare un nuovo personaggio. Se lo si inventa di sana pianta, nella mente iniziano a formarsi pochi, decisivi tratti del carattere, racchiusi in un corpo qualunque, di cui vediamo solo qualche lineamento sfocato. </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #3d85c6; font-family: verdana, sans-serif;">È uomo, basso, magro, italiano, anziano, furbo, impaziente, pericoloso.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Quando inseriamo il personaggio nella storia se ne cominciano a delineare meglio le caratteristiche, sia fisiche sia socio-psicologiche; sperimentiamo le sue reazioni facendolo interagire con gli altri caratteri, come in un teatrino di marionette.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #3d85c6; font-family: verdana, sans-serif;">È calvo, rachitico, raggrinzito, marito, padre, paesano, musicista, traditore.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Più dettagli inventiamo sulla storia del personaggio, più scopriamo da dove viene, che valori gli sono stati inculcati da bambino, quali esperienze di vita lo hanno segnato in modo indelebile; guardiamo impotenti la nostra marionetta tagliare i fili, le sue azioni e reazioni diventare personalizzate, abbandonando i cliché e i nostri progetti. Finalmente il personaggio diventa persona, con mille minime sfumature.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: verdana, sans-serif;"><span style="color: #3d85c6;">È gobbo, itterico, sdentato, rancoroso, religioso, disilluso, malato, solo.</span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I ruoli ora sono inversi, lo scrittore è umile servo e il personaggio scrive in prima persona. Per poterne esprimere i desideri dobbiamo identificarci con lui, avere il suo lessico, la sua educazione, i suoi valori, il suo temperamento. Se il personaggio è molto diverso da noi, identificarsi non è semplice, richiede molta ricerca, e tanto aiuto. E qui entrate in gioco voi.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Come lo vogliamo chiamare? Per ora, chiamiamolo Giorgio. Se non vi piace lo cambieremo.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Vi presento Giorgio</span></h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Giorgio cresce in una piccola città italiana del secondo dopoguerra. Immaginatevi un centro storico di ciottolato, con la chiesa, il municipio, il bar e le biciclette; le massaie a fare i lavori di casa, i contadini nei campi, i bambini che escono da scuola. </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Finite le elementari, Giorgio va a lavorare col padre, ma la sua vera passione è la musica. Grazie all'incontro con un buon maestro, Giorgio impara a suonare il violino; coi suoi primi risparmi compra lo strumento che porterà con sé fino alla tomba. </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5pwMkGt1bO8/Vu92PnzhqRI/AAAAAAAAB3Y/OePK0BQOQOMSEYwgCIN0vgJteqAV5rboA/s1600/brn_orchestra062510_127879a_8col.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="250" src="https://1.bp.blogspot.com/-5pwMkGt1bO8/Vu92PnzhqRI/AAAAAAAAB3Y/OePK0BQOQOMSEYwgCIN0vgJteqAV5rboA/s400/brn_orchestra062510_127879a_8col.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Non diventerà mai famoso, ma non è l'ambizione che guida i suoi passi. Giorgio suona ogni domenica in chiesa e proprio lì un semplice volto di ragazza gli ruba il cuore, spietato.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">La donna che riempie i suoi sogni è già promessa a un altro. Il desiderio impossibile lo corrode, lo isola, lo costringe all'immobilità, in attesa del prossimo incontro con l'amata, casta e irraggiungibile.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Quando la sorte si mette in mezzo, l'amore consumato distrugge le illusioni di Giorgio e lo costringe a partire, abbandonando le sue radici, portandolo a scoprire altri mondi, altre vite, per poi finire a morire di una malattia lenta e orribile, in un carcere di minima sicurezza, situato su un'isola oltreoceano.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Quel che Giorgio scrive è il suo testamento spirituale, in forma di diario, rivolto a nessuno in particolare, come un esercizio di memoria per liberarsi del tedio del cancro e della prigionia.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">AAA settantenne cercasi</span></h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Ho bisogno d'aiuto per scrivere il diario di Giorgio. Non so identificarmi con lui; è troppo difficile, nonostante lo conosca molto bene, scrivere i suoi pensieri. Ho bisogno di pensare come un uomo settantenne e solo voi potete aiutarmi.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Non conosco abbastanza bene la storia del nostro paese, dagli anni 40 agli anni 90, i libri di storia non mi bastano per entrare nel mondo di Giorgio bambino, ragazzo e infine adulto.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Devo respirare la sua stessa aria, muovermi nel suo ambiente, mangiare alla sua tavola. Ci sono tante domande che mi frullano in testa, eccone alcune:</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Anni 40-50: Come si vestiva per andare a scuola? Che giochi faceva coi compagni? Che ruolo aveva in famiglia, e come trattava i genitori? </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Anni 60-70: Come si vestiva per andare in Chiesa? Cosa pensava la gente delle star del cinema? Come si affrontavano i divorzi? Quali erano i sogni, le ambizioni di un giovane? Che musica si ascoltava?</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Anni 80-90: Cosa pensavano gli uomini delle donne? Come pensavano le donne? Quanto corte erano le gonne? Quando si è cominciato a parlare di Internet tra i non addetti ai lavori? </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Se fossi a Reggio andrei subito in biblioteca, so che troverei moltissimo materiale tra libri, foto e video, ma da qui non posso far molto. </span><span style="font-family: verdana, sans-serif;">Ho guardato qualche stralcio di film alla "Sapore di sale" su youtube e ho chiesto a Google di mostrarmi foto e testi inerenti alle parole chiave. Tanto per farci due risate, vi copio-incollo i testi dei primi due link trovati:</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #6a6a6a; font-family: arial, sans-serif; font-weight: bold; line-height: 18.2px;">CERCASI</span><span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; line-height: 18.2px;"> MODELLA SERBA </span><span style="background-color: white; color: #6a6a6a; font-family: arial, sans-serif; font-weight: bold; line-height: 18.2px;">SETTANTENNE </span><span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; line-height: 18.2px;">SDENTATA PER BOOK PUBBLICITARI DI POMPE FUNEBRI.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; line-height: 18.2px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; line-height: 18.2px;">Vedovo </span><span style="background-color: white; color: #6a6a6a; font-family: arial, sans-serif; font-weight: bold; line-height: 18.2px;">settantenne</span><span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; line-height: 18.2px;"> calvo, grandi baffi, </span><span style="background-color: white; color: #6a6a6a; font-family: arial, sans-serif; font-weight: bold; line-height: 18.2px;">CERCA</span><span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; line-height: 18.2px;"> donna pari requisit</span><span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; line-height: 18.2px;">i.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #545454; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18.2px;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 18.2px;">Purtroppo non sono sdentata né ho i baffi, per cui ho lasciato perdere le ricerche automatiche a mi rivolgo a voi, amici di blog, <b>chiedendovi qualsiasi input abbiate voglia di inviarmi, che siano commenti al blog, storie che avete vissuto o sentito raccontare, ricerche che avete fatto per i vostri romanzi, nozioni che ricordate dai tempi della scuola, film che avete visto, o foto di famiglia che vi sentite di condividere</b>. Fatemi anche sapere se sareste disponibili a leggere il diario per correggerlo una volta finito, si dovrebbe trattare di una trentina di pagine in tutto.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 18.2px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 18.2px;">Potete scrivermi qui sotto nei commenti o <a href="mailto:lisafobia@gmail.com">via email</a>. </span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 18.2px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 18.2px;">Grazie!</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 18.2px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 18.2px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br /></div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com49tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-45482476240721776742016-03-14T11:31:00.002-07:002016-03-14T11:31:49.400-07:00Indietro non si torna,<div>
<h3>
<span style="color: #0b5394; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;">Nemmeno per prendere la rincorsa</span></h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">È fatto noto e assodato che quando l'uomo giusto ti invita finalmente a cena sia utile zoccolare un po' in giro prima di presentarsi all'appuntamento, uscire con qualche sbavino che ti dia una botta di autostima, così da evitare di arrivare al fatidico incontro piena d'ansia e coperta di ruggine. "Così ti levi le ragnatele", si dice in gergo, ma non credo che la crusca approverebbe.</span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span>
<br />
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Oggi sono due mesi che non zampetto sulla tastiera, sessanta giorni che non passo del tempo coi miei personaggi. Se ne stanno lì, ibernati nel cervelletto, in attesa di conoscere il loro destino. Prima di andarli a trovare, ho pensato di passare da voi, così rimetto in moto le sinapsi in un ambiente accogliente e protetto e non arrivo impreparata al... climax.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Scrivere il finale del romanzo</span></h3>
</div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Partire dalla fine non è tipico, né semplice. Eppure devo farlo, non ho scelta. Il romanzo è in sospeso proprio sulla scena clou, in cui ogni filo della trama è sbrogliato e ogni personaggio trova la sua risoluzione. Vi ci porto.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La protagonista e il suo principe azzurro sono ospiti in una sfarzosa villa immersa in un paradiso tropicale. Se ne stanno accoccolati sul divano a imboccarsi frutta fresca e godersi il fresco della sera mentre leggono il diario segreto del personaggio misterioso le cui azioni hanno causato l'intero patatrac da cui deriva la storia. Pagina dopo pagina, il lettore capisce tutto quel che è successo, com'è successo, perché è successo. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Da una parte, la tensione sale perché il lettore mette insieme i pezzi della trama e arriva perfino a indovinare quel che i personaggi ancora non sanno.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dall'altra, la tensione sale perché la protagonista deve scegliere tra l'amore e la libertà (in senso lato, non è che finisce in galera o qualcosa del genere).</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Devo scrivere tre o quattro capitoli, non di più, per completare il climax, e devono essere perfetti. Ogni informazione deve essere data al momento giusto e il ritmo deve crescere ad ogni scambio di battute. Tutto si basa sull'alternanza tra la coppietta sul divano e le pagine del diario segreto.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I requisiti per un climax efficace</span></h3>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Vediamo insieme i requisiti per un climax efficace, proposti da </span><a href="https://www.goodreads.com/book/show/68317.Beginnings_Middles_Ends" style="font-family: verdana, sans-serif;">Nancy Kress</a> <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">e riassunti</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span><a href="http://animadicarta.blogspot.ca/2016/03/il-finale-di-un-romanzo.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+AnimaDiCarta+(Anima+di+carta)" style="font-family: verdana, sans-serif;">qui</a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> da Anima di Carta:</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<ul style="background-color: #fdfddf; color: #545454; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 16px; line-height: 22.4px; margin: 0.5em 0px; padding: 0px 2.5em;">
<li style="border: none; margin: 0px 0px 0.25em; padding: 0.25em 0px;">Il climax deve confermare la visione del mondo implicita nella storia (deve essere una dimostrazione della premise)</li>
</ul>
<div>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif; line-height: 22.4px;">Dimostrare la premise è facile, se la fase di programmazione è stata ben fatta e il romanzo è stato scritto tenendola bene a mente. Io nella prima stesura non avevo ben chiaro dove volevo andare e ho finito per dover riscrivere tutto daccapo. Adesso però fila tutto liscio e so dove sto andando, quindi non dovrei aver problemi ad arrivarci. </span></div>
<ul style="background-color: #fdfddf; color: #545454; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 16px; line-height: 22.4px; margin: 0.5em 0px; padding: 0px 2.5em;">
<li style="border: none; margin: 0px 0px 0.25em; padding: 0.25em 0px;">Il climax deve suscitare emozione (pena la delusione del lettore)</li>
</ul>
<div>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif; line-height: 22.4px;">Suscitare emozione è già più complicato, non perché la trama non sia mozzafiato, ma questa alternanza di passato (il diario) e presente (la coppietta sul divano) va ritmata alla perfezione per permettere al lettore di non svegliarsi dal sogno narrativo.</span></div>
<ul style="background-color: #fdfddf; color: #545454; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 16px; line-height: 22.4px; margin: 0.5em 0px; padding: 0px 2.5em;">
<li style="border: none; margin: 0px 0px 0.25em; padding: 0.25em 0px;">Il climax deve creare un'intensità emotiva adeguata al resto della storia (non si può iniziare con un dramma e concludere con un litigio pacato, e viceversa)</li>
</ul>
<div>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif; line-height: 22.4px;">L'intensità emotiva della coppietta sul divano è adeguata al resto della storia, ma il diario ha tutto un altro tono. Il diario non è stato scritto per un pubblico, è una sorta di testamento morale, per cui ci sono parti lente e riflessive, e anche punti di raccordo per nulla emotivi che spiegano i passaggi da una fase all'altra della vita (e che sono necessari per capire l'evoluzione del personaggio).</span></div>
<ul style="background-color: #fdfddf; color: #545454; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 16px; line-height: 22.4px; margin: 0.5em 0px; padding: 0px 2.5em;">
<li style="border: none; margin: 0px 0px 0.25em; padding: 0.25em 0px;">Il climax deve essere la conseguenza logica dell'intreccio e della storia (deve essere in linea con le azioni e il carattere dei personaggi)</li>
</ul>
<div>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;">Una certa logica c'è, ma non è certo universalmente condivisibile. Il finale che vorrei riuscire a scrivere lascerà molte bocche corrucciate, in un primo momento. Vorrei che fosse uno di quei finali che come prima reazione ti fanno venire voglia di mettere via il libro e non guardarlo mai più, e che poi ti torna in mente alle quattro di notte e ti tiene sveglio perché ne realizzi l'implicita genialità. Mi è successo stanotte, per inciso, dopo aver visto l'acutissimo film <a href="http://www.rottentomatoes.com/m/ex_machina/" style="font-style: italic;">Ex Machina</a> (2015).</span></span><br />
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><br /></span></span>
<br />
<h3>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;">Tre tipi di promessa intellettuale</span></span></h3>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif; line-height: 22.4px;"><br /></span>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif; line-height: 22.4px;">Sempre Nancy Kress distingue </span><b style="font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 22.4px;"><span style="color: #3d85c6;">tre tipi di promessa intellettuale</span></b><span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif; line-height: 22.4px;"> impliciti in ogni storia:</span><br />
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif; line-height: 22.4px;"><br /></span>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><i>- Leggi questo e vedrai il mondo da una prospettiva diversa.</i></span></span><br />
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><i><br /></i></span></span>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><i>- Leggi questo e vedrai confermato quel che già vuoi credere riguardo al mondo.</i></span></span><br />
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><i><br /></i></span></span>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><i>- Leggi questo e imparerai di un mondo diverso, più interessante di questo.</i></span></span><br />
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><i><br /></i></span></span></div>
</div>
<div>
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;">Nel mio caso, vorrei che il lettore chiudesse il mio romanzo con una nuova luce negli occhi, magari non contento di quel che comporta, perché vedrà distrutte le sue credenze sul mondo, ma illuminato da una nuova consapevolezza che ne guiderà i passi per il resto della vita. Aspettative minime per il primo romanzo, non ancora finito, di un'aspirante scrittrice che non sta manco scrivendo e che si ricorda a malapena l'italiano, no? Eppure l'unico modo per farcela è credere di potercela fare, per cui riparto da zero, coi miei sogni tra le dita.</span></span><br />
<span style="color: #545454; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="line-height: 22.4px;"><br /></span></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6z1ZYG_f2L8/Vub9Gc-z3OI/AAAAAAAAB3I/LF-e-aju6a4ATiFPjQ_kE9bfRDrKNrXgQ/s1600/Martin-Luther-King.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="martin luther king" border="0" height="233" src="https://1.bp.blogspot.com/-6z1ZYG_f2L8/Vub9Gc-z3OI/AAAAAAAAB3I/LF-e-aju6a4ATiFPjQ_kE9bfRDrKNrXgQ/s400/Martin-Luther-King.jpg" title="if you can't fly then run" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
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<br /></div>
Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com41tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-91053555804887436782016-02-19T11:05:00.001-08:002016-02-19T11:05:35.382-08:00Domani farò errori migliori<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quando ho aperto il blog, un anno e mezzo fa, per un paio di mesi ho giocato con l'idea di come impostarlo e come chiamarlo. Ho guardato centinaia di template, mi sono iscritta a vari provider e h</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">o scritto pagine su pagine di possibili titoli tra cui scegliere. Quasi tutti erano stringhe di parole legate al tema della scrittura, si parlava di fogli, inchiostro, righe e frasi, ma nessun titolo mi rappresentava, erano tutti anonimi, insipidi. Alla fine ho scelto il primissimo titolo che mi era venuto in mente, il "de agostibus". Alcuni amici a cui ho chiesto consiglio l'hanno definito stupendo, altri invece lo trovavano "sciocco", e sicuramente non è un nome pensato per massimizzare i risultati dei motori di ricerca, ma ogni volta che lo vedo mi fa sorridere e in due semplici parole riassume il mio intero essere. Ecco perché:</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Include il mio cognome, di cui sono molto fiera, e di cui sono l'ultima portatrice, perché sia io che mia cugina siamo figlie uniche e siamo femmine, per cui non ci sarà una nuova generazione di Agosti. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- È un gioco di parole, e io ho sempre amato coniare espressioni buffe e neologismi.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- "De gustibus non est disputandum" è un espressione spavalda, decisa, che protegge il diritto di ognuno di vivere la propria vita a modo proprio, diritto che mi piace difendere a spada tratta.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- È "sciocco", come me, che adoro i cartoni animati e dormo con il panda di peluche (quello dell'Ikea, lo raccomando a tutti, ha un enorme potere consolatorio).</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Infine, e qui giungo (finalmente) al punto, è un titolo generico che non è per forza legato alla scrittura. Ho avuto tanti amori in passato, sono stata ossessionata dalla psicologia, dai viaggi, dalle immersioni subacquee. Può darsi che il mio amore per i libri sia passato e, chissà, magari questo blog d'ora in poi parlerà di come coltivare i cavolini di Bruxelles, o diventerà un forum su come sopravvivere all'immigrazione americana.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come dite? Che non ci crede nessuno che mi sia passato l'amore per i libri? Che solo perché non sto leggendo e scrivendo da un mese a questa parte, non significa che non lo farò mai più? Lo spero tanto, miei cari. La paura c'è, l'autostima è a zero, ogni parola va estratta col cavatappi. Sono magneticamente attratta dal tasto "cancella", ma ho nostalgia di voi, e vi vedo andare avanti e vorrei che ci fosse un modo di recuperare.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sono molto fiera di voi, vedo Michele che spopola con le sue rubriche interattive, Chiara che persiste nella sua ricerca di equilibrio e giustizia, Tenar che pubblica un racconto dietro l'altro, che chissà dove trova il tempo. Gioisco dei vostri progressi, dei romanzi che finite, pubblicate, ricominciate, soffro con Sandra che si rifiuta di stagliuzzare la sua storia, con Monica che non sa più cosa inventarsi per far volare il suo supereroe, scalpito per vedere il romanzo di Grazia in libreria, perché so quanto è bello e quanto ci ha lavorato.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">So anche che l'inverno finirà, prima o poi, e che quella che chiamo sfortuna è in realtà un contrattempo, perché ci sono milioni di persone al freddo e milioni di persone in ospedale. Ho fatto delle considerazioni sbagliate, mi sono fidata delle opinioni altrui anziché usare la mia testa e ora pago le conseguenze della mia pigrizia. Ero così abituata alla buona sorte che mi sono scordata di stare all'erta. Pazienza. È ora di perdonarmi. Live and learn. Domani farò errori migliori.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">È con questo obiettivo nel cuore e nella mente che vi scrivo</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> in questo momento, anche se mi rendo conto che il livello energetico di questo post è pari a un mammut mezzo ibernato. Spero che la settimana prossima vi scriverò ancora, magari in stile orso che si sveglia dal letargo, ma che ancora respira.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-nKHWu67w2dU/VsdbuPFR_PI/AAAAAAAAB20/6yMsgSI8cL4/s1600/FOURPAWS_05_672-458_resize.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="265" src="https://2.bp.blogspot.com/-nKHWu67w2dU/VsdbuPFR_PI/AAAAAAAAB20/6yMsgSI8cL4/s400/FOURPAWS_05_672-458_resize.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">fonte: http://goo.gl/QfHbL7</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com50tag:blogger.com,1999:blog-521023736843658081.post-39841604229557248482016-01-20T10:36:00.000-08:002016-01-20T10:36:01.591-08:00Dalle stelle alle stalle<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<h3 style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Dalle stelle</span></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Il giorno dell'Epifania mi sono rimessa alla scrivania e ho iniziato a riflettere sui miei obiettivi per il 2016 con l'intento di partecipare al meme </span><i style="font-family: verdana, sans-serif;">Dammi tre parole.</i><span style="font-family: verdana, sans-serif;"> Molti hanno partecipato (tra cui </span><a href="http://appuntiamargine.blogspot.ca/2016/01/scrittura-e-dintorni-le-tre-parole.html" style="font-family: verdana, sans-serif;">Chiara</a><span style="font-family: verdana, sans-serif;">, </span><a href="http://animadicarta.blogspot.ca/2016/01/tre-parole-2016.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+AnimaDiCarta+(Anima+di+carta)" style="font-family: verdana, sans-serif;">Maria Teresa</a><span style="font-family: verdana, sans-serif;"> e</span><span style="font-family: verdana, sans-serif;"> </span><a href="http://pennablu.it/3-parole-2016/" style="font-family: verdana, sans-serif;">Daniele</a><span style="font-family: verdana, sans-serif;">) e mi sono vista riflessa nei loro sogni, ne ho apprezzato la positività ma anche la razionalità. Non siamo più ragazzini e anche se puntiamo in alto sappiamo farlo passo per passo. In fondo, come dice il proverbio, </span><i style="font-family: verdana, sans-serif;">Rome wasn't built in a day. </i><span style="font-family: verdana, sans-serif;"> </span></div>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Sono andata a rileggere le </span><i style="font-family: verdana, sans-serif;"><a href="http://www.deagostibus.it/2015/01/dammi-tre-parole.html">tre parole</a> </i><span style="font-family: verdana, sans-serif;">che avevo scelto per il 2015 e con grande sorpresa ho scoperto di aver fatto un ottimo lavoro.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- Sono riuscita a centrare la mente, il cuore e le energie su quel che la vita mi offre in questo momento, sfruttando le opportunità che mi vengono incontro e </span><span style="font-family: verdana, sans-serif;">senza lamentarmi (troppo) dello stile di vita eccitante e spensierato che sono stata costretta ad abbandonare.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- Ho mantenuto saldi gli affetti oltre oceano cercando di essere presente, anche se non fisicamente, facendo sentire alle persone care che le porto sempre con me ovunque vado. Ho cercato di fare nuove amicizie qui in Canada e anche se purtroppo finora non ho incontrato nessuna anima affine mi dò comunque cinque stelline su cinque nel campo degli affetti perché in agosto, come sapete, ho detto <i>I do</i> e ho anche passato il Natale a casa di mio suocero (che, ci tengo a precisare, non è casa di mia suocera...)</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">- </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Anche nel campo della scrittura ho mantenuto il mio impegno, perché ho scritto tutte le mattine, anche durante le feste. Il mio romanzo ha una forma definita, una trama precisa, dei personaggi ben delineati. Il climax è pronto a salire e manca poco all'inizio della (terza) revisione.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Alle stalle</span></h3>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Non ho mai postato le mie parole per il 2016, perché i miei sogni di gloria si sono infranti come un'onda sugli scogli (durante una tempesta, tanto per aggiungere un tocco di dramma all'immagine). </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">È cominciato tutto con una mail. Tre mesi fa ho fatto richiesta per partecipare a un corso di scrittura di gruppo che si tiene ogni anno a circa un'ora di macchina da dove vivo. Considerando che sono nel mezzo del nulla, il fatto che esista tale risorsa è un miracolo, per cui mi sono buttata a capofitto nel preparare un saggio in inglese da spedire alla dolce nonnina ottantenne che organizza gli incontri. Il programma comincia questa settimana ed ero pronta ad affrontare l'impresa titanica di tradurre il mio romanzo in inglese. Non avevo fatto i conti con la nonnina, che in realtà non è altro che una befana... dopo due mesi di silenzio, quando finalmente le ho scritto per chiedere se avesse ricevuto il mio saggio, mi ha risposto con due righe e un NO secco. Non contenta, ho riscritto chiedendo almeno un feedback, un motivo, una parolina di conforto... non è stata una buona idea. Non so se mi attenterò mai più a scrivere, almeno non in inglese, questo è certo.</span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Ovviamente quando piove diluvia, e nel corso delle due settimane appena passate la situazione ha attraversato vari stadi: sfavorevole, poi spaventosa, drammatica e infine disperata. Al momento mi trovate bloccata a letto, depressa e rincoglionita, in seguito a un piccolo intoppo agli ingranaggi che il dottore ha oliato di antidolorifici alla codeina. Stamattina ho deciso di rimanere lucida almeno per qualche ora, per scrivervi e pagare qualche bolletta online, prima di tornare in un limbo oppiaceo caratterizzato da elettroencefalogramma piatto con sottofondo avvilente: a rotazione, la discografia di David Bowie, la filmografia di Alan Rickman, e i drammi infiniti di Grey's Anatomy (sono già alla quinta stagione). </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Non so bene cosa ne sarà di me e del blog quest'anno, al momento il mio obiettivo è di sopravvivere a questa badilata di catrame sperando che non ce ne siano altre in arrivo. Vi abbraccio forte e mi scuso per non essere passata a trovarvi, rimedierò al più presto. Intanto voi scrivete, tanto e spesso. Uscite con gli amici e godetevi le vostre famiglie. Non date niente per scontato. </span><br />
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">E soprattutto, continuate a sognare in grande!</span><br />
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<br /></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-YeXUnYbdfaA/VpKRvFA15vI/AAAAAAAAB1w/MViZSHjQsYo/s1600/8d2fdc379102926bd3e030add49931c9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-YeXUnYbdfaA/VpKRvFA15vI/AAAAAAAAB1w/MViZSHjQsYo/s400/8d2fdc379102926bd3e030add49931c9.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
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Lisa Agostihttp://www.blogger.com/profile/00099517732724595700noreply@blogger.com27