8.12.14

Era meglio se nascevo strega


Ho finito la prima stesura del mio romanzo.

No, aspetta, fammelo ripetere.

Ho finito la prima stesura del mio romanzo.

Non so cosa ne sarà di questo cumulo di parole messe in fila. Però, d'ora in poi, potrò sempre dire che un giorno, una volta, ho scritto un libro con un inizio e una fine. C'è una trama, ci sono dei personaggi, c'è un incipit e un narratore. C'è qualche buona idea e molto da sistemare, ma è un'entità esistente, con un suo numero esatto di parole, sessantaduemilacentoventisei, e un titolo: NTS.

Pensavo che questo giorno sarebbe stato glorioso, me lo immaginavo super emozionante, mi vedevo camminare per le strade di Reggio Emilia sulla musica di "Stayin' alive" facendo l'occhiolino agli anziani increduli passanti mentre un finto getto d'aria mi scompigliava i capelli biondi e folti ma dall'aspetto naturale. Avrei chiamato i miei amici a cena e avremmo alzato i calici di cristallo sulla tavola imbandita per brindare al primo giorno della mia nuova vita. Avrei telefonato ai miei genitori, che avrebbero telefonato a loro volta ai loro amici, potendosi finalmente vantare di avere una figlia che ha concluso qualcosa nella vita. Dopo nove mesi di quotidiano massacrante desiderio di dar luce al mio romanzo, pensavo mi sarei sentita come una neomamma paonazza e fradicia ma felicemente appagata.

E invece, no. Ma no no. No della serie ma neanche un pochino.
Subito ho pensato che fosse colpa della stanchezza, di sicuro non avevo ancora realizzato, era troppo presto. Ci ho dormito sopra ma al risveglio stavo uguale. L'ho detto a un paio di persone, che si sono complimentate ed erano felici per me. Più felici di me. Mi sono distratta, ho commentato tutti i blog che avevo lasciato indietro, ho fatto metà del milione di cose da fare questa settimana per esser pronta a partire Mercoledì, quando tornerò a casa per passare il Santo Natale gozzovigliando e lasciando che la Mater mi ingozzi come un tacchino ripieno. Ho riguardato tutti i quaderni di appunti, i post-it, i post, i posti dove avevo accumulato citazioni e link, e ho creato una maxi tabella divisa per argomenti in cui segnerò le cose da fare durante la revisione. Poi in Italia stamperò NTS e lo leggerò tutto, tutto d'un fiato, per vedere se ha speranze o se mi conviene tagliarmi le vene.

Perché non son contenta? Vuoi che sia vero quello che continuo a leggere sui manuali di scrittura? Che non c'è pace tra gli ulivi per i poveri servi della gleba dediti alla scrittura? Che non si giunge mai al momento in cui puoi dire «Aaahh… ho finito» e mettere i piedi sulla sedia con la mente svuotata di ogni dubbio? È questo il mio destino? Non sarò mai più una pulzella ingenua e innocente con un grande sogno nel cassetto?
Mi sento come Dorothy, che arriva dal mago di Oz e scopre che (SPOILER ALERT) non esiste il mago di Oz, e che il vero nemico è la strega cattiva. Dopo tante peripezie e tanta fatica, Dorothy si ritrova al punto di partenza, con tre amici improbabili, nessuna soluzione e un'impresa ancora più ardua e spaventosa di quella per cui era partita.
E così anch'io, dopo aver passato giorno dopo giorno chiusa in uno sgabuzzino con l'unica compagnia dei miei personaggi ribelli, dopo aver lasciato che fossero loro a dettar legge, trasportandomi in una nuova trama con un finale inaspettato (mi hanno anche fatta piangere, sti stronzi), dopo aver cullato amorevolmente la prima rachitica purulenta stesura di NTS, mi ritrovo senza alcun mago che possa risolvere i miei problemi, e anzi, adesso devo pure ripartire daccapo con un compito ancora più lungo e difficile che mi aspetta. Il mago ora assomiglia ad un barboncino in punta di zampe se paragonato alla strega cattiva che mi accingo ad andare a cercare.

E voi, miei cari, come vi siete sentiti la prima volta che avete finito un romanzo? Vi va di raccontarvi nei commenti? Avete consigli su come affrontare quest'impresa? 
Oppure, se non è ancora arrivato, come vi immaginate il vostro grande giorno?


56 commenti:

  1. Proprio così :)
    Ogni volta che ho finito ho pensato: "Era ora! Non ne potevo più di 'sta roba qua!"
    Poi ho riletto una prima volta, subito. E mi è sembrato passabile; ho solo sistemato qualche passaggio.
    Per mesi ho letto classici: specialmente i russi.
    Poi ho riletto il mio. E mi è sembrato uno schifo totale; l'ho accantonato.
    Ho continuato a leggere furiosamente. Da Ovidio a Baricco. Ho scritto altro (anche altri romanzi).
    Dopo un anno abbondante ho abbastanza distacco per capire cosa funzioni e cosa meno. Ma non sono ancora contento del risultato.

    E questo è successo sempre. Ogni. Volta.

    Infatti non ho ancora pubblicato nulla :)

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    1. Ogni. Volta. ?
      Sei sicuro di non puntare troppo in alto? Sai che Tolstoy ha anche scritto delle boiate paurose, vero? Ricordati che il lettore medio odierno compra Barbara D'Urso... non credo che tu possa fare di peggio! Cosa ne pensano i tuoi beta-reader?

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    2. A loro piacciono: mi chiedono di continuo quando ne scrivo un altro :)
      Ma non piacciono a me... in questo momento io personalmente non spenderei i soldi per comperare i miei libri. Però può anche essere che sia di gusti troppo complicati: ho accantonato libri di gente piuttosto blasonata ;)

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  2. Quasi dimenticavo... complimenti! :) Hai visto che ce l'hai fatta a finirlo? ;)

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  3. E vaaiiiii!!! Brava strega, non so cosa possa provare uno scrittore alla fine della sua fatica, ma mi vien da dirti:- Stacca la mente e lascia riposare il tuo romanzo come si fa con il vino nuovo nella botte, vedrai che quando lo rileggerai avrà un sapore migliore. Sei stanca e vedi solo le fatiche che devi ancora affrontare e questo non ti fa assaporare l'attimo come dovresti. Con tanti piccoli passi si fanno passi da gigante, ma non pensare a questo ora ti meriti il riposo della guerriera. Bellissima battaglia la tua, ai concluso il romanzo. Sono proprio curiosa di conoscere e sapere del personaggio che era morto, sei proprio una strega. Complimentoni, un forte abbraccio.

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    1. Grazie Anna, il tuo entusiasmo è contagioso!

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  4. Io non sono ancora riuscita a finire il romanzo e, per come stanno procedendo le cose, ho il sospetto che l'idea di finirlo ad aprile sia una vera utopia.
    Spero però che alla fine del 2015 possa essere concluso e revisionato.
    Negli ultimi giorni c'è stata una notizia buona ed una cattiva.
    Quella buona --> un'intuizione mi ha portato una chiave di lettura molto più efficace della precedente, che mi ha regalato un nuovo entusiasmo
    Quella cattiva ---> devo rifare la scaletta perché alcune cose sono cambiate ed ho difficoltà a raccapezzarmi
    Cosa mi salva dal dover ricominciare tutto da capo?
    L'aver scritto molte scene "in ordine sparso" che raccontano alcuni eventi fondamentali per la trama e che, quindi, non saranno toccate. Posso permettermi di non buttare via niente e questo va bene. Per il resto, mi aspetta un lavoraccio!
    Oggi ti mando un'email per chieder lumi.
    Un abbraccio
    Chiara

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    1. P.S. Congratulazioni per la meta raggiunta!!! :)

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    2. Queste scene fisse sembrano rocce a cui aggrapparsi per non finire nella corrente del fiume, ottima idea! Potrei fare lo stesso con alcune delle scene che troverò più significative in fase di revisione. Sto valutando l'opzione di tenere solo un terzo della storia e ricreare una nuova scaletta più focalizzata sulla "premise" del romanzo. Come si traduce "premise"? Sarebbe "premessa" ma credo che si dica in altro modo, forse "sinossi"?
      Aspetto la mail!

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    3. Io parlo di "chiave di lettura". Penso sia più o meno la stessa cosa.
      Il tipo di lavoro che ti proponi di fare è una cosa simile a quanto sto facendo io, con il vantaggio (forse) che la stesura era ancora agli albori. Se avessi dovuto cestinare 300 pagine mi sarebbe dispiaciuto :)

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    4. La premise sarà uno dei prossimi argomenti che ho in mente di affrontare in un post...

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    5. La chiave di lettura non è il punto di vista? Ragazze, qui urge un ripassino! Sono nelle vostre mani.

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  5. Complimenti, sono davvero contenta per te :D
    Che poi non ti senti al settimo cielo, mi sembra una cosa normale... almeno dal mio punto di vista. Forse è il pensiero del lavoro della revisione che toglie un po' di entusiasmo. In ogni caso è un bel traguardo raggiunto!

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    1. Grazie! I tuoi post sulla revisione sono la mia nuova Bibbia :)

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    2. Ne sono contenta :) Sto progettando di farne un pdf scaricabile...

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    3. Mi sembra un'ottima idea. Non ci sono molte altre risorse disponibili sul web, sto trovando solo qualche informazione sparsa o le stesse due o tre regole ripetute all'infinito.

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  6. Brava Lisa, complimenti!
    se il romanzo è bello come il post, vai tranquilla, sarà un successo!
    Non ho mai scritto un romanzo e non so se mai lo scriverò. Dopo essermi cimentato in alcuni racconti, ho scelto di tornare indietro alla mia passione, mi sento più un giornalista, che uno scrittore. Non che sia un bravo giornalista, anzi, ma quella è la mia passione. Ho intenzione di chiudere il mio racconto lungo, di cui ho pubblicato i primi 4 brani, ma l'epilogo sarà totale, perchè provo le stesse tue sensazioni. Mamma mia, che schifo, come dice Michele nel suo commento "non ne posso più".
    Tu però sei una scrittrice e quindi il risultato sarà sicuramente migliore! Dai che ce la farai!

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    1. Ho sempre immaginato i giornalisti come persone con un bagaglio di cultura ed esperienze impareggiabile. Adoro Tiziano Terzani e colleziono i suoi libri sullo scaffale più in vista. Sto cercando un suo degno erede, per caso sai consigliarmi qualche autore valido?
      Mi fa piacere sapere che stai ascoltando la tua passione, perché dici che non sei bravo? Il tuo blog dimostra il contrario!

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    2. Ecco, io devo ammettere che conosco pochissimo Terzani, benchè conosca molti bloggers che ne sono amanti! è proprio arrivato il momento di aumentare la mia cultura!
      Ti ringrazio per i complimenti: in realtà sento che continuo a lavorare al blog soprattutto per la passione, perchè il riscontro da parte del pubblico non è sempre quello atteso. Spesso mi chiedo se ancora non abbia trovato il pubblico giusto oppure se il pubblico è quello giusto, ma sono io che sbaglio tutto!
      A presto!

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    3. Ti capisco molto bene, io ho un altro blog oltre a questo, in inglese, che è aperto da quasi due anni ma riceve uno o due commenti per post, e non sempre.
      Il deagostibus è partito in quinta rispetto all'altro, e la differenza sta nella gente che viene a trovarmi. Molti dei miei followers mi conoscevano già da un annetto, perché commentavo i loro blog, e si conoscono tra di loro, si scrivono in privato e si nominano a vicenda sui vari blog. La community è forte, ci si supporta e ci si diverte.
      Lavorare al blog per passione, come dici, ti fa onore, ma ti auguro di trovare il tuo posto nella nicchia dei blog giornalistici perché il tuo blog merita, non stai sbagliando, i contenuti sono ottimi. Se commenti in giro, troverai i blog più adatti a te (ehi, però non smettere di venirmi a trovare!)

      Terzani "La fine è il mio inizio" è adatto per cominciare a conoscere l'autore, il mio preferito finora invece è "Un indovino mi disse".

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    4. Grazie Lisa, davvero. In effetti, finora il nucleo di bloggers con cui mi sono confrontato è piuttosto "lontano" da ciò che scrivo. Nello stesso tempo non ho forse ancora trovato blog affini. Mi devo impegnare di più!
      Tranquilla, continuerò a leggerti, sia per i consigli di scrittura, sia perchè il tuo blog è interessante!
      Buon weekend!

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  7. Ma che brava! Io sono tra quelli che è molto, ma molto felice per te. Spero non più di te, ma tanto comunque. ;)
    Come sai non ho ancora una mia prima volta da raccontare, quindi passo. Chissà, forse il 2015 sarà l'anno buono. :P
    Brava!

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    1. Grazie! Il 2015 sarà l'anno buono. Che tu lo voglia o no. Mi hai promesso di farmi leggere il romanzo comunque, ricordi? Ora posso ricattarti e costringerti a finirlo, e se non basto io chiameremo la Chiara a farti un po' di coaching motivazionale. Non avrai pace fino al fatidico THE END

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    2. Non vi deluderò. Sto scrivendo tutti i giorni e lo sto facendo bene. Per il momento sono molto soddisfatto e la storia non mi è ancora venuta a noia. ;)

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  8. Congratulations! :) Il primo passo importante è compiuto!
    Io mi sento sempre sollevata e stupita quando finisco le prime stesure: ma dai, ce l'ho fatta anche stavolta! Dopo la revisione, invece, mi sento nauseata ma orfana. In effetti chi scrive non sta mai tranquillo, pare... Va bene, vorrà dire che brinderò io per te. ;)

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    1. Thank you! Brava Grazia, brinda pure, fai festa ora che puoi, perché tra poco cominceranno ad arrivarti mille domande sulla revisione e non ci sarà pace tra gli ulivi neanche per te :D

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  9. innanzi tutto congratulazioni davvero, la costruzione di un romanzo è un'impresa. Un'impresa che pochi sanno portare a fondo. Poi, è solo una mia riflessione, un mio parere; credo si finisca per essere molto esigenti con se stessi, e la cosa se non assume forme "patologiche" è positiva, stimolante, motivo di crescita. Credo in questi casi sia consigliabile ignorare per qualche giorno il lavoro fatto, prendersi una pausa e poi leggere con un certo distacco. Rimane il fatto però, e qui torno al punto di partenza, che dovresti essere molto fiera di te.
    Un caro saluto

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    1. Grazie Massimo, il tuo commento mi fa molto piacere. Le tue poesie sono talmente belle e serie che mi vergogno un po' dello stile colloquiale del mio blog, ma non tutti possiamo scrivere bene come te!
      Sicuramente prendersi una pausa è un buon consiglio, ma stare calma non è di sicuro una delle mie qualità, e temo che lasciare il romanzo nel cassetto mi allontani irrimediabilmente dalla storia, convincendomi che sia meglio lasciar perdere tutto.

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  10. Ahhh! Ma io mi sono sentita esattamente come te. Persa. Oddio e adesso? Che ne sarà di me? Riuscirò mai a scrivere altro? (sei già arrivata a questa fase?).
    Poi si sta meglio. Si arriva a sentirsi soddisfatti per il risultato raggiunto. Con calma, ma ci si arriva.

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    1. Non sono ancora arrivata alla domanda "riuscirò mai a scrivere altro?"
      In realtà non penso proprio, che riuscirò mai a scrivere altro. Però se anche tu, Prof, ti sei sentita persa, forse la fase che sto passando è inevitabile, e c'è una luce alla fine del tunnel!

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  11. E, ovviamente, complimenti per la fine del romanzo!

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  12. Quando fini` il mio primo romanzo, mi sentivo soddisfatta e rassenerata. Liberata da un peso non indefferente. Dopo poco lo rinchiusi in un casetto e da li` vide la luce poche volte.
    Con il romanzo in cantiere, invece, non so proprio! Sara` il fatto che e` il primo di 3, probabilmente non lo vedo come un vero e proprio finale. Quando lo finirˋo, fra qualche capitolo, fore fra due mesi verro` qui a scriverlo :D

    Complimenti per la fine della prima stesura.
    A quando la revisione?

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    1. Sì, facci sapere quando lo finisci! Stai scrivendo una trilogia sul genere de "Il signore degli anelli"?

      Grazie :)

      Non sono sicura se la revisione accadrà, prima rileggerò tutto e deciderò se proseguire o meno.

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  13. Bel colpo!
    Impaziente di leggere il tuo lavoro ti rinnovo gli auguri. Devono passare ancora molti ettolitri di inchiostro sotto i ponti prima che riesca a finire qualche mia composizione che vada oltre una cartella.

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    1. Grazie! Sai come dice il proverbio: Cielo a cartelle... romanzi a catinelle! ;)

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  14. Intanto complimenti.
    Ho finito dei libri in passato, un romanzo-non romanzo da buttare, un libro umoristico e un paio di saggi, ma devo dire che non c'è mai stata euforia.

    Ci rifletto quando finirò qualche altra opera del genere :)

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    1. Grazie!

      Chissà, magari un giorno andrai a ripescarli e ne ricaverai qualcosa di buono. Certe storie vanno lasciate a lievitare al buio per molto tempo per poterle cuocere a puntino...

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  15. WOW BRINDISI BUON VOLO BACK TO ITALY AND FUCK THE REST!
    ecco, le sensazioni sono mutevoli assai in questi casi, io ricordo gran confusione a riguardo, goditi il momento e basta. Bacione sandra ragione e pentimento

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    1. Grazie Sandra, c'è la tempesta, la luce va e viene, tra tre ore mi aspetta il traghetto e poi il volo della misericordia... "Gran confusione" mi sembra il termine adatto per descrivere come mi sento :)

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  16. Quando si arriva a scrivere la parola fine è un momento importante e non scontato. Poi bisogna ripartire da capo per il secondo giro, purtroppo. NTS, posso chiederti che significa? E' acronimo di qualcosa di reale o di fantasia?

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    1. é stato difficile trovare un titolo che non esistesse già, all'inizio doveva essere TS ma ce ne sono già tre o quattro... per fortuna mi piace molto NTS e penso sia adatto alla storia, che è di genere mainstream, è narrativa contemporanea. Parla di ragazze, viaggi e amicizia (ma non è rosa...)

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  17. hai parlato di nove mesi di gestazione e poi il parto. Ecco, credo che la tua non sia altro che una depressione post-partum, gli ormoni che erano andati a mille improvvisamente calano e tu provi un distacco per quanto hai faticosamente partorito. Ma non temere, è una condizione momentanea, torneranno presto affetto ed entusiasmo per la tua creatura :-)
    ml

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    1. Notizia dell'ultima ora: recuperata una cesta contenente un manoscritto abbandonato sui gradini antistanti il convento di Santa Caterina... ;)

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  18. Io alla prima stesura del romanzo era frustrato a morte. La storia era completa, ma era lunga sì e no 50 pagine e non mi sentivo in grado di rimpolparlo. L'incoraggiamento di un'amica unito all'imparare e al lavoro continuo hanno permesso di moltiplicare per 6 quelle scarsine pagine e renderle anche interessanti.

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    1. Mi fa piacere Marco, sento un continuo lavorio nel mio cervello nel tentativo di superare questo momento decisivo. Non so come andrà a finire. A proposito, ho scaricato l'estratto di "Incubi e meraviglie" e me lo sono letto in aereo. So che ci sono molti racconti, di varia lunghezza, inclusi nella collezione. Volevo chiederti: ci sono vari temi trattati o le storie gravitano intorno allo stesso argomento?

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    2. Secondo me quella che hai appena raggiunto è una fase cruciale, che può determinare la riuscita o meno del romanzo. Ora la storia c'è ed è completa, giusto? A questo punto bisogna che da semplice sequenza di eventi diventi qualcosa di più. Non avendo un testo davanti non posso dire di più, ma di sicuro una cosa che funziona è quando hai sviluppato varie sottotrame e particolari che un po' per volta si risolvono incrociandosi e unendosi uno all'altro. Non so se sono stato chiaro in quello che intendevo dire, in ogni caso faccio il tifo per te per la buona riuscita della tua opera! :)

      Quanto al mio libro: per quanto riguarda le tematiche diventa difficile fare un discorso unitario perchè i racconti sono molto variabili, da genere, stile, ambientazione. Però ci sono dei temi ricorrenti che tratto spesso in ciò che scrivo: gli imprevisti scientifici, il "vivono tra noi", l'emergere dell'assurdo nella vita quotidiana.
      Forse per risponderti in maniera più precisa, ti lascio una recensione scritta da una mia amica sul suo blog (blog che tra l'altro penso potrebbe piacerti):
      http://tamerici-romina.blogspot.it/2014/04/incubi-e-meraviglie-di-marco-lazzara.html

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    3. Sei stato chiarissimo, Marco, grazie.
      Hai fatto bene a mettere il link alla recensione di Romina, l'avevo già letta, è una bella vetrina per il tuo libro, così come lo è il book trailer.

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  19. Quando devo finire una storia sento l'ugrenza di farlo. Sento la tensione dei personaggi che vogliono dire la loro e avere un posto. Dopo comincia il faticoso lavoro di sistemazione, messa a punto, correzione...
    Bel blog, tornerò a trovarti.

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    1. Grazie di esser passato da queste parti, Alfa. Anch'io sono passata dal tuo blog "Il Lago dei Misteri" e ti seguirò nelle tue fantasticherie :)

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  20. Ciao Lisa ho letto adesso con calma il post, brava che hai terminato la prima stesura! già questo è un fatto importantissimo. Due cose ti posso dire: quando lo rileggi senti il classico brivido nella schiena perché quello che hai scritto ti parla, ti comunica qualcosa?
    Se sì: vai avanti. Nell'editing ci si concentra sui particolari: dando per scontato che i personaggi siano riusciti, controlla la tenuta delle scene, il ritmo narrativo, le motivazioni dei personaggi, eventuali aporie o infodump, conclusione ed eventuale epilogo... e come dice la grande Yourcenar: scrivere è come fare il pane, quando è lievitato ed è pronto te ne accorgi. Un caro saluto e avanti tutta!!!

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    1. Mi piace questa citazione! Me la segno! Purtroppo non sono brava a fare il pane, non ho pazienza, lo cuocio sempre troppo presto :)
      Spero di non fare lo stesso errore col libro!

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